Tralasciando la burocrazia che ci impone tempi biblici – solo in Italia un permesso di costruire può richiedere più di una gestazione – al giorno d’oggi intraprendere l’avventura di costruirsi una casa pone molti dubbi sui tempi d’esecuzione. Tempi che, diventando insostenibili, talvolta portano il committente a desistere ovvero a pensarci bene prima di iniziare un’esperienza che potrebbe diventare indelebile!
Argomentazioni che taluni professionisti del marketing hanno sapientemente e indissolubilmente legato ai sistemi cosiddetti a umido. Insomma, per dirla in poche parole, si sostiene che solo ed unicamente le case assemblate assicurano tempi certi e brevi, creando un vero e proprio valore aggiunto.
Costruire casa: i tempi lunghi dipendono dal sistema costruttivo?
Ma siamo davvero certi che i tempi d’esecuzione dipendono dal sistema costruttivo? È corretto affermare che i sistemi a secco sono i più veloci? Assolutamente NO!
Purtroppo, come spesso accade, le verità vengono celate dietro a fantasmagorici slogan che volutamente non entrano nei dettagli e noi, bombardati da informazioni spesso superficiali, perdiamo di vista i fondamentali.
Pensiamoci bene, dal progetto esecutivo definito in studio (tecnico) alla fine dei lavori cosa succede nel 99% dei casi? VARIANTI! Che spesso e volentieri scaturiscono da esigenze di committenza che portano ad aggiunte e/o spostamenti. Un’esigenza che deriva, purtroppo, da un consolidato modus operandi.
Una necessità non avallata nei sistemi a secco che, come vincolo contrattuale a progetto esecutivo firmato, vietano ogni possibile modifica. Altresì contemplano una figura professionale, detta gestore di commessa, che si prende carico del coordinamento di tutte le figure, fornitori e artigiani, coinvolte nella realizzazione dell’opera.
Quindi, per evidenziare l’imprecisione del concetto sistema=tempi, riportiamo l’esperienza di un cantiere dove la committenza ha deciso un approccio privo di varianti, definendo tutto in sede progettuale e affidando ad un professionista la gestione del cronoprogramma costi/lavori. In definitiva, si sono ricreate le medesime condizioni al contorno dei sistemi a secco.
6 mesi.
Superficie comm. | 200 mq |
Inizio lavori | Settembre 2015 |
Fine lavori | Febbraio 2016 |
Progettista | Geom. Stefano Cremonesi |
Impresa | Sperandio Geom. Ivan Srl |
Strutturista | Ing. Nicola Oliboni |
L’edificio, a destinazione residenziale unifamiliare, sito a Legnago (Vr), realizzato in muratura portante armata brevettata, e certificato con il sistema CQ (Costruire in Qualità) e Casaclima ha richiesto solo 6 mesi di lavoro. E soprattutto con costi decisamente inferiori alle aspettative. Un confronto sui tempi che non deve minimamente diventare una gara a chi arriva primo perché, non dimentichiamo, le nuove NTC (§2.4 D.M. 17/01/2018) sulle Costruzioni con livelli di prestazioni ordinari prevedono una vita nominale minima di 50 anni!!!
#MuraturaSismicaReloaded
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