Il Bonus facciate dovrebbe essere riconosciuto solo nel caso in cui nell’intervento da affrontare sono previste, in aggiunta a quelle di manutenzione della facciata, anche spese per la riqualificazione complessiva dell’immobile, con particolare attenzione al risparmio energetico. Usiamo il condizionale perchè ancora non sappiamo come saranno divisi o accorpati Bonus facciate ed Ecobonus. Non è ancora chiarissimo, ma non tarderanno ad arrivare uteriori chiarimenti da parte del Governo.
Tra le soluzioni che potrebbero essere utili per riqualificare esteticamente e dal punto di vista energetico le facciate, e quindi potrebbero rientrare nella detrazione, vediamo l’intonaco termico.
Bonus facciate: le soluzioni possibili
Intonaco termico per le facciate: le caratteristiche
L’intenzione della normativa, e anche del nuovo Bonus facciate, è quella di garantire uno standard qualitativo minimo inderogabile, e quindi orientare i progettisti alla scelta di opportune stratigrafie e materiali. Rispetto alle soluzioni di qualche anno fa, i pacchetti d’involucro hanno subito un sensibile incremento prestazionale, imponendo ai progettisti la ricerca di materiali sempre più performanti, soprattutto in termini di materiali isolanti.
Anche la risposta delle aziende produttrici è stata adeguata, con l’immissione sul mercato di vari prodotti, spesso di origine naturale, e di tecnologie in grado di raccogliere le nuove richieste tecniche. Sono quindi disponibili materiali isolanti e blocchi di tamponamento a elevata prestazione, sia in termini di trasmittanza (equivalente) propria sia in termini di massa superficiale, sistemi a secco semi-prefabbricati ecc.
Una delle soluzioni tecniche correntemente utilizzate, oltre a quella più tradizionale del laterizio efficiente, è quella degli intonaco termico, che possono essere utilizzati sia all’interno sia all’esterno (quindi sulle facciate) degli edifici. Per abbassare ulteriormente la trasmittanza degli edifici è possibile infatti posare uno strato di termointonaco: un intonaco dalle caratteristiche termiche migliori e valori di conduttività che avvicinano questo materiale ai materiali isolanti. Un termointonaco può essere posato sia in esterni che in ambienti interni: in questo caso, si utilizzerà un rasante diverso in grado di realizzare una finitura più liscia sul lato interno.
L’intonaco termoisolante è realizzato a base di leganti idraulici, inerti minerali leggeri selezionati e polistirolo, o altro materiale isolante, perlite, sughero. Valori usuali della conduttività termica sono intorno a λ = 0,05 – 0,11 W/mK. Lo strato di isolante è l’elemento che contribuisce alle prestazioni termiche della muratura.
La produzione offerta è ampissima, e sarebbe abbastanza ridondante rispetto alla letteratura tecnica presente effettuare una puntuale disamina. Si ritiene utile classificarli in base alla loro origine: naturale o di sintesi. Ciò in relazione alla ulteriore necessità di garantire una eco-sostenibilità e compatibilità dei materiali utilizzati, anche in funzione della fase di di smissione e smaltimento dei residui di demolizione alla fine del ciclo di vita dell’immobile.
Il testo della Manovra 2020 è passato al Senato e ora passerà alla Camera “blindato” e senza modifiche per la pubblicazione in Gazzetta a fine mese.
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Bonus Facciate e Agevolazioni Fiscali 2020 in Edilizia (Ebook)
Esordisce dal 1° gennaio 2020 il nuovo Bonus Facciate che garantisce un super sconto fiscale del 90% per il miglioramento e l’abbellimento delle facciate degli edifici.Nella Manovra Finanziaria 2020 (legge 27 dicembre 2019, n. 160, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 304 del 30 dicembre 2019) non c’è solo questa importante novità.Accanto al super bonus, infatti, sono state confermate tutte le altre agevolazioni per chi effettua interventi sulla casa con aliquote maggiorate ancora per tutto il 2020.Non manca anche il bonus mobili per i lavori effettuati nel 2019 e nel 2020.Nell’eBook sono illustrate tutte le novità e le regole da seguire per ottenere e richiedere le nuove agevolazioni. Oltre all’analisi di tutti i bonus fiscali sono analizzati e spiegate le regole per la ripartizione delle agevolazioni in caso di più aventi diritto, istruzioni per il pagamento e per la documentazione da produrre e conservare, oltre alla normativa di riferimento.Lisa De SimoneEsperta in materia legislativa, si occupa di disposizioni normative e di giurisprudenza di interesse per il cittadino. Collabora da anni con Maggioli Editore, curando alcune rubriche on line di informazione quotidiana con particolare attenzione alle sentenze della Corte di Cassazione in materia condominiale e fiscale.
