A causa dei cambiamenti climatici e grazie alle direttive UE in tema di sostenibilità, negli ultimi anni il modo di fare impresa sta sostanzialmente cambiando. Si sta infatti acquisendo sempre di più la consapevolezza che per uno sviluppo economico sostenibile sia necessario ricorrere a modalità che tengano in considerazione simultaneamente l’aspetto tecnologico-innovativo, l’aumento di produttività e un uso più efficiente delle risorse.
L’Economia Circolare (>> come abbiamo visto in questo articolo) ha l’obiettivo di mantenere il più a lungo possibile il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse, riducendo al minimo la produzione di rifiuti e l’impatto dei processi produttivi sull’ambiente. Con questo nuovo modello, la sostenibilità e le performance dei processi produttivi devono crescere di pari passo, e questo favorisce lo sviluppo di nuovi prodotti e nuove tecnologie.
Per Wienerberger Italia, azienda produttrice di laterizi, l’Economia Circolare rappresenta uno dei pilastri fondamentali per raggiungere gli obiettivi prefissati dalla propria “sustainability roadmap“, che prevede una riduzione del 15% delle emissioni di CO₂ entro il 2023.
Laterizio: durabilità e ottime prestazioni termiche
Per sua natura il laterizio, grazie alla sua durabilità, consente di allungare enormemente il ciclo di vita utile dell’edificio, minimizzando gli interventi di manutenzione straordinaria nel tempo ed evitando quindi la creazione di rifiuti generati da interventi di ristrutturazione.
Inoltre, grazie alle prestazioni termiche ottenibili con i laterizi più innovativi – ad esempio quelli della gamma Porotherm BIO PLAN di Wienerberger – è possibile realizzare involucri massivi con un ridotto fabbisogno energetico, con conseguente diminuzione di CO₂ emessa dall’organismo architettonico in fase di esercizio.
L’impegno di Wienerberger Italia nei confronti della sostenibilità è quindi doppio: attenzione ai processi produttivi da un lato, e sviluppo di soluzioni costruttive sempre più performanti dall’altro.
Per quanto riguarda il processo produttivo, è infatti importante ricordare che la materia prima estratta per realizzare i blocchi in laterizio è l’argilla, che viene estratta da cave prospicenti all’azienda e trasportata fino all’impianto produttivo attraverso nastri trasportatori, evitando quindi emissioni di CO₂ derivanti dal trasporto delle materie prime dalla zona di estrazione a quella di produzione.
Inoltre, essendo il laterizio riciclabile al 100%, tutti gli scarti di produzione possono essere reimmessi nel ciclo di lavorazione, con conseguente produzione nulla di rifiuti “dalla culla al cancello”. Eventuali sottoprodotti di materiale cotto possono anche essere utilizzati per altre applicazioni, come ad esempio i campi da tennis in terra rossa.
Analisi LCA e Dichiarazione Ambientale di Prodotto
L’azienda produttrice di laterizi ha quindi deciso di effettuare un’approfondita analisi LCA (Life Cycle Assessment) sui suoi processi produttivi, il cui risultato ha dato luogo all’importante certificazione Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD)*.
Questa Etichetta Ambientale di tipo III, come abbiamo visto, è una certificazione volontaria che contiene le informazioni relative alla prestazione ambientale dell’intero ciclo di vita dei laterizi, per la massima trasparenza. Grazie a questa dichiarazione, Wienerberger Italia può garantire la conformità dei propri prodotti ai Criteri Ambientali Minimi (CAM), permettendo quindi agli operatori del processo edile di sfruttare anche i vantaggi del Superbonus 110% (>> abbiamo parlato del ruolo dei CAM e del Superbonus nella transizione verso un’economia circolare in edilizia in questo articolo).
* Numero di certificato: ICMQ – 20117EPD, Numero di registrazione: EPDITALY0107, Data di rilascio: 21/05/2020, Valida fino al: 20/05/2025, UN CPC 37
Verso la carbon neutrality
Il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici IPCC definisce la carbon neutrality come il bilanciamento tra le emissioni residue e le attività di rimozione delle emissioni di anidride carbonica dall’atmosfera, si tratta infatti di “azzerare”, o “neutralizzare”, le emissioni di CO₂.
Wienerberger Italia sta mettendo in atto una serie di strategie per raggiungere la carbon neutrality entro il 2050, obiettivo che rappresenta un contributo attivo alla lotta ai cambiamenti climatici e al riscaldamento globale.
Allo scopo di reperire materie prime sempre più ecosostenibili e ridurre quindi l’impatto ambientale delle soluzioni in laterizio, l’azienda ha istituito un dipartimento apposito, “Operational Excellence” (Op-Ex), che si occupa di supportare le tematiche ambientali e, al contempo, realizzare progetti atti al miglioramento energetico dei processi (con focus su materie prime, gestione delle cave ed Energy Management).
Parliamo di decarbonizzazione in edilizia in questo articolo
Il Responsabile Op-Ex di Wienerberger Italia, Ing. Edoardo Ferraresi, spiega così il lavoro del nuovo dipartimento: “All’interno del team OPEX ci occupiamo in particolare di materie prime e additivi: un grande lavoro viene fatto, già da anni, per sostituire per quanto possibile le materie prime provenienti da attività estrattive o produttive con materie prime recuperate, tra cui ad esempio gli scarti provenienti dalle cartiere, particolarmente ricchi di fibra di cellulosa. In questo momento stiamo sviluppando l’uso di materiali che possono ridurre le emissioni di CO₂, come ad esempio i materiali provenienti dalle centrali elettriche che utilizzano legno vergine come combustibile, una fonte rinnovabile e perciò pienamente sostenibile, oppure al recupero degli stessi sfridi della produzione del laterizio.”
La ricerca e il lavoro costante dello staff dell’azienda ha quindi un importante obiettivo: realizzare soluzioni in laterizio innovative per costruire edifici energeticamente efficienti, per un migliore comfort abitativo e per tutelare al contempo l’ambiente (e così le generazioni future).
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