Trasferimento immobile: vendita o successione. Ecco cosa accade al Superbonus

Le quote residue del Superbonus si trasferiscono agli eredi o agli acquirenti di un immobile, ma attenzione l’agevolazione si perde al secondo passaggio ereditario. Qui spieghiamo come funziona

Cosa accade al Superbonus in caso di trasferimento per atto tra vivi dell’unità immobiliare residenziale sulla quale sono stati realizzati gli interventi? In casi come questo l’acquirente o donatario può godere, a determinate condizioni, del Superbonus in relazione alle spese sostenute dal dante causa.

La questione viene analizzata nella guida riassuntiva delle Entrate “Tutti gli sconti della precompilata 2021”, tratta dalla circolare n. 7 del 25 giugno 2021.

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Vediamo nel dettaglio come vengono gestite le quote di detrazione non utilizzate in tutto o in parte dal cedente immobile e cosa accade alla maxi detrazione in caso di successione.

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Cosa accade al Superbonus in caso di vendita?

Le detrazioni, relative agli interventi trainanti o trainati di efficientamento energetico (art. 9 del d.m. 6 agosto 2020), non utilizzate in tutto o in parte dal cedente spettano all’acquirente persona fisica dell’unità immobiliare. Occorre però sottolineare, salvo diverso accordo tra le parti per i rimanenti periodi d’imposta.

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Stessa cosa accade per gli interventi antisismici rientranti nel Superbonus (comma 8 dell’art. 16-bis del TUIR). La detrazione non utilizzata in tutto o in parte è trasferita per i rimanenti periodi di imposta, in caso di vendita dell’unità immobiliare oggetto di interventi ma va sempre specificato salvo diverso accordo delle parti, all’acquirente persona fisica dell’unità immobiliare.

Nella Guida Tutti gli sconti della precompilata 2021, viene precisato che pur essendo stato usato dal legislatore il termine “vendita”, quanto detto sopra trovano applicazione in tutte le ipotesi in cui si ha una cessione dell’immobile e, quindi, anche in caso di donazione.

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Cosa accade al Superbonus in caso di successione?

Poi c’è il caso della successione. Con il decesso dell’avente diritto e relativa acquisizione dell’immobile per successione, le quote residue del Superbonus si trasferiscono agli eredi a determinate condizioni.

La fruizione del beneficio fiscale, in caso di interventi di efficientamento energetico (9 del d.m. 6 agosto 2020), si trasmette per intero esclusivamente all’erede che conservi la detenzione materiale e diretta del bene. Idem per gli interventi antisismici ammessi al Superbonus ai sensi del comma 8 dell’art.16-bis del TUIR.

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Attenzione però, l’agevolazione si perde al secondo passaggio ereditario, così come avviene in caso di vendita o donazione di immobili ristrutturati da parte di coloro che li hanno ricevuti mortis causa. A chiarirlo è l’Agenzia delle Entrate con la risposta n. 612 del 20 settembre 2021.

In caso di decesso dell’erede che ha acquisito le quote di detrazione non fruite dal de cuius, il quale ha sostenuto spese relative a interventi di recupero del patrimonio edilizio sull’immobile di sua proprietà, le quote residue non si trasferiscono al successivo erede. Questo vuol dire che un possibile erede non potrà beneficiare delle quote residue acquisite dalla moglie deceduta in seguito alla scomparsa del padre che aveva sostenuto le spese.

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A proposito di successione, ricordiamo che il tecnico legale è oggi un professionista tecnico che assume l’incarico di procedere alla redazione della denuncia di successione previo riconoscimento e stima della massa ereditaria, individuando anche gli eventuali beni in collazio­ne, come ad esempio immobili che siano stati oggetto di donazione durante la vita del defunto ad uno o più eredi. A supporto dell’attività professionale consigliamo il volume Il professionista tecnico nella successione e divisione ereditaria, di Massimo Moncelli e Davide Mongatti, edito da Maggioli Editore.

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Foto:iStock.com/simpson33

Redazione Tecnica

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