Mercoledì 14 aprile 2021 le commissioni riunite Giustizia e Cultura della Camera hanno iniziato l’esame del disegno di legge che prevede la trasformazione di alcuni titoli di laurea in lauree abilitanti, tra cui quello per le professioni di pianificatore, paesaggista e conservatore. Il ddl è stato assegnato alle Commissioni della Camera lo scorso novembre, ma solo ora inizia l’iter parlamentare che potrebbe portarlo a diventare legge a tutti gli effetti.
Sono ormai anni che si parla dell’ipotesi di introdurre le lauree abilitanti per numerose professioni (tra cui quelle di architetto e ingegnere), ma solo l’anno scorso, in seguito all’emergenza Covid-19, la cosa ha iniziato a concretizzarsi: la pandemia ha infatti richiesto l’immediato reclutamento di figure professionali da mettere in servizio presso il sistema sanitario (e alla fine il Decreto Cura Italia ha introdotto la laurea abilitante in Medicina, che ha permesso l’immissione rapida di migliaia di medici), e in generale ha portato a una maggiore consapevolezza sui tempi di abilitazione troppo lunghi per rispondere all’offerta e alle necessità del mercato del lavoro.
Ddl Lauree abilitanti, cosa prevede
Il disegno di legge in esame andrebbe quindi ad ampliare il numero di lauree abilitanti, che riguarderebbero le professioni di odontoiatra, farmacista, veterinario e psicologo (Lauree magistrali abilitanti); geometra, agrotecnico, perito agrario e perito industriale (Lauree professionalizzanti abilitanti); tecnologo alimentare, dottore agronomo e dottore forestale, assistente sociale, attuario, biologo, chimico e geologo, e, appunto, pianificatore, paesaggista e conservatore.
>> Leggi e scarica qui il testo del ddl Lauree abilitanti <<
Questi ultimi titoli universitari, si legge nel ddl “possono essere resi abilitanti, su richiesta dei consigli dei competenti ordini o collegi professionali o delle relative federazioni nazionali, con uno o più regolamenti da emanare ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro vigilante sull’ordine o sul collegio professionale competente”.
Il ddl prevede che l’esame di laurea sia preceduto da un tirocinio obbligatorio, di tipo “pratico-valutativo”, e integrato con una prova pratica, al fine di accertare che il futuro professionista sia in possesso di adeguate conoscenze e abilità tecniche. Grazie alla costituzione di una commissione giudicatrice ad hoc, integrata da professionisti di comprovata esperienza designati dagli ordini o dai collegi professionali o dalle relative federazioni nazionali, e al superamento della prova pratica, la discussione della tesi di laurea avrà quindi lo stesso valore dell’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione.
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Nel caso il ddl diventasse legge occorrerebbe comunque che i ministeri dell’Università e della Giustizia disciplinassero nuovamente le classi di laurea interessate al cambiamento, e le università dovrebbero conseguentemente adeguare i regolamenti didattici di ateneo. Si tratta quindi di un cambiamento di certo non immediato. Intanto attendiamo sviluppi sull’iter parlamentare del disegno di legge.
Per chi invece sta preparando l’Esame di Stato…
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Immagine: iStock/Jomkwan
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