Revisione in vista per il Conto Termico, che nella nuova versione darà spazio anche all’installazione di impianti fotovoltaici. Con la prossima edizione della misura sarà più facile ottenere il contributo a fondo perduto per tutti gli interventi che prevedono la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con nuove tipologie che rispettano gli obiettivi per le case green, e riducono l’uso dei combustibili fossili.
Le novità nella bozza di decreto per il Conto Termico 3.0, sul quale sono state raccolte le indicazioni degli operatori, e che è ora arrivato alla fase finale di elaborazione. Rispetto al passato i contributi sono stati rimodulati alla luce dei nuovi obiettivi europei di riduzione delle emissioni di CO2.
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Gli incentivi al posto dell’Ecobonus per nuovi impianti e interventi edilizi
Il Conto Termico è una misura alternativa alle detrazioni fiscali, che consente di ottenere il rimborso immediato della spesa sostenuta per gli interventi incentivati, con aliquote differenziate a seconda dell’intervento.
La versione 3.0 è rivolta ai privati e conferma i contributi per gli interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Accanto a questi sono anche incentivati agli interventi di tipo edilizio per la riqualificazione per l’incremento dell’efficienza energetica degli edifici esistenti, una misura che sarà particolarmente interessante dato che l’Ecobonus per i lavori privati è in scadenza al 31 dicembre prossimo, e resterà solo per gli interventi condominiali.
Conto Termico 3.0: impianti e contributi
La bozza del Conto Termico 3.0 prevede aliquote di rimborso variabili a seconda della tipologia di impianto che verrà installato, al posto dell’impianto preesistente. Sono incentivati:
- a) pompe di calore elettriche o a gas, anche geotermiche;
- b) caldaie, stufe, camini e termocamini alimentati a biomassa con rendimento elevato ed emissioni ridotte (4 o 5 stelle);
- c) impianti solari termici per la climatizzazione invernale o la produzione di acqua calda sanitaria, anche abbinati a tecnologia solar cooling per il raffrescamento;
- d) scalda acqua a pompa di calore;
- e) impianti ibridi a pompa di calore per la climatizzazione invernale.
Sono incentivati solo gli impianti di piccole dimensioni, vale a dire con potenza termica inferiore a 2MW e nel caso del solare termico quelli con superficie inferiore a 2.500 mq.
Rivisti i requisiti per adeguarli alla normativa europea Ecodesign che considera il coefficiente di prestazione stagionale ai fini dell’erogazione del contributo, che in questo caso può raggiungere il 65% della spesa. Per gli interventi di installazione di solare termico, poi, sono aggiornati i coefficienti di valorizzazione dell’energia termica prodotta in modo da calibrare il contributo in funzione della dimensione, con un incentivo maggiore per quelli più potenti.
Nel caso dell’installazione degli scalda acqua a pompa di calore, invece, sono agevolati solo gli apparecchi almeno di Classe A, e l’incentivo è in cifra fissa di 400 euro, per prodotti con capacità inferiore o uguale a 150 litri, e di 700 per quelli con capacità superiore ai 150 litri. Si sale invece rispettivamente a 500 e 900 euro se l’impianto è di classe superiore alla A.
Gli incentivi per il fotovoltaico nel Conto Termico 3.0
Tra le novità di questa versione aggiornata del Conto Termico troviamo anche gli incentivi per il fotovoltaico, che però possono essere incentivati solo quando sono realizzati congiuntamente alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di pompe di calore elettriche. Nell’agevolazione rientrano anche i sistemi di accumulo.
Per accedere al contributo l’impianto deve essere realizzato in assetto di autoconsumo, vale a dire in regime di cessione parziale e deve avere una potenza di almeno 2 KW e comunque connessa alle dimensioni della pompa di calore. I moduli degli impianti fotovoltaici devono garantire un rendimento minimo pari almeno al 90% dopo i primi 10 anni di vita, e gli inverter un rendimento europeo pari ad almeno il 97%. L’incentivo è calcolato nel limite del 30% del costo, entro un tetto massimo di 1.500 €/kW per l’impianto fotovoltaico e 1.000 €/kWh per l’installazione del sistema di accumulo.
Gli interventi edilizi che rientrano nel Conto Termico 3.0
Ma, come detto, il Conto Termico 3.0 finanzia anche gli interventi edilizi. Come previsto dalla bozza sono incentivabili i seguenti interventi di incremento dell’efficienza energetica in edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti, dotati di impianto di climatizzazione:
- a) isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato;
- b) sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato;
- c) installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da Est-sud-est a Ovest, fissi o mobili, non trasportabili;
- d) trasformazione degli edifici esistenti in “edifici a energia quasi zero”;
- e) sostituzione di sistemi per l’illuminazione d’interni e delle pertinenze esterne degli edifici esistenti con sistemi efficienti di illuminazione;
- f) installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico (building automation) degli impianti termici ed elettrici degli edifici, compresa l’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore;
- g) installazione di colonnine per la ricarica privata di veicoli elettrici, anche aperta al pubblico, presso l’edificio e le relative pertinenze, ovvero i parcheggi adiacenti, a condizione che l’intervento sia realizzato congiuntamente alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore.
Conto Termico 3.0: i tempi per il varo del decreto
Per il varo del decreto non ci sono ancora specifiche indicazioni sui tempi. È prevedibile però che la misura possa entrare in vigore già da gennaio, dato che dal 2025 gli i bonus fiscali per gli stessi interventi saranno eliminati o ridotti.
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Enrico De Ronzi | Maggioli Editore 2024
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