La conversione in legge del Decreto Cultura introduce importanti novità nelle procedure generali di autorizzazione paesaggistica, con particolare riferimento al tema del riesame dei permessi necessari agli interventi edilizi sui beni vincolati. Beni culturali e paesaggistici stanno al centro del provvedimento (Decreto Legge 31 maggio 2014, n.83 recante rubrica “Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo) entrato in vigore nella scorsa fine di luglio: il punto centrale relativo al tema menzionato in apertura di articolo si innesta sulla procedura per la concessione delle suddette autorizzazioni. Due sono le novità principali: lo “step” del riesame in commissione e la pubblicità degli atti sul web. Andiamoli ad esaminare più da vicino.
Il riesame
Attraverso lo “step” del giudizio in appello per le autorizzazioni paesaggistiche ci si propone di inserire nell’ordinamento un meccanismo di controllo sugli atti che hanno un’influenza diretta sui beni paesaggistici: è in dirittura d’arrivo una nuova procedura di riesame (introdotta proprio in sede di conversione) situata a livello centrale nei confronti dei pareri e degli atti resi dalle emanazioni del ministero dei Beni culturali. Specifiche ed apposite commissioni di garanzia fungeranno da “custodi” del patrimonio culturale del territorio italiano: queste ultime avranno il compito di riesaminare nulla osta, pareri ed eventuali altri atti di assenso rilasciati dalle soprintendenze stesse.
Tali commissioni avranno la facoltà di riesaminare le decisioni, d’ufficio o a seguito di segnalazione fornita da eventuali altre amministrazioni coinvolte, entro 10 giorni dalla ricezione dell’atto (che verrà loro inviato per via telematica in automatico nel momento dell’adozione): decorso infruttuosamente tale lasso di tempo l’atto dovrà essere considerato tacitamente confermato.
Pubblicità degli atti sul web
Al fine di garantire la trasparenza relativa a tutti i procedimenti di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale verrà assicurata una ampia pubblicità agli atti intrapresi ed emessi dal MiBac nell’esercizio delle sue funzioni di tutela e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici. Le legge di conversione del Decreto Cultura stabilisce che tutti gli atti e i provvedimenti adottati da organi centrali e periferici del Ministero nell’esercizio delle precipue funzioni dovranno essere integralmente pubblicati sia sul portale del MiBac stesso che su quello dell’organo che ha emanato l’atto (contemperando ovviamente questa garanzia con la tutela della privacy).
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