Lo scorso 8 aprile, a Roma, l’associazione OICE ha svelato i dettagli del suo settimo Report annuale sulla digitalizzazione e sulle gare BIM in riferimento all’anno 2023. Dall’analisi si evidenzia una crescente crescita della percentuale di gare BIM. Il Building Information Modeling (BIM) è considerata la chiave per un futuro sostenibile nel settore delle costruzioni.
Giorgio Lupoi, presidente OICE, esprime un ottimismo cauto, riconoscendo la spinta verso la digitalizzazione da parte della domanda pubblica.
Difatti, la percentuale di gare BIM ha fatto un balzo significativo, raggiungendo il 32,6% del totale, rispetto al 13,7% del precedente anno. Ma nonostante questo progresso, la maturità delle stazioni appaltanti, misurata dalla presenza di capitolati informativi, è da migliorare in quanto si è avuta una bassa crescita passando dal 19,9% nel 2022, al 29,4% nel 2023.
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BIM soprattutto per le gare sopra soglia
Dal Report è emerso che oltre l’81,5% delle gare BIM sono sopra soglia comunitaria dei 215.000 euro. Si tratta in dettaglio di 519 bandi (l’81,5% del totale), per un valore di 1.234 milioni, ossia il 98,8% dell’importo complessivo.
Mentre quelle sotto soglia interessano 118 bandi per circa 15 milioni.
Enti come ANAS, RFI, Agenzia del Demanio, Invitalia e le Autorità portuali emergono come attori principali, con una quota significativa del valore totale delle gare.
La composizione delle gare BIM riflette una concentrazione nelle attività di progettazione, seguite da direzione lavori, verifica della progettazione, e valutazione sicurezza sismica, sottolineando l’importanza crescente della tecnologia BIM nelle diverse fasi di realizzazione delle opere.
Incremento dei capitolati informativi BIM, ma occorre migliorare
Il vicepresidente OICE con delega per la digitalizzazione, Alfredo Ingletti, evidenzia la transizione digitale avviata dal 1° gennaio 2024 come una svolta irreversibile per il settore, nonostante le iniziali difficoltà. La necessità di piattaforme e servizi tecnologici interoperabili pone le basi per un’evoluzione complessiva delle pratiche di lavoro, promettendo efficienza e innovazione.
La visione di Lupoi sul futuro del settore sottolinea l’importanza di un dialogo costruttivo tra le parti coinvolte, l’adozione di una cultura del project e Information management e l’urgente necessità di una riorganizzazione dei processi appaltanti. L’obiettivo è duplice: accelerare il processo di digitalizzazione e garantire una gestione efficiente del patrimonio costruito, pubblico e privato.
Per quanto riguarda l’adozione dei capitolati informativi BIM il Report ha messo in luce un incremento, anche se occorre rapidamente migliorare in vista della scadenza del 2025: si passa dal 19.9% del 2022 al 29.4% del 2023. A tale riguardo l’OICE ha messo a punto un capitolato tipo per edifici e infrastrutture per tutte le stazioni appaltanti, disponibile in allegato al Report e di seguito scaricabile.
Scarica il Capitolato Informativo standard (formato word)
Scarica le Linee Guida per il Capitolato Informativo standard
Scarica gli ALLEGATI delle Linee Guida del Capitolato Informativo standard
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