La Valutazione dell’Impatto Ambientale (VIA) e la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) sono strumenti molto efficaci di prevenzione e protezione ambientale. L’applicazione delle corrette procedure di valutazione consentono uno sviluppo edilizio e strutturale ottimizzato e sostenibile.
Con questo strumento teorico-tecnico, viene vagliata l’incisione dell’edilizia sul benessere: dell’uomo, della fauna e della flora, del suolo, dell’acqua, del clima e del paesaggio, dei beni materiali e del patrimonio culturale.
La Valutazione dell’Impatto Ambientale (VIA) nasce per volontà della Comunità Europea che con la Direttiva 337/85 stabilisce la normativa e la procedura per valutare se, ed in che modo, una costruzione edile abbia un impatto negativo sull’ambiente. Nel 2006, l’Italia approva il Decreto legislativo 152, che fornisce le linee guida su come calcolare l’incidenza dell’edilizia in termini di salute umana ed ambientale. Il 21 luglio 2017 è entrato in vigore il D.lgs. 104/2017
La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) studia l’impatto dell’edilizia sul territorio con maggiore precisione, scendendo nel dettaglio di situazioni più complesse per cui si necessita di una valutazione avanzata. Viene prevista anch’essa per la prima volta in ambito europeo, con la Direttiva 2001/42/CE, poi recepita in Italia, sempre nel 2006, con lo stesso Dlgs n°152 valido per la Via.
Si comprende quindi l’importanza di questi strumenti, ideati e messi a disposizione dalla Legge, per mettere in atto azioni significative per la protezione e la prevenzione dell’ambiente dalla corrosione operata dal settore edile.
Chi fa la VIA e quali requisiti deve avere
Ma quale figura si occupa di analizzare i rischi per l’ambiente e redigere l’elaborato tecnico? A chi affidarsi? E quali requisiti deve avere per essere in regola?
La redazione degli elaborati tecnici spetta ad una figura professionale specializzata, debitamente formata su: normative, iter procedurale, analisi delle componenti progettuali, ambientali e materiali, nonché su tutti gli elementi indispensabili alla stesura dello Studio di Impatto Ambientale. In fase strategica, il tecnico esperto si occupa di redigere i Rapporti Ambientali previsti dalla normativa, inclusa la verifica di assoggettabilità, la valutazione dei piani e dei programmi ed i relativi adempimenti.
Si tratta quindi di un consulente tecnico specializzato, che deve certificare le sue competenze tramite corsi professionalizzanti in valutazione ambientale, siano essi dedicati alla VIA, alla VAS o ad entrambe.
Cosa prevede la procedura
Secondo la normativa vigente, fondamentalmente le fasi che conducono dalla stesura dell’elaborato tecnico all’approvazione del progetto, sono le seguenti:
- Verifica di assoggettabilità o screening: fase preliminare e propedeutica per definire se occorre svolgere lo scoping;
- Studio di impatto ambientale o scoping: in cui si definiscono i contenuti dell’analisi, in base a indicatori ambientali, ricostruzioni grafiche, carte e mappe tematiche che fanno da supporto alla valutazione dell’impatto ambientale ed alla definizione della compatibilità del progetto con l’ambiente circostante;
- Pubblicazione del progetto;
- Consultazioni ed esito;
- Fase decisionale e successiva comunicazione della decisione: l’autorità competente si pronuncia sul progetto e, laddove necessario, richiede adempimenti aggiuntivi;
- Monitoraggio ambientale: si verifica che le indicazioni prescritte nel progetto vengano attese e l’eventuale insorgenza di nuove condizioni.
Insieme alla bioedilizia ed alle nuove tecnologie per il risparmio energetico, la VIA e la VAS sono mezzi tecnico-scientifici molto utili per la tutela dell’ambiente e, di conseguenza, per il benessere dell’uomo, che ha il compito ed il dovere di applicare le soluzioni necessarie a vivere, e costruire, in maniera ecosostenibile.
– tempi più rapidi
– provvedimento unico
– più opere soggette
– nuova procedura anticipata sul progetto di fattibilità
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