Il Coordinamento C.A.R.T.E. ha chiesto al Governo l’apertura di un tavolo tecnico di confronto per la messa a punto di una strategia di breve periodo (obiettivo 20 20 20), con una visione però già proiettata alla Roadmap 2050, che prevede il raggiungimento dell’80% di energia prodotta da FER nel mercato europeo. Incentivazione, regolazione, informazione e sviluppo del monitoraggio statistico di un settore dei consumi di energia poco conosciuto sono i punti su cui si concentra l’azione di C.A.R.T.E. in queste sue prime fasi di azione.
Lo sviluppo delle FER termiche, direttamente collegato al corrispondente incremento dell’efficienza energetica, riflette il principio recentemente espresso dal Governo che “un ritorno credibile a più alti tassi di crescita deve basarsi su misure volte ad innalzare la produttività dei fattori”, principio che, nella politica energetica dovrebbe rappresentare la scelta di puntare e promuovere tecnologie rinnovabili che a parità di investimento, producano maggiori effetti occupazionali. Ma per il settore significa anche poter contare su norme certe e stabili nel lungo periodo che promuovano investimenti nazionali ed esteri eliminando e/o riducendo il corporativismo dei Big Player consentendo alle FER termiche di produrre energia a costi molto più contenuti rispetto alle FER elettriche.
A tal fine, C.A.R.T.E. ritiene prioritario che il Governo si impegni ad emanare le misure attuative previste dal d.lgs. 28/2011:
1) Interventi di piccole dimensioni: incentivi in conto energia rinnovabile per usi termici o in conto risparmio energetico per interventi di incremento dell’efficienza energetica (art. 28);
2) Interventi di produzione di energia termica o di incremento dell’efficienza energetica diversi da quelli di piccole dimensioni: titoli di efficienza energetica come da riforma del meccanismo (art. 29);
3) Incentivo per il biometano immesso nella rete del gas naturale (art. 21);
4) Avvio Fondo di garanzia e criteri a sostegno (TEE) delle reti di teleriscaldamento (art. 22);
5) Avvio Fondo per interventi a favore dello sviluppo tecnologico ed industriale e ricerca (art. 32)
6) Applicazione della procedura abilitativa semplificata (PAS) per geotermia o sonde geotermiche (art. 6);
Per raggiungere questi obiettivi il Coordinamento C.A.R.T.E. ha chiesto al Governo l’apertura di un tavolo tecnico di confronto per la messa a punto di una strategia di breve e medio periodo (anche oltre l’obiettivo 20 20 20), recuperando il ritardo fin qui accumulato sulla promozione delle FER termiche. Il Coordinamento condivide in pieno il parere espresso nei giorni scorsi dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, che ha evidenziato testualmente: “in un contesto di risorse scarse solo un ridimensionamento dei futuri incentivi elettrici può consentire di trasferire risorse allo sviluppo delle fonti rinnovabili termiche e all’efficienza energetica, nell’auspicio di cogliere i punti di forza dell’industria italiana”.
Invece, la situazione attuale, con l’emanazione di ieri dei due decreti ministeriali (leggi anche Rinnovabili non fotovoltaiche, cosa cambia con il nuovo decreto e Quinto Conto Energia firmato da Passera, cosa cambia per il FV), vede già allocati 6,7 miliardi/annuo per il fotovoltaico, 5,8 miliardi/annui per le altre FER elettriche; mentre nella bozza del decreto FER termiche ed efficienza energetica è previsto un budget di soli 700 milioni di Euro/annui nonostante il fatto che il settore sia notevolmente più potenziale rispetto alle previsioni del Governo. Le modifiche introdotte nei giorni scorsi con l’articolo 11 del d.l. Crescita alle detrazioni fiscali del 55% e del 36% non stabilizzano le misure per l’efficienza e FER termiche (proroga solo fino al 31 giugno 2013), rendendole inefficaci. E’ necessario che queste misure del 55% vengano rese strutturali sino al 2020.
Secondo studi e valutazioni fatte dagli operatori del settore, i consumi iniziali di Rinnovabili Termiche sono fortemente sottostimati rispetto alla realtà per almeno 5 Mtep.
Come già considerato nei conteggi fatti da Francia e Germania nelle loro rendicontazioni, l’Italia dovrà provvedere ad aggiornare entro il 2012 gli obiettivi definiti dal PAN 2009 valutando opportunamente i valori di cui all’indicazione precedentemente individuata.
La visione di “sistema” è un obiettivo che C.A.R.T.E. ha deciso di promuovere in considerazione della complessità e della specificità delle varie filiere correlate alle FER termiche e all’efficienza che riguardano direttamente altri settori strategici della nostra economia, quali: agricoltura e foreste, gestione delle risorse naturali, edilizia, settore manifatturiero, ricerca scientifica.
“Ieri mattina –riferisce la delegazione di C.A.R.TE. – si è svolto l’incontro con il Ministero dell’agricoltura, per sollecitare un maggiore coinvolgimento del Dicastero nella promozione della filiera biomassa-energia, che presuppone misure specifiche di sostegno alla gestione del patrimonio forestale e alla diversificazione delle attività agricole. Siamo soddisfatti per la disponibilità da parte del Ministero nell’accogliere le nostre osservazioni e le nostre proposte in merito alla bozza di documento su gli incentivi alle FER termiche”.
Previsto nel pomeriggio di oggi il primo incontro C.A.R.T.E. con il Ministero dello sviluppo economico con l’obiettivo di presentare osservazioni, proposte di modifica alla bozza di Decreto sul conto energia rinnovabili termiche in fase di emanazione.
Hanno aderito a C.A.R.T.E.: AIRU “Associazione Italiana Riscaldamento Urbano”; ANEST “Associazione Nazionale Energia Solare Termodinamico”; ASSOCIAZIONE REGIONALE CONSORZI FORESTALI LOMBARDI; COAER “Associazione Costruttori Apparecchiature e Impianti per Climatizzazione”; CONSORZIO GEO HP “Consorzio Italiano per la Geotermia”; ENERGY CLUSTER; DAEL “Distretto Agro Energetico Lombardo”– FIPER “Federazione Italiana Produttori Energia da Fonti Rinnovabili”; FUSPA: Scuola Nazionale Fumisti Installatori; GRUPPO CLIMA POMPE DI CALORE- UNICALOR-CECED; ITABIA “Italian Biomass Association; Q-RAD “Consorzio Italiano Produttori di Sistemi Radianti di Qualità”; UNIONE ENERGIA ALTO ADIGE; UGI “Unione Geotermica italiana”; UNIONE COMUNI VALDARNO VALDISIEVE; AMICI DELLA TERRA; ANFUS “Associazione Nazionale Fumisti Spazzacamini”
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