Anche i dipendenti degli studi professionali, e non solo quelli di aziende private come stabilito in origine, potranno beneficiare del bonus benzina (o bonus carburante) di massimo 200 euro previsto dall’articolo 2 del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, recante “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina (convertito dalla legge 51/2022).
La versione finale della norma, grazie a un emendamento approvato in Commissione Finanze e Industria al Senato, prevede infatti che il bonus possa essere erogato da tutti i “datori di lavoro privati”, compresi dunque quelli degli studi professionali. La platea dei possibili beneficiari è stata quindi ampliata, ma restano comunque esclusi i collaboratori esterni, i soci e gli stagisti, ad esempio.
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Anche i professionisti potranno quindi concedere ai propri dipendenti il bonus carburante di massimo 200 euro, sotto forma di buoni benzina o analoghi titoli, in una soluzione unica o in più tranche, entro il 31 dicembre 2022. La concessione ovviamente non è obbligatoria, quindi ogni datore di lavoro è libero di decidere se erogare o meno il bonus benzina e il suo importo (fino a 200 euro).
Le caratteristiche di questa misura la rendono vantaggiosa sia per il datore di lavoro sia per il dipendente: per il professionista andrà infatti a rappresentare un costo netto, mentre per il dipendente l’importo del bonus non andrà a concorrere alla formazione del reddito (come da art. 51, comma 3, del Tuir).
Ricordiamo infatti che questo incentivo è autonomo rispetto al tetto generale di non imponibilità dei benefit di 258,23 euro annui.
Bonus carburante 200 euro, come erogarlo
Il professionista datore di lavoro che voglia erogare questo bonus ai propri dipendenti dovrà acquistare i buoni (o titoli analoghi, la norma non prevede che venga corrisposto il valore monetario) presso una compagnia petrolifera, per poi consegnarli – entro il 31 dicembre 2022 – ai propri dipendenti.
Il bonus può anche confluire all’interno delle piattaforme di welfare già esistenti, allargando così il perimetro dei vantaggi fruibili dal lavoratore.
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L’altro bonus da 200 euro
I dipendenti degli studi professionali hanno diritto anche al bonus una tantum da 200 euro previsto dal decreto Aiuti per contrastare le difficoltà legate al caro prezzi di questo periodo (per i professionisti autonomi invece non sono ancora chiare le modalità e le tempistiche e si è ancora in attesa di un decreto attuativo, ne abbiamo parlato nell’articolo Bonus 200 euro anche per Autonomi, cosa sappiamo finora).
La misura è riconosciuta ai dipendenti che hanno beneficiato per almeno un mese dello sconto contributivo dello 0,8% da gennaio ad aprile previsto dalla legge di Bilancio 2022 (che spetta a fronte di una retribuzione imponibile mensile entro 2.692 euro) e che dichiarano al datore di lavoro di non ricevere pensione né reddito di cittadinanza.
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