Si è svolta venerdi mattina al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il Vice Ministro Mario Ciaccia, la prima riunione della Cabina di regia che sarà impegnata a valutare i piani di riqualificazione e rigenerazione urbana delle amministrazioni comunali che entro il 5 ottobre presenteranno i progetti definitivi per poter usufruire dei fondi messi a disposizione dal “Piano Città”. Si parte da una disponibilità immediata di 2 miliardi e avviando i primi cantieri già entro il 2012.
“Con l’insediamento della Cabina di regia parte in concreto il Piano Città”, ha detto Ciaccia aggiungendo: “Abbiamo bruciato tutte le tappe. Con un’idea nata ad aprile siamo passati, in quattro mesi, a concretizzare un progetto che consente di rispondere ai bisogni del territorio: recupero della qualità della vita, valorizzazione delle aree urbane degradate e attivazione di nuovi mestieri. Entro l’anno saranno aperti i primi cantieri. Il tutto mobilitando risorse che erano in ordine sparso. Partendo da una disponibilità immediata di 2 miliardi, tra effetti diretti e indiretti nel settore delle costruzioni si potrebbe arrivare a oltre 6 miliardi, con possibile creazione di nuovi posti di lavoro per oltre 100.000 unità”.
I Comuni che finora hanno avviato i primi contatti con l’Anci, e che potrebbero trasformarsi in progetti definitivi, sono 58. Sono quasi tutti Comuni capoluogo. Ecco la distribuzione geografica dei Comuni che hanno manifestato interesse e i cui progetti sono stati valutati in linea con gli obiettivi e le finalità fissati dalla norma prevista nel “Piano città”:
– 10 comuni del Nord-ovest;
– 12 comuni del Nord-est;
– 14 del Centro;
– 18 del Sud;
– 4 delle Isole.
Gli interventi ipotizzati sono diversificati e condizionati dalle dimensioni demografiche dei Comuni e dalle caratteristiche territoriali e ambientali dei diversi contesti urbani. Oggetto degli interventi di riqualificazione sono prevalentemente aree dismesse e aree/quartieri degradati.
Gli interventi complessivi prevedono la realizzazione di opere complementari e integrate, quali:
– aree residenziali (edilizia pubblica e privata);
– miglioramento delle dotazioni infrastrutturali (viabilità intermodale, parcheggi, illuminazione pubblica, reti fognarie, spazi verdi e arredo pubblico);
– potenziamento delle strutture scolastiche (realizzazione di poli scolastici e riqualificazione funzionale ed energetica);
– potenziamento di attività economiche, culturali e sociali (realizzazione/riqualificazione di aree commerciali, aree di valore storico/architettonico, centri sportivi e di aggregazione sociale).
Spesso gli interventi proposti dai Comuni non sono in un’area singola circoscrivibile ma sono integrati in un più ampio piano di riqualificazione con obiettivi specifici e/o a sostegno di determinate categorie sociali, per esempio, scuole o edifici residenziali pubblici esistenti che rispondono a requisiti fissati in piani complessivi di sostegno all’infanzia, alle giovani coppie, alle famiglie e agli immigrati. Altri interventi sono dislocati in aree urbane distinte ma connesse a un unico piano di miglioramento/potenziamento di un asse strategico di viabilità urbana.
“È la prima volta – ha spiegato Crocco, Capo Dipartimento per le Infrastrutture, che presiede la Cabina di regia – che Ministeri, Regioni e Comuni si ritrovano insieme in un unico organismo finalizzato alla rigenerazione delle aree urbane: la cabina di regia provvederà ai diversi apporti nelle aree degradate, funzionerà come commissione di gara per selezionare gli interventi e promuoverà il contratto di valorizzazione urbana in cui ogni soggetto coinvolto formalizzerà i suoi impegni”.
Leggi anche l’articolo sulla composizione della Cabina di regia e sul metodo di votazione.
Ricordiamo qui che la Cabina di regia è presieduta appunto dal Capo Dipartimento per le Infrastrutture, Domenico Crocco, e da altri 16 componenti individuati all’interno del Mit (Giancarlo Storto, Stanislao Tango), del Ministero dell’Economia (Sergio Salustri), dello Sviluppo economico (Carlo Sappino), dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca (Giovanni Biondi), dell’Ambiente (Elio Manti), dei Beni e attività culturali (Adriano Rasi Caldogno), dell’Interno (Francesca Adelaide Garufi, Cinzia Torraco), della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome (Mario Cerverizzo, Mario Nova), del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica (Marco Magrassi), del Dipartimento per la cooperazione internazionale (Angelo Carbone), del Dipartimento per la coesione territoriale (Giovanni Vetritto), dell’Agenzia del Demanio (Rosario Manzo, Marco Vecchione), della Cassa Depositi Prestiti (Matteo Del Fante, Clemente Di Paola), dell’Anci (Tommaso Dal Bosco) e del Fondo Investimenti per l’Abitare di Cdp Investimenti Sgr (Sergio Urbani).
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