Il Fondo di Garanzia per le Piccole e medie imprese è stato esteso anche ai Professionisti iscritti a un Ordine, quindi anche ai Professionisti Tecnici. Vediamo i dettagli.
Le “Disposizioni per il rafforzamento del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese”, che favoriscono l’accesso al credito e allargano la platea dei soggetti beneficiari ai #liberiprofessionisti e agli studi professionali, sono state pubblicate sul Supplemento Ordinario n. 18 alla Gazzetta Ufficiale n. 56 dell’8 marzo 2014 nel Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 27 dicembre 2013.
Anche i Professionisti, non solo le Pmi (quindi anche i #professionistitecnici)
La possibilità concreta di ottenere i finanziamenti per lo sviluppo dell’attività è data dal fatto che il Fondo agevola l’accesso alle risorse delle Pmi, mediante la concessione di una garanzia pubblica che si affianca, o si sostituisce, a quelle reali delle aziende.
La novità più importante è rappresentata dal fatto che potranno accedere ai finanziamenti anche i professionisti iscritti a un Ordine (e quindi anche i Professionisti Tecnici) e alle associazioni delle professioni non regolamentate comprese nell’elenco del Ministero dello Sviluppo Economico e in possesso dell’attestazione rilasciata ai sensi della legge n. 4 del 2013.
La Confederazione italiana delle libere professioni ha espresso la sua soddisfazione, ricordando come già nel luglio 2013 la Confederazione era riuscita a richiamare l’attenzione sull’ennesima discriminazione ingiustificata contro i professionisti, che da oggi possono accedere alle garanzie previste dal #fondodigaranziapiccolemedieimprese. Non è una cattiva notizia per i Professionisti Tecnici, che non versano in ottime condizioni.
Il decreto attua le disposizioni contenute nell’articolo 1 del decreto legge n. 69/2013 (Decreto del Fare).
A proposito di Professionisti Tecnici, una delle questioni più discusse è stata quella del POS obbligatorio, e per fare chiarezza abbiamo realizzato una Road Map.
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