Il permesso di costruire può essere rilasciato anche a soggetti diversi dal proprietario ed aventi una relazione qualificata con l’immobile sul quale dovrà essere eseguito l’intervento edilizio: l’usufruttuario, l’enfiteuta, il locatario, il concessionario di un bene demaniale, l’usuario, il titolare di una concessione di occupazione di suolo pubblico, il comodatario, il trustee, e non soltanto.
A questo riguardo un interessante sentenza del TAR Lombardia, sez. II Milano, più precisamente la n. 2814 del 21 novembre 2014 ha definito gli interessanti confini disciplinari della legittimazione alla richiesta del permesso di costruire per quello che concerne la figura dell’usuario.
I giudici hanno ricordato che, ai sensi dell’art. 11, d.P.R. n. 380/2001, la proprietà del suolo non è condizione indispensabile per il conseguimento o il rilascio del permesso di costruire, essendo sufficiente che il richiedente abbia titolo per richiederlo. Sono pertanto legittimati a richiedere il permesso di costruire, i soggetti che hanno la disponibilità giuridica dell’area e la titolarità di un diritto reale o personale di godimento che dia facoltà di eseguire le opere oggetto del progetto.
Tale legittimazione è da ritenersi sussistente in capo al titolare di un diritto di “uso esclusivo con destinazione a giardino” su una determinata area per la realizzazione di opere di giardinaggio, recinzione e sistemazione esterna.
Per le ultime notizie in materia di permesso di costruire consulta l’articolo Sblocca Italia, ecco le novità sul Permesso di costruire.
Non bisogna infine dimenticare che l’esatta individuazione dei soggetti non proprietari legittimati alla richiesta del permesso di costruire è oggetto di un recente volume edito da Maggioli Editore e firmato da Antonella Mafrica e Mario Petrulli (ambedue esperti consulenti nell’ambito del diritto degli enti locali), intitolato Il permesso di costruire richiesto dal soggetto diverso dal proprietario. Il volume si configura alla stregua di un veloce vademecum utile ad affrontare oltre trenta casi più o meno frequenti nella prassi, mediante utili indicazioni operative alla luce della giurisprudenza più recente.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento