La Legge di Stabilità metterà a disposizione dei Comuni italiani un totale di 33 milioni di euro da utilizzare per la costruzione di ciclovie turistiche e infrastrutture per la ciclabilità cittadina: lo stanziamento verrà ripartito nell’arco dei prossimi tre anni, con 5 milioni di Euro per l’anno 2016, 13 milioni di Euro per il 2017 e 15 milioni stanziati per il 2018.
Si tratta quindi di un provvedimento che apre molte strade ad un riammodernamento in chiave ecologica della viabilità cittadina.
Come utilizzare questi fondi per interventi concreti e duraturi? Come investire in una ciclabilità cittadina a lungo termine?
I problemi delle piste ciclabili
Uno dei principali problemi delle piste ciclabili sono le barriere. Lo scopo delle barriere è delimitare le corsie dedicate ai ciclisti, proteggendone l’incolumità. Tuttavia, girando in bicicletta è facile imbattersi in segmenti di barriere mancanti, come anche in pali spezzati o corrosi dall’umidità.
Le barriere in legno per piste ciclabili, anche se sottoposte ad una manutenzione regolare, garantiscono infatti una durata massima di circa quattro anni: sotto l’effetto di ghiaccio, pioggia e raggi del sole cominciano a rovinarsi, creando bordi taglienti e scheggiati pericolosi per i ciclisti.
CortenSafe: una mobilità VERAMENTE sostenibile
Una soluzione al problema arriva dall’azienda Cracco srl: il brevetto CortenSafe permette la realizzazione di staccionate e protezioni per piste ciclabili in acciaio Corten. Come dice il nome (“CORrosion resistance” e “TENsile strength”), sono almeno due le caratteristiche che rendono questo materiale ideale per la costruzione di strutture in ambienti esterni:
l resistenza allo snervamento maggiore di quella dei normali acciai strutturali al carbonio: utilizzando il Corten è possibile apportare notevoli riduzioni dello spessore e del peso, a fronte di una riduzione del materiale impiegato;
l elevata resistenza alla corrosione elettrochimica: quando esposto agli agenti atmosferici, l’acciaio Corten produce spontaneamente una patina superficiale passivante che impedisce la corrosione e il deperimento del materiale.
CortenSafe: tutti i vantaggi del nuovo brevetto
Il sistema CortenSafe consente di costruire barriere resistenti per piste ciclabili facili da installare, resistenti e durature. La patina passivante del Corten protegge l’intera struttura dagli effetti nocivi degli agenti atmosferici, garantendo una durata maggiore a fronte di costi di manutenzione contenuti.
Inoltre, i tecnici di Cracco srl mettono a disposizione la propria competenza per adattare il sistema CortenSafe alle specifiche necessità dei Comuni, provvedendo in prima persona alla posa in opera delle barriere o assistendo i tecnici comunali nel caso la posa in opera venga eseguita in autonomia.
La strada per lo sviluppo di una mobilità cittadina ecologica e sostenibile inizia con un riammodernamento delle infrastrutture. I fondi stanziati dalla Legge di Stabilità sono di certo una buona occasione, a patto che vengano usati per interventi a lungo termine: per i Comuni, le barriere per piste ciclabili CortenSafe costituiscono quindi un opportunità di distinguersi per lungimiranza, modernità e oculatezza negli investimenti.
Per maggiori informazioni su CortenSafe, rimandiamo al sito ufficiale www.cortensafe.it.
Horizon 2020
La ricerca e l’innovazione sono le nuove strategie adottate dall’Unione Europea con lo scopo di rafforzare la sua competitività, creare posti di lavoro e favorire il giusto clima per lo sviluppo di nuove idee e scienze. Spesso è proprio dagli investimenti nella ricerca che nascono le innovazioni e le conquiste tecnologiche, le quali daranno vita a nuove industrie e all’espansione dei mercati. Nonostante la crisi attuale, Horizon 2020 assicurerà la competitività sul piano del know-how della Comunità Europea. La prima parte di questo documento ha lo scopo di portare a conoscenza il nuovo Programma Quadro Europeo analizzando le principali finalità, le azioni di ricerca e i beneficiari che possono partecipare ai finanziamenti.Nella seconda sezione del presente elaborato sono illustrate le modalità di presentazione d’idee innovative, d’idee d’avanguardia e le procedure di partecipazione ai bandi. Nell’ultima parte del secondo capitolo, infine, si descrivono i criteri con i quali costituire e ricercare un partenariato atto a garantire la collaborazione scientifica e il requisito di “transnazionalità” all’interno dei progetti.La terza parte tratta tutti gli aspetti che si riferiscono alla fase di presentazione della proposta informando il lettore a proposito dei principali passaggi da adottare per partecipare con la propria idea d’innovazione (sottoposto a controllo di ammissibilità prima di essere valutato) e di creare un archivio dati nel quale inserire i propri stati di avanzamento.
Melania Braghin, Cristiano Collesi, Giorgia Mancinelli, Domenico Pepe | 2015 Maggioli Editore
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