Il risultato è comunque quello di: dilavare parti fini di terreno creando vuoti e cavità e ridurre la capacità portante del terrendo (rammollimento). La conseguenza è quindi un cedimento differenziale del terreno con relativo assestamento delle sovrastrutture e spesso, comparsa di lesioni e crepe nei muri!
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Analizziamo di seguito un caso studio relativo ad un intervento di stabilizzazione e sollevamento con martinetti idraulici e Pali Precaricati SYStab realizzato presso una villa ricavata da un ex fienile, nello specifico su una struttura in cemento armato adibita a box per cavalli presso un maneggio in provincia di Modena.
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Tipo di dissesto e obiettivi dell’intervento
Parliamo di uno dei box cavalli di un importante maneggio sito in provincia di Modena. Alcuni mesi fa una perdita dalla rete idrica ha causato il cedimento di un setto in c.a. con un vistoso fuori piombo e sofferenza delle strutture ad esso collegate.
Dinanzi a tale situazione gli obiettivi del Committente erano:
- consolidare e fermare definitivamente la struttura;
- recuperare completamente (o quasi) il cedimento e la planarità;
- realizzare i lavori in tempi rapidi e senza interrompere la funzione di maneggio della struttura.
A seguito di una campagna di indagini geologiche e della relativa messa a punto di un modello geotecnico del sottosuolo, i tecnici della Committenza hanno individuato nei Pali Precaricati SYStab la soluzione idonea alla problematica sopra esposta.
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Consolidamento mediante pali precaricati e sollevamento con martinetti idraulici
Il manufatto in c.a. da sollevare era lungo circa 30 m, con un abbassamento massimo di circa 15 cm. Si è optato per installare 20 pali precaricati di diametro 76 mm. Una volta raggiunta la profondità di progetto con tutti i pali si è proceduto alla fase di sollevamento, manovrando in maniera simultanea i vari martinetti idraulici. Ciò ha consentito di sollevare la struttura senza arrecare danni, in maniera controllata meno “traumatico” possibile.
Tra i vari sistemi gli Ingegneri si sono orientati sui Pali Precaricati di SYStab, proprio perché tipologia di micropalo presenta diversi vantaggi rispetto ai metodi di palificazione tradizionali.
L’intervento si è svolto secondo le seguenti operazioni:
- scavo + carotaggi e demolizioni localizzate;
- collegamento delle piastre in acciaio alla fondazione in c.a. esistente;
- infissione dei pali con monitoraggio continuo delle pressioni di installazione, fino al raggiungimento delle portate/profondità di progetto;
- sollevamento con impiego di diversi martinetti simultaneamente;
- precarico di ogni mircopalo con pressioni superiori a quelle di esercizio;
- fissaggio finale di tutti i pali al collare dei tubi camicia;
- rinterro.
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Vantaggi del consolidamento fondale con pali precaricati
Il consolidamento fondazioni con micropali precaricati ha permesso di stabilizzare definitivamente la struttura e recupere i 15 cm di abbassamento. Questa metodologia di consolidamento ha svariati vantaggi che la caratterizzano rispetto alle tradizionali tecniche:
- tempi di messa in opera veloci, anche rispetto alle metodologie classiche;
- non produce alcun materiale di risulta;
- non sono normalmente impiegati né fanghi né acqua (cantiere asciutto idoneo anche in ambienti stretti e interni);
- non produce alcuna vibrazione dannosa per le sovrastrutture;
- la portata di ogni micropalo viene testata in corso d’opera;
- precarico per l’annullamento dei cedimenti primari per tutti i pali;
- possibilità di sollevamenti e recupero della planarità se la struttura lo consente e ne ha necessità.
L’opera di infissione micropali, è durata solamente 5 giorni ed ha consentito l’infissione di 20 micropali diametro 76 mm e lunghezza media 7,5 metri, compreso il fissaggio finale dei micropali alle piastre dedicate.
La tecnologia impiegata ha consentito di operare rapidamente, con disagi minimi e senza produrre sollecitazioni dannose per la struttura abitata.
Per ulteriori informazioni
systab.it
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Foto:Systab
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