Testo Unico Costruzioni: le proposte strategiche presentate dagli Architetti

L’obiettivo è proporre una revisione del Testo Unico in risposta alle esigenze di sostenibilità, innovazione e semplificazione amministrativa. Ecco le proposte presentate attraverso il quadro strategico per il TUC dagli Ordini degli Architetti

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Il 23 febbraio 2024, l’Ordine degli Architetti di Torino e la Federazione Ordini Architetti Piemonte e Valle d’Aosta hanno tenuto un convegno a Torino, presso il Circolo dei Lettori, intitolato “Riforma del DPR 380/01 proposte strategiche per un nuovo testo unico delle costruzioni”.

Durante l’evento sono state discusse le proposte di riforma del Testo Unico dell’Edilizia DPR 380/2001, sottolineando la necessità di una legislazione aggiornata che promuova la rigenerazione urbana e la sostenibilità, evitando il consumo eccessivo di suolo. Si punta a un approccio organico che integri le normative urbanistiche, edilizie, ambientali e paesaggistiche in un unico quadro legislativo.

L’iniziativa è stata un punto di incontro tra professionisti del settore e politici piemontesi, per formulare proposte concrete e influenzare il processo di riforma. La Presidente dell’Ordine degli Architetti di Torino, Maria Cristina Milanese, sottolinea l’importanza di aggiornare le norme edilizