Presentiamo, in due puntate, l’approfondimento dell’ing. Nicola Mordà sulle criticità delle strutture prefabbricate progettate senza antisismica, una delle tematiche centrali del convegno tecnico Strutture prefabbricate e antisismica: prestazioni delle nuove costruzioni ed adeguamento dell’esistente organizzato da Maggioli Editore con la partecipazione del main sponsor Truzzi. Come anticipazione di alcuni dei contenuti del convegno, ecco la prima puntata dell’articolo di Nicola Mordà.
In questa discussione si vuole tratteggiare la problematica relativa alle varie carenze messe in evidenza dai recenti eventi sismici.
Merita però di essere fatta una premessa: il sisma, in generale, non evidenzia una carenza di un sistema strutturale ma esalta la differente concezione strutturale (anche se legittima). In altre parole, l’evento sismico, per esempio del 2012, ha violentemente messo in evidenza che esiste un ampio parco di edifici che non è stato, in forza di legge, progettato per tenere conto delle azioni sismiche.
In questo punto si innestano le norme e i vari obblighi di legge per l’antisismica, come abbiamo già più volte scritto. È utile fare una rapida disamina di quali siano le carenze usuali che si rilevano. Ciò è importante per individuare un percorso di messa in sicurezza e ottemperare ai precetti normativi.
Le tabelle seguenti riportano le più usuali varie carenze, che devono essere oggetto di indagine, e che sono state oggetto di collassi nei sismi passati (non solo in Emilia Romagna, e questo è un dato importante da tenere in conto).
L’ultima colonna riporta anche gli indirizzi di intervento.
La foto riporta il collasso di un impalcato in c.a.p. (alveolare) durante il sisma del 2008 a Wenchuan, China. I pannelli del solaio hanno perso l’appoggio generando il collasso della zona.
La foto precedente riporta il collasso dei pannelli di faccia di alcuni edifici prefabbricati durante il sisma del Cile nel 2010.
Le immagini evidenziano come gli eventi del 2012 non siano stati un caso accidentale, ma fanno parte di una ovvia conseguenza di quanto accadrebbe a edifici prefabbricati non progettati per azioni sismiche.
È quindi auspicabile una maggiore presa di coscienza, a tutti i livelli, al fine di evitare che eventi, anche relativamente leggeri, possano generare danni esagerati e vittime. (di Nicola Mordà)
Leggi la seconda parte dell’articolo, dedicata alla manutenzione migliorativa e messa in sicurezza delle strutture prefabbricate.
Con questo articolo abbiamo voluto affrontare le tematiche portanti del convegno tecnico Strutture prefabbricate e antisismica: prestazioni delle nuove costruzioni ed adeguamento dell’esistente organizzato da Maggioli Editore, con la partecipazione di Truzzi come main sponsor, e che si terrà a Reggio Emilia (il 10 ottobre), a Ferrara (14 novembre) e a Bologna (5 dicembre). Relatore, oltre all’ing. Nicola Mordà, sarà Ermanno Papazzoni, Ingegnere civile, specializzato in progettazione di strutture prefabbricate in cemento armato e cemento armato precompresso. Il convegno è in fase di accreditamento professionale per Ingegneri, Architetti e Geometri.
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