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Materiali isolanti di origine naturale
Negli ultimi anni sono stati immessi sul mercato vari materiali isolanti di origine naturale, nel senso che la materia base del prodotto è, tramite opportuno processo fisico-chimico, ricavata da prodotti naturali. Appoggiandosi alla classificazione riportata in [8] possiamo individuare le seguenti classi di materiali.
Isolanti naturali di origine vegetale
- Fibra di legno, legno mineralizzata e sughero
- Fibra di cellulosa
- Fibra di kenaf
- Fibra di canapa
- Fibra di cocco
- Fibra di lino
- Fibra di mais
- Fibra di juta
Isolanti naturali di origine minerale
- Fibra di vetro
- Fibra di roccia
Struttura cellulare:
- Pomice naturale
- Argilla espansa
- Perlite espansa
- Vermiculite espansa
- Vetro granulare espanso
- Calce-cemento cellulare
- Vetro cellulare
Sono presenti in commercio anche prodotti di origine animale (fibre in lana di pecora).
Gli additivi sono particolari sostanze che, aggiunte in quantità contenute, aumentano le prestazioni del prodotto, a seguito delle specifi che doti di: antigelività, per abbassare il punto di congelamento dell’acqua; impermeabilizzazione, per inibire l’assorbimento di acqua; variazione di presa, per rallentare o aumentare la presa del legante; plastificazione, per migliorare la lavorabilità degli intonaci; espansione, per le malte idonee al ripristino del cemento armato, creano durante la presa una moderata espansione, compensando il ritiro plastico ed evitando la formazione di eventuali cavillature tra il vecchio e il nuovo supporto.
Le aggiunte sono materiali organici che possono fornire particolari doti alle malte e si presentano sotto forma di inerti leggeri, per la coibentazione termica e acustica; fibre, per limitare le microcavillature superficiali; pozzolane, per migliorare il valore di idraulicità; pigmenti colorati (ossidi metallici). Possono altresì essere effettuate ulteriori aggiunte di collanti in polvere quali resine acriliche e/o viniliche, per migliorare la capacità di adesione e l’elasticità.
Materiali isolanti di sintesi
Intendiamo per materie di sintesi quelle ottenute con prodotti generati a partire da materie realizzate in base a specifiche reazioni chimiche. Tra questi annoveriamo:
- prodotti a base di polisterene (EPS ed XPS);
- prodotti a base di poliuretano.
Si tratta di prodotti di corrente ed ampio utilizzo per cui si rimanda senz’altro ai cataloghi delle ditte produttrici. La tabella seguente riporta un confronto tra i vari prodotti presenti sul mercato in termini di parametri significativi, dedotti come medie delle varie schede dei produttori.
Le prestazioni termiche dei materiali naturali, a parità di spessore, si attestano a circa il 30% in più in termini di conducibilità termica (salvo prodotti ad alta densità).
Il contenuto di questo articolo è estratto da:
Progettare e riqualificare per l’efficienza energetica
Nuova edizione, aggiornata ai d.m. 26 giugno 2015, di questo Manuale pratico sulI’efficientamento energetico del costruito e della progettazione degli Edifici a Energia Quasi Zero Nella prima parte del testo la materia è inquadrata da un punto di vista teorico e normativo. Particolare attenzione è posta nell’introdurre il concetto di Edificio a Energia Quasi Zero, nella descrizione degli incentivi fiscali attualmente in vigore, nel chiarimento delle differenze tra ACE e APE e nell’esposizione delle procedure di calcolo e valutazione del LCA e delle emissioni di CO2. Il volume analizza in maniera particolare le nuove disposizioni e i requisiti minimi in materia di prestazione energetica degli edifici emanate attraverso i nuovi Decreti Ministeriali 26/06/2015. Vengono inoltre esplicitate le nuove procedure legate alla redazione del nuovo format per l’APE a far data dal 01 Ottobre 2015. Sono descritti e spiegati, con esempi di buone pratiche, gli elementi fondamentali per la progettazione e l’efficientamento energetico di un edificio (involucro edilizio, impianti e materiali) e viene fornito un quadro riassuntivo dei costi attuali correlati a voci di capitolato specifiche.La terza parte del libro, pratico-operativa, consiste in una raccolta di casi che mostrano come intervenire in caso di nuove costruzioni di Edifici a Energia Quasi Zero e di riqualificazione di costruzioni esistenti. Nel Cd-Rom allegato sono raccolti la normativa di riferimento e la prassi, le schede materiali e il foglio di calcolo per la trasmittanza
F. Russo, G. Messina, J. Gorgone | 2015 Maggioli Editore
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