Approvato DDL ANSFISA per potenziare struttura e istituire Commissione funicolari

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Lo schema del disegno di legge, approvato in Consiglio dei Ministri il 24 maggio, recante “Disposizioni in materia di sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali” introduce importanti modifiche riguardanti l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali (ANSFISA). L’obiettivo principale del decreto è ottimizzare la sicurezza delle infrastrutture di trasporto in Italia, migliorando il coordinamento tra ANSFISA e altri enti istituzionali e rendendo più efficienti le procedure di vigilanza e ispezione.

Ricordiamo che ANSFISA è stata istituita con l’articolo 12 del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109, convertito dalla legge 16 novembre 2018, n. 130. L’agenzia è stata creata per promuovere e vigilare sulle condizioni di sicurezza delle infrastrutture ferroviarie, stradali, autostradali, delle gallerie della rete stradale transeuropea e di altre infrastrutture di trasporto su impianti fissi.

Le infrastrutture sotto la vigilanza di ANSFISA includono circa 18.000 km di rete ferroviaria, 840.000 km di rete stradale e autostradale e 5.355 impianti fissi, tra cui metropolitane, tram, ferrovie, seggiovie, scale mobili, tapis roulant e ascensori pubblici.

Con il ddl viene anche proposta l’istituzione di una Commissione per funicolari aeree, terrestri e per i sistemi di trasporto ad impianti fissi funiviari.

Vediamo di seguito quali sono le disposizioni contenute nel disegno di legge, ribattezzato ddl ANSFISA.

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FORMATO CARTACEO

Valutazione della robustezza di sistemi strutturali e geotecnici

“Un testo che declina dettagliatamente un concetto che reputo alla base della progettazione strutturale” (Franco Bontempi).“Nel volume non ci si limita ad introdurre in modo semplice la problematica, ma si guida il lettore alla comprensione della risposta strutturale agli eventi inattesi attraverso esempi concreti” (Ivo Caliò)La robustezza di un sistema strutturale e geotecnico è intesa, sostanzialmente, come la capacità di prevenire o ridurre le conseguenze derivanti da un evento locale (eccezionale e/o estremo).Il testo, suddiviso in due parti distinte per un’agevole consultazione, affronta con piglio autorevole e approccio operativo il tema – ancora oggi poco conosciuto – della valutazione del comportamento strutturale attraverso gli indici di robustezza.Tra i molteplici aspetti trattati, il manuale analizza, in dettaglio, il fenomeno del collasso progressivo, le forme con cui può manifestarsi ed i relativi meccanismi di innesco e propagazione, proponendo, poi, esempi di interventi di retrofitting per ottimizzare la risposta strutturale.Inoltre, vengono riportati, in maniera esaustiva, numerose applicazioni numeriche per la stima degli indici di robustezza, con particolare riferimento alle strutture esistenti in c.a., murature e opere geotecniche.Tali casi studio, rappresentano utili strumenti operativi per lo strutturista che si occupa di tali tematiche.Matteo FelittiTitolare dello studio ENGINEERING & CONCRETE CONSULTING, si occupa principalmente di calcolo strutturale, dissesti statici nelle costruzioni esistenti, degrado dei materiali e risoluzione di contestazioni. Cultore di Scienza delle Costruzioni ICAR/08, docente Esterno di “Calcolo Automatico delle Strutture” presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II.Francesco OlivetoIngegnere specializzato nell’ambito strutturale e geotecnico. Collabora con Gruppo Sismica srl per la formazione e lo sviluppo di metodologie di calcolo di strutture in muratura e in c.a. in condizioni di danno pregresso e attuale ai fini della stima della capacità residua.Gli Autori, in collaborazione con STACEC Srl, hanno sviluppato e implementato, nel software FaTA Next, alcuni modelli di degrado per la valutazione degli indicatori di rischio su strutture in calcestruzzo armato con danno inglobato. Tale argomento sarà oggetto di una prossima pubblicazione.

Matteo Felitti, Francesco Oliveto | Maggioli Editore 2021

Indice

Competenze di ANSFISA

L’intendo del ddl è quello di fornire una perimetrazione delle competenze del MIT e dell’ANSFISA in materia di gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali (ad esempio, in materia di corsi di formazione per i controllori della sicurezza stradale, di valutazione e classificazione della sicurezza dell’infrastruttura stradale, di ispezioni mirate o di interventi correttivi diretti a seguito delle valutazioni di sicurezza).

ANSFISA fornirà supporto tecnico nelle attività di vigilanza tecnica ed operativa sulla rete autostradale, al fine di massimizzare il know-how tecnico dell’agenzia e la sua esperienza nelle attività ispettive.

Snellimento procedure e potenziamento struttura

L’intento è quello di semplificare le procedure per facilitare la pianificazione delle attività di ispezione e controllo di ANSFISA. Verrà introdotta una chiara definizione del regime delle ispezioni ordinarie e straordinarie e una mappatura delle infrastrutture stradali e autostradali, per ottenere dati aggiornati sul loro stato di manutenzione.

Per migliorare l’efficienza di ANSFISA, il decreto prevede un potenziamento della struttura organizzativa dell’agenzia. Questo include l’incremento del personale e delle risorse a disposizione per svolgere le attività ispettive e di vigilanza in modo più efficace.

Istituzione Commissione per funicolari aeree, terrestri e per i sistemi di trasporto ad impianti fissi funiviari

Il nuovo decreto prevede anche la nascita di una Commissione specifica per le funicolari aeree, terrestri e i sistemi di trasporto ad impianti fissi funiviari. Questa commissione avrà il compito di supervisionare e garantire la sicurezza e l’efficienza di tali infrastrutture, fondamentali per il trasporto pubblico e turistico in varie regioni italiane.

La commissione sarà composta da esperti, che lavoreranno in collaborazione con ANSFISA per valutare, ispezionare e certificare la conformità degli impianti alle normative vigenti, promuovendo al contempo innovazione e miglioramenti tecnologici nel settore.

Alla nomina dei componenti si provvede con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, inoltre l’incarico dei componenti della Commissione ha durata quinquennale ed è rinnovabile una sola volta. Ai componenti della Commissione non spettano compensi, indennità, gettoni di presenza, rimborsi di spese o altri emolumenti comunque denominati.

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