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L’approvazione, in esame definitivo, è stata comunicata con una nota ufficiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La ricostruzione post calamità è un processo complesso che coinvolge diversi aspetti e richiede la collaborazione di più parti. Il fine del provvedimento normativo è quello di delineare un quadro giuridico uniforme per l’attuazione di un coordinamento procedurale e operativo per la ricostruzione nei territori colpiti da eventi catastrofali.
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Vediamo di seguito cosa prevede il testo.
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Ricostruzione post-calamità: cosa prevede il testo?
Il testo definisce un quadro giuridico uniforme per il coordinamento delle procedure e delle attività di ricostruzione nei territori colpiti da eventi calamitosi, di origine naturale o derivanti dall’attività dell’uomo, da mettere in atto nelle fasi conclusive e successive allo stato di emergenza.
Oltre all’ambito di applicazione, il testo fornisce indicazioni sulla nomina e sulle funzioni del commissario straordinario alla ricostruzione e sull’istituzione della Cabina di coordinamento per la ricostruzione (definendone composizione, compiti e funzioni).
Il disegno di legge introduce lo stato di ricostruzione di rilievo nazionale, affidato al dipartimento Casa Italia, e definisce un modello unico di ricostruzione delle aree colpite, atto a garantire certezza di durata, stabilità e velocità dei processi di ricostruzione.
Nel ddl viene anche disciplinato lo stanziamento di un fondo per la ricostruzione e un fondo per le spese di funzionamento dei Commissari straordinari alla ricostruzione.
Il testo elenca anche le funzioni attribuite alla Presidenza del Consiglio dei ministri in caso di ricostruzione post-calamità.
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Misure per la tutela ambientale, per la ricostruzione pubblica e privata
Nel ddl vengono elencate le misure per la ricostruzione pubblica e privata con indicazioni relative agli interventi su centri storici, su centri e nuclei urbani e rurali e ricostruzione privata. Disciplinati anche i contributi ai privati per i beni mobili danneggiati e fornite indicazioni sulla procedura per la concessione e l’erogazione dei contributi per la ricostruzione privata.
Inoltre, il testo contiene le misure per la tutela ambientale con indicazioni per la progettazione e la realizzazione degli interventi previsti dal programma delle
infrastrutture e fornisce disposizioni in materia di trattamento e trasporto dei materiali derivanti dall’evento calamitoso.
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“Un testo che declina dettagliatamente un concetto che reputo alla base della progettazione strutturale” (Franco Bontempi).“Nel volume non ci si limita ad introdurre in modo semplice la problematica, ma si guida il lettore alla comprensione della risposta strutturale agli eventi inattesi attraverso esempi concreti” (Ivo Caliò)La robustezza di un sistema strutturale e geotecnico è intesa, sostanzialmente, come la capacità di prevenire o ridurre le conseguenze derivanti da un evento locale (eccezionale e/o estremo).Il testo, suddiviso in due parti distinte per un’agevole consultazione, affronta con piglio autorevole e approccio operativo il tema – ancora oggi poco conosciuto – della valutazione del comportamento strutturale attraverso gli indici di robustezza.Tra i molteplici aspetti trattati, il manuale analizza, in dettaglio, il fenomeno del collasso progressivo, le forme con cui può manifestarsi ed i relativi meccanismi di innesco e propagazione, proponendo, poi, esempi di interventi di retrofitting per ottimizzare la risposta strutturale.Inoltre, vengono riportati, in maniera esaustiva, numerose applicazioni numeriche per la stima degli indici di robustezza, con particolare riferimento alle strutture esistenti in c.a., murature e opere geotecniche.Tali casi studio, rappresentano utili strumenti operativi per lo strutturista che si occupa di tali tematiche.Matteo FelittiTitolare dello studio ENGINEERING & CONCRETE CONSULTING, si occupa principalmente di calcolo strutturale, dissesti statici nelle costruzioni esistenti, degrado dei materiali e risoluzione di contestazioni. Cultore di Scienza delle Costruzioni ICAR/08, docente Esterno di “Calcolo Automatico delle Strutture” presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II.Francesco OlivetoIngegnere specializzato nell’ambito strutturale e geotecnico. Collabora con Gruppo Sismica srl per la formazione e lo sviluppo di metodologie di calcolo di strutture in muratura e in c.a. in condizioni di danno pregresso e attuale ai fini della stima della capacità residua.Gli Autori, in collaborazione con STACEC Srl, hanno sviluppato e implementato, nel software FaTA Next, alcuni modelli di degrado per la valutazione degli indicatori di rischio su strutture in calcestruzzo armato con danno inglobato. Tale argomento sarà oggetto di una prossima pubblicazione.
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