Coperture in policarbonato compatto: una scelta tecnica di valore

Dalla capacità di trasmettere luce naturale alla resistenza agli urti e agli agenti atmosferici: il policarbonato compatto si conferma una soluzione tecnica affidabile, flessibile e durevole per coperture civili, industriali e architettoniche.

Nel contesto della progettazione edilizia contemporanea, le coperture non sono più considerate semplici elementi di protezione, ma componenti fondamentali per l’efficienza, la sostenibilità e la durabilità dell’edificio.

In questo scenario, il policarbonato compatto si è affermato come una soluzione tecnica evoluta, grazie alla sua combinazione di trasparenza, resistenza meccanica e flessibilità progettuale, qualità che lo rendono una scelta sempre più diffusa tra tecnici e progettisti in ambito civile, industriale e infrastrutturale.

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FORMATO EBOOK

Gli interventi edilizi per opere precarie e gli arredi da esterni

Utilizzare al meglio gli spazi esterni è una legittima aspirazione di ogni proprietario e, normalmente, ciò avviene tramite l’installazione di strutture leggere idonee allo scopo: pergolati, tettoie, gazebo ed altri elementi di arredo. Ma quanti si domandano, prima di procedere, se sia necessario o meno premunirsi di un idoneo titolo abilitativo? La presente guida, aggiornata con le ultime novità normative (da ultimo la Legge n. 105/2024, c.d. SALVA CASA) e giurisprudenziali, si pone lo scopo di fornire la definizione delle diverse tipologie di installazioni possibili negli spazi esterni e di individuare il relativo titolo edilizio necessario alla luce della giurisprudenza più recente e del dato normativo: solo così, infatti, sarà possibile evitare errori e conseguenti sanzioni. Lo stile agile e veloce, l’utilizzo di un linguaggio chiaro, unitamente alle immagini e alla rassegna della casistica più interessante rappresentano le caratteristiche del presente volume, utile per professionisti e operatori del diritto, oltreché per tutti coloro che hanno la legittima aspirazione di migliorare i propri spazi esterni. La presente edizione contiene anche una trattazione degli interventi in regime di edilizia libera nelle regioni italiane a statuto ordinario e in quelle a statuto speciale, ivi comprese le Province Autonome di Trento e Bolzano. Mario Petrulli,Avvocato, esperto in edilizia, urbanistica e diritto degli enti locali; collabora con siti giuridici (tra i quali www.ediliziaurbanistica.it) e società di consulenza; è coautore, insieme ad Antonella Mafrica, di pubblicazioni per Maggioli Editore. Titolare dello Studio legale Petrulli (www.studiolegalepetrulli.it)

 

Mario Petrulli | Maggioli Editore 2024

Più luce, meno compromessi

Una delle richieste più ricorrenti nei progetti contemporanei è l’apporto di luce naturale, senza compromettere sicurezza, isolamento e prestazioni. Il policarbonato compatto risponde abilmente con una trasparenza che può superare l’85% e una resistenza agli urti che lo rende fino a 250 volte più robusto del vetro.

Questo permette di pensare coperture trasparenti anche in contesti dove tradizionalmente si sarebbe scelto un materiale opaco, per timore di rotture, infiltrazioni o degrado nel tempo. Dalle tettoie industriali ai camminamenti coperti, dalle pensiline pubbliche alle serre tecniche, il materiale garantisce una luminosità controllata e duratura, riducendo al contempo il carico strutturale complessivo.

Affidabilità nel tempo

Più che una caratteristica, la resistenza nel tempo è un requisito implicito nei materiali da costruzione, e il policarbonato compatto ha dimostrato di saper rispondere con continuità anche in ambienti difficili: resiste a temperature estreme (da -40°C a +120°C), sopporta eventi atmosferici violenti come grandinate o raffiche di vento, e mantiene inalterate le sue prestazioni grazie ai trattamenti UV che ne proteggono la superficie.

Ma non solo: il materiale si comporta bene anche in presenza di sostanze chimiche o detergenti aggressivi, rendendolo idoneo per applicazioni in ambito agricolo, logistico o industriale.

La sua bassa necessità di manutenzione, infine, lo rende una scelta razionale anche dal punto di vista economico.

Il materiale per l’architettura leggera

Il successo del policarbonato compatto non si misura solo in prestazioni, ma anche nella flessibilità applicativa che offre ai progettisti. Le lastre possono infatti essere piegate a freddo, sagomate, curvate o termoformate, dando forma a coperture continue, leggere e adattabili anche a geometrie complesse.

In molti interventi di rigenerazione urbana, ad esempio, viene scelto proprio per la sua capacità di adattarsi a strutture esistenti senza appesantirle. Ma anche in contesti nuovi – scuole, impianti sportivi, padiglioni fieristici – consente di realizzare soluzioni luminose, performanti e coerenti con l’estetica contemporanea.

Coperture in policarbonato compatto: una scelta tecnica di valore Coperture policarbonato compatto

Una fornitura tecnica per i professionisti

In conclusione, utilizzare il policarbonato compatto significa ripensare il ruolo della copertura come elemento attivo del progetto, capace di incidere sulla qualità dello spazio e sulle prestazioni complessive dell’edificio. Significa introdurre trasparenza dove prima c’era chiusura, leggerezza dove prima serviva massa, possibilità espressive dove prima c’erano limiti tecnici.
 
Per chi cerca lastre in policarbonato compatto professionali, certificate e con supporto tecnico dedicato, il portale ilpolicarbonato.it propone una gamma completa di soluzioni, pensate per rispondere alle esigenze reali dei cantieri contemporanei.

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Progettare e costruire case green

Questo testo tecnico, aggiornato alla recente Direttiva EPBD (c.d. Case Green), fornisce informazioni su come si progetta e si costruisce una casa green, dalle fondazioni al tetto. L’opera è strutturata in capitoli, che fanno riferimento alle singole parti componenti costruttive dell’edificio, come le fondazioni, le pareti, il tetto, i solai, ecc.Gli elementi costruttivi e i materiali sono analizzati distinguendo le loro componenti bioedii e sostenibili, considerando che i due termini non sono sinonimi dello stesso concetto. Rappresenta il più recente e completo tentativo di sistematizzazione delle conoscenze, delle tecniche e dei materiali rappresentativi di un approccio “green” all’edilizia.Ma la bioedilizia non è semplicemente “l’arte del costruire secondo natura”. Come evidenzia l’Autore: La casa green, come ogni altra forma costruttiva, è basata su mediazioni, ovvero sull’accettazione anche di quei materiali e quelle tecnologie non propriamente derivati dalla natura, ma che costituiscono una conditio sine qua non, perché non hanno una valida alternativa “naturale” e quindi sono indispensabili al raggiungimento di uno scopo preciso.Operare green o in bioedilizia non vuol dire quindi rifiutare ed escludere a priori i materiali di sintesi, ad esempio, ma, al contrario, ottimizzarne l’uso.L’opera, quindi, per la sua completezza, il rigore scientifico e la trattazione mai astratta, guida il lettore in un appassionante percorso tecnico ed etico per imparare a progettare e costruire case sostenibili, green ed ecologiche.Roberto Sacchiarchitetto libero professionista, titolare dello studio Cultura&Ambiente, consulente CasaClima ed esperto in ecologia dell’architettura, con esperienza ultratrentennale nello studio dei materiali e degli isolanti in edilizia. Co-fondatore dell’INDEP (Istituto Nazionale di Diagnostica e Patologia Edilizia), dal 2005 svolge attività di docenza al Master Polis Maker del Politecnico di Milano.

 

Roberto Sacchi | Maggioli Editore 2024

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