Le false email dell’AdE: le solite truffe, ora tocca al Superbonus 110%

L’Agenzie delle Entrate ne ribadisce la pericolosità, ma precisa che esistono diversi modi per difendersi da questo tipo di truffe, anche se questa non è l’unica in circolazione. Ecco tutti i dettagli

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Come da consuetudine (purtroppo) ogni volta che si creano nuovi incentivi, o più ingenerale ogni volta in cui circola denaro, qualcuno inventa un nuovo modo per “fregare” gli altri e, con molta fantasia da parte di questi individui, non hanno tardato ad arrivare le false email dell’AdE.

“False mail sull’efficientamento energetico a nome dell’Agenzia delle Entrate, non aprire gli allegati e cestinarli immediatamente“.

Così si apre il comunicato stampa della stessa Agenzia delle Entrate volto ad avvisare i contribuenti della truffa.

Vediamo in dettaglio il contenuto della comunicazione.

Le false email dell’AdE: le solite truffe, ora tocca al Superbonus 110%

Questa volta è il Superbonus 110% il protagonista della truffa delle false email dell’AdE.

Stando al comunicato stampa, sarebbe in corso una campagna di phishing, una truffa informatica effettuata inviando un’e-mail con il logo contraffatto di un istituto di credito o di una società di commercio elettronico, in cui si invita il destinatario a fornire dati riservati, motivando tale richiesta con ragioni di ordine tecnico.

In questo caso, l’intestazione contraffatta è naturalmente quella dell’Agenzia delle Entrate, e la truffa si basa proprio sulla curiosità e sulla necessità di avere maggiori informazioni riguardo la detrazione.

Inoltre, come fa notare il comunicato, i truffatori si tengono al passo con gli aggiornamenti normativi riguardanti la detrazione.

Le false email dell'AdE
Esempio di email truffa.

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Nel corpo del testo si può leggere: “L’agenzia delle entrate DISPONE alle imprese e ai privati iscritti all’anagrafe tributaria la presa visione dell’allegato alla presente e-mail contenente le disposizioni operative delle misure sull’efficientamento energetico degli edifici, previste dagli articoli 119-121 del decreto legge del 18/11/2020, n. 36 (DL Rilancio) convertito con modifiche, dalla legge 19 giugno 2020, n. 77. Si richiede al contribuente di prendere immediatamente visione della suddetta documentazione scaricabile da allegato in modo da potersi regolamentare entro le scadenze prestabilite. Ufficio comunicazione Direzione nazionale Agenzia delle Entrate”.

Leggendo questo testo possiamo capire, al netto di alcune imprecisioni grammaticali, il perché queste email truffa vengano così tanto aperte: il linguaggio sembra molto tecnico e dal testo viene trasmessa una certa urgenza, caratteristica tipica di questo tipo di comunicazioni.

Non solo, l’oggetto e la firma della comunicazione sono ulteriori fattori che traggono in inganno.

Esaminando accuratamente l’email, però, possiamo individuare alcuni elementi che ne evidenziano la falsità:
il mittente, di sicuro quello che possiamo vedere non rispecchia l’Agenzia delle Entrate;
il DL Rilancio, elemento molto più difficile da notare, nel testo data e numero del decreto sono sbagliati (DL 19 maggio 2020, n. 34 con modificazioni dalla L. 17 luglio 2020, n. 77).

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Le false email dell’AdE Superbonus 110%, non sono le uniche

L’agenzia delle Entrate ricorda che le false email dell’AdE riguardanti il Superbonus 110% non sono le uniche in circolazione.

Un’altra email che sta circolando in queste ore, per esempio, indica come mittente “entrate.segreteriadirezione@counsellor.com” e come oggetto “FROM THE OFFICE OF THE DIRECTOR”.

Ancora, un altro esempio di ciò è questa comunicazione, inviata da una fantomatica “Divisione Indagine” dell’Agenzia delle Entrate, fa riferimento a una presunta citazione relativa a una fattura non dichiarata e contiene un link tramite il quale sarebbe possibile visualizzare la fattura in questione e le informazioni circa il responsabile della citazione.

Le false email dell'AdE

Il link presente all’interno del messaggio punta a una pagina contraffatta del sito dell’Agenzia, ospitata oltretutto su un dominio estremamente simile a quello istituzionale:

Le false email dell'AdE

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Le false email dell’AdE: l’appello dell’Agenzia

Come naturale aspettarsi, l’Agenzia delle Entrate si è dichiarata totalmente estranea alla truffa realizzata con le false email dell’AdE.

Oltre all’invito a cancellare immediatamente la comunicazione in questione, è stato ribadito che le comunicazioni fiscali contenenti dati personali non vengono mai inviate tramite email.

In questi casi, infatti, il mezzo impiegato è il “Cassetto Fiscale“, lo sportello telematico dedicato alle comunicazioni tra Fisco e contribuenti.

Per ridurre i rischi per la sicurezza ed evitare eventuali danni a pc, tablet e smartphone, è sempre opportuno verificare preventivamente messaggi di mittenti sconosciuti, non aprire allegati o collegamenti eventualmente presenti e, in caso di dubbio, cestinare quelli sospetti.

Infine, è stata realizzata una nuova sezione per aiutare i cittadini a difendersi dalle false mail: nell’area “L’agenzia comunica” del portale delle Entrate è presente la sezione “Focus sul phishing” in cui si possono trovare le ultime segnalazioni circa i nuovi casi che coinvolgono il nome dell’Agenzia, approfondimenti e notizie per aiutare il cittadino a riconoscere le false comunicazioni.

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Foto: iStock/Sezeryadigar

Daniel Scardina

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