La professione di Geometra è ancora di moda? Si sono posti questa domanda i vertici del Collegio dei Geometri e dei Geometri laureati della Provincia di Bologna, analizzando il trend delle iscrizioni dei ragazzi provenienti dalle scuole medie inferiori al percorso di studio ex ITG e oggi CAT (Costruzioni, Ambiente e Territorio) e una percezione del “valore” e del ruolo del Geometra che negli anni si è un po’ offuscata. “Impressione errata”, tiene a precisare Stefano Dainesi, presidente dei Geometri del territorio bolognese, “poiché se in questi anni di crisi il settore dell’edilizia è stato il più martoriato, è vero anche il fatto che la nostra professione è stata in grado di fronteggiare meglio di altre la difficile congiuntura economica, grazie alla versatilità e all’ampio ventaglio di competenze che la categoria acquisisce durante il percorso di studi e la successiva pratica sul campo”.
Ma come convincere i ragazzi che frequentano il CAT a continuare sulla strada della professione? Una risposta concreta a questo problema è arrivata proprio dal Collegio della Provincia di Bologna che ha avviato in collaborazione con gli istituti tecnici della zona il progetto GeoLab, già attivato quest’anno e che ha dato ottimi riscontri.
“Molti giovani al termine del loro percorso di scuola superiore si iscrivono all’Università senza essere del tutto consapevoli della strada da seguire con il rischio di «perdersi», senza concludere l’iter accademico e disperdendo tempo ed energie”, osserva Stefano Batisti, consigliere del collegio di Bologna e tra i promotori di Geolab. “Il nodo principale da sciogliere è quello di «approfondire» in senso professionale le materie già oggetto di studio nei CAT e «potenziare» quelle che la Riforma Gelmini ha tolto o ha ridimensionato rispetto al passato, come lo studio del diritto”, continua Batisti.
Il progetto GeoLab
Partito sperimentalmente nell’anno scolastico 2014-2015 con il coinvolgimento degli studenti dell’ultimo anno dell’istituto tecnico del capoluogo emiliano, GeoLab si è confermato quest’anno sviluppandosi su un programma distribuito sul triennio del CAT.
Ma in sostanza di cosa si tratta? A rispondere è Valentina Tinti, geometra coinvolta nelle docenze di GeoLab. “Più corretto è parlare di co-docenza”, precisa la professionista, “poiché GeoLab quest’anno è stato organizzato in incontri pomeridiani settimanali da 2 ore e mezzo ciascuno, durante i quali i ragazzi affrontano e approfondiscono i temi qualificanti della professione di Geometra negli ambiti operativi tradizionali (Costruzioni, Topografia, Estimo e Diritto) con l’aiuto di un docente dell’istituto e un professionista iscritto al collegio per offrire un’esperienza realmente “immersiva” e coinvolgente del mondo del lavoro. Il «mestiere del Geometra», appunto.
Ogni anno GeoLab propone 30 ore di “potenziamento” per ogni classe del triennio, per cui al termine del corso di studi i partecipanti avranno usufruito di 90 ore di apprendimento di alto livello, durante i quali vengono evidenziati e valorizzati i collegamenti tra la teoria e la pratica professionale.
“Vale la pena di aggiungere”, osserva il presidente Dainesi, “che questa formazione rientra a pieno titolo anche nell’alternanza «Scuola-Lavoro» prevista dalla Buona Scuola”. E il gradimento di GeoLab da parte dei ragazzi è stato elevato, anche solo esaminando il numero delle adesioni che è stato via via maggiore dalla classe V alla III, i cui corsi GeoLab sono partiti da poco.
Non ci resta che proporvi il video di presentazione di GeoLab realizzato durante il primo incontro con gli studenti del CAT dell’Istituto Crescenzi-Pacinotti della città di Bologna.
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