ITS, la scelta giusta per trovare lavoro o cambiarlo. Focus edilizia green

La soluzione alla disoccupazione esiste e si chiama ITS (Istituti Tecnici Superiori). Più dell’80% di chi li frequenta trova subito lavoro, e spesso servono a lavoratori in cerca di nuove occupazioni o competenze. Ma come funzionano questi corsi, quanto costano e dove si svolgono?

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Il problema fondamentale è la mancanza di informazione. In Italia pochissime persone conoscono la portata e l’importanza degli ITS, gli Istituti Tecnici Superiori (ndr anche noi in redazione abbiamo dovuto studiare prima di pubblicare questo articolo, i cui dati principali sono tratti da uno speciale del Sole 24 Ore e da un monitoraggio 2019 di Miur-Indire).

Come noi famiglie, lavoratori in cerca di nuove qualifiche, ragazzi, laureati (per lo più ingegneri e architetti che tornano sui banchi per specializzarsi nei nuovi settori della bioedilizia) non conoscono a sufficienza questo tipo di formazione.

Ma come funzionano questi corsi? Dove si frequentano e quanto costano? Servono davvero a specializzarsi per i nuovi trend richiesti dal mercato del lavoro? Vediamo tutti i dettagli.

ITS, Istituti Tecnici Superiori: ecco la nuova frontiera del lavoro

Meglio non laurearsi? Assolutamente no, non è questo il tema. Le ultime stime affermano che il 35% dei posti di lavoro nell’Unione europea richiederà qualifiche elevate, ed essere dunque in possesso di un diploma di istruzione terziaria o equivalente farà la differenza.

ITS, la scelta giusta per trovare lavoro o cambiarlo. Focus edilizia green tabella
Fonte: guida ITS, Il Sole 24 Ore

Al momento gli ITS sono l’unico canale terziario alternativo all’università e di fatto l’80% dei diplomati, a un anno dal titolo, ha un impiego.

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Il successo è evidente e dovuto principalmente al fatto che questi Istituti si allineano al reale bisogno del mercato del lavoro e delle aziende (che secondo i dati attuali richiedono 469.000 posti da tecnico, di cui più di 1/3 rimane senza candidatura).

Altro dato non trascurabile, specie per chi è già laureato e vuole semplicemente ampliare le proprie competenze per poter svolgere più e nuove mansioni (pensiamo al solo settore delle certificazioni energetiche): si impara direttamente un “mestiere”.

Dopo l’ITS ci si può iscrivere all’università?

Sì, data la possibilità di aggiungere al biennio svolto in un Istituto un terzo anno in università, rendendo questo tipo di percorso assimilabile a un “2+1” e quindi una laurea triennale.

I crediti conseguiti nei primi due anni sono riconosciuti dalle università e il loro il numero dipende dal tipo di percorso scelto dallo studente.

Bioedilizia e risparmio energetico: come specializzarsi?

Per chi già possiede una laurea di ingegneria o architettura, una possibile specializzazione potrebbe essere legata ai settori che sembra traineranno nel prossimo futuro il comparto edile: la bioedilizia e la new entry cosiddetta “agrilizia”.

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Ovvero? In pratica tutto ciò che riguarda la realizzazione e della gestione di manufatti edilizi valutandone l’impatto ambientale, la salubrità e l’efficienza energetica, oppure  la pianificazione e gestione del processo edilizio a basso impatto ambientale nelle sue diverse fasi e nella logica della sostenibilità e della tutela dell’ambiente.

I corsi proposti e le nuove figure professionali, sono ad esempio:
– il Building manager (tecnici per il risparmio energetico nell’edilizia sostenibile);
– l’Energy manager 4.0 e Nanotech manager (tecnici per la gestione e la verifica di sistemi energetici);
– il Marketing manager (tecnici per la comunicazione e il marketing nel settore legno e arredo);
– il Construction manager (tecnico per il risparmio energetico nell’edilizia sostenibile e nel cantiere).

Non è nemmeno trascurabile per questi professionisti puntare sulle prospettive offeerte dalla mobilità sostenibile, dati gli agganci col mondo della “bicicletta”, che in termini di bandi per la progettazione di piste ciclabili, fatturato e introiti derivanti dal turismo “green” ecc., sta riscuotendo notevole successo.

Quanto dura un corso ITS e quanto costa?

I corsi durano in genere due anni con circa 1800/2000 ore di formazione. Il costo è variabile e si aggira in media tra i 600 e gli 800 euro all’anno (con molte offerte di borse di studiio al merito).

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Dove si possono frequentare gli ITS?

Sono 104 gli ITS sul territorio correlati a 6 aree tecnologiche:
Efficienza energetica (16);
Mobilità sostenibile (18);
– Nuove tecnologie della vita (7);
– Nuove tecnologie per il Made in Italy (41);
– Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo (12);
– Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (10).

Per maggiori informazioni sulle sedi e i corsi specifici, consulta la pagina www.indire.it e scarica qui l’elenco completo dei siti ITS per regione e area tecnologica.

Puoi approfondire con

APE ATTESTATO DI PRESTAZIONE ENERGETICA

Il presente  manuale  fornisce  tutte  le  informazioni  utili  al  certificatore  energetico al fine di redigere un completo e corretto Attestato di Prestazione Energetica (APE)   ed è aggiornato ai d.m. 26 giugno 2015  e alle norme UNI/TS 11300:2016  (parti 4-6)    e UNI 10349:2016. L’opera analizza in maniera dettagliata tutte le fasi della certificazione energetica, da quella di pre-sopralluogo all’invio del certificato agli uffici regionali/provinciali compe- tenti, passando per un’attenta disamina di tutte le informazioni necessarie da reperire per imputare correttamente i dati all’interno del software di certificazione. Il manuale, inoltre, offre un’analisi completa della normativa, con citazioni di norme tecniche, leggi e FAQ in vigore, al fine di facilitare eventuali approfondimenti del lettore. La spiegazione delle varie azioni, che il certificatore deve intraprendere per portare a termine l’incarico, permette quindi di acquisire un valido metodo per produrre un per- fetto Attestato di Prestazione Energetica. Vengono trattati anche gli obblighi in capo al professionista, le responsabilità e le relative sanzioni. L’opera si completa con una pratica check-list che il certificatore energetico può utiliz- zare per garantire uno svolgimento efficace della propria attività, evitando il rischio di non segnalare dati  importanti.   Sebastiano Ciciriello,Ingegnere laureato presso il Politecnico di Bari in Ingegneria Edile-Architettura. Cofondatore dello studio associato di ingegneria “Diagnostica Monitoraggio e Progettazione” (www.asso- ciatidmp.it).Si occupa di tutti i temi legati alla diagnostica e monitoraggio energetico-strutturale degli edifici, al fine di realizzare interventi edilizi basati su modelli matematici ad alta efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Consulente tecnico presso il tribunale di Trani, si occupa anche di prevenzione incendi ed è certificato ai sensi della ISO 9712  quale operatore termografico di 2°  Livello.

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Redazione Tecnica

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