Gli inquinanti che si trovano “naturalmente” in casa sono tanti, anzi: tantissimi. Volendo, li possiamo anche suddividere in categorie. Quelli chimico-fisici come il radon, i gas da combustione, i composti organici volatili (inclusi i prodotti per la pulizia della casa) e quelli biologici, rappresentati da muffe, acari e composti allergenici.
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A proposito degli agenti biologici, per esempio, è ormai assodato il collegamento tra la presenza di umidità in eccesso nelle abitazioni e proliferazione di batteri, muffe e lieviti che possono rilasciare sostanze nocive in grado di rendere l’aria inquinata in casa propria.
Killer infidi e silenziosi
Secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità dal titolo Ambient Air Pollution: a global assessment of exposure and burden of disease, l’inquinamento atmosferico (outdoor e indoor) è il principale fattore di rischio ambientale per la salute della popolazione mondiale.
Lo ha confermato la scorsa settimana anche il professor Alessandro Miani, presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), in occasione di un convegno tenuto presso la Camera dei Deputati a Roma sulla qualità dell’aria indoor che respiriamo: “Tra il 1930 e il 2000 la produzione globale di sostanze chimiche prodotte dall’uomo è aumentata da 1 a 400 milioni di tonnellate l’anno e negli ultimi 50 anni l’uomo ha immesso nell’ambiente circa 80 mila nuove sostanze chimiche”.
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Dieci consigli per preservare la salute
Ma cosa si può fare? Hanno provato a dare una risposta proprio gli esperti della Società di Medicina Ambientale che, in occasione dell’incontro, hanno illustrato un decalogo da loro redatto con le “regole auree” da seguire per eliminare, o quantomeno limitare, i danni derivanti dal respirare aria poco salubre nelle case. Si tratta di semplici consigli, alcuni davvero molto facili da mettere in pratica, che possono abbassare il rischio di inalare aria inquinata in casa. Vediamoli insieme.
Consiglio n. 1: occhio alla temperatura!
È opportuno tenere sotto controllo le condizioni microclimatiche delle abitazioni, evitando per esempio di tenere temperature troppo alte e valori di umidità elevati, come viene spiegato anche nel manuale di patologia edilizia di Marco Argiolas su Muffe e Condense nelle abitazioni – Diagnosi e sistemi correttivi.
Consiglio n. 2: Aerare gli ambienti
Aerare gli ambienti in cui si vive durante la giornata per evitare un pericoloso accumulo di inquinanti o il ristagno dell’umidità. Anche gli esperti del SIMA, così come il nostro Marco Argiolas, consigliano di aprire la finestra per brevi periodi almeno 2-3 volte al giorno.
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Consiglio n. 3: la cappa è il nostro miglior alleato
Quando si cucina è importante utilizzare sempre l’aspirazione mediante cappa e ventola. Per una migliore efficacia si consiglia anche di tenere aperte le finestre e, se è troppo freddo come d’inverno, dopo avere finito di lavorare in cucina, lasciare aperte le finestre per qualche minuto. In questo modo si evita un accumulo di umidità che potrebbe favorire la proliferazione di taluni organismi biologici potenzialmente dannosi (le muffe su tutto).
Consiglio n. 4: Manutenzione degli impianti di condizionamento
Gli esperti della SIMA consigliano di effettuare sempre una corretta e periodica manutenzione degli impianti di condizionamento, soprattutto se non correttamente funzionanti, perché in questo caso non garantiscono un ricambio d’aria adeguato, consentendo la penetrazione di inquinanti dall’esterno.
ATTENZIONE: la manutenzione deve includere anche la sostituzione dei filtri, prevenendo così la coltura di muffe e batteri!
Consiglio n. 5: Muffe out!
Le muffe sono una pericolosa fonte di inquinamento e possono provocare fenomeni allergici e problemi respiratori alle persone che vivono in ambienti colonizzati da questi miceti. Occorre rimuovere sempre la muffa e, nei casi più gravi, rivolgersi a un tecnico esperto che possa diagnosticare per quale motivo si formano e proporre le soluzioni migliori.
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Consiglio n. 6: Usare i prodotti per la casa con giudizio
I prodotti per la pulizia della casa (inclusi i deodoranti per gli ambienti) delle scuole e degli uffici vanno usati con moderazione, perché contengono composti organici volatili (COV), che vengono rilasciati nell’ambiente durante l’utilizzo.
I chimici della SIMA consigliano di preferire, quando possibile, per la pulizia quotidiana detergenti “naturali” quali l’aceto e il bicarbonato e inoltre di fare attenzione alle etichette dei prodotti per usarli in sicurezza e di non mescolare MAI prodotti diversi (per esempio, mescolare insieme la comune candeggina con l’acido muriatico libera cloro gassoso che ha effetti mortali).
Consiglio n. 7: Tappeti? No “buono”
Un vero e proprio ricettacolo di acari e polvere è rappresentato dai tappeti, soprattutto se non si provvede a una costante e sistematica pulizia degli stessi con le apposite attrezzature. Il problema è più sentito, se in casa vivono bambini o persone che soffrono di allergie.
Consiglio n. 8: Aspirapolveri
Non risparmiate sull’aspirapolvere! È questo in sostanza il consiglio degli esperti SIMA, che raccomandano di usare aspirapolveri di buona qualità che non rilascino polveri durante l’utilizzo.
Consiglio n. 9: Il fuoco di legna è bello, ma …
La combustione della legna in caminetti o stufe senza sistemi di abbattimento degli inquinanti, rappresenta una fonte di emissioni di particolato atmosferico. Secondo SIMA non vi è dubbio che il riscaldamento a biomasse contribuisce per una quota consistente all’inquinamento dell’aria che respiriamo.
Consiglio n. 10: Non fumare
Oltre che una buona pratica per preservare i propri polmoni (e non solo quelli), rispettare la normativa sul divieto di fumo in tutti gli ambienti ed evitare di fumare nelle abitazioni e in auto contribuisce significativamente a ridurre l’inquinamento indoor. Un altro consiglio è quello di usare con parsimonia le candele profumate e i bastoncini di incenso.
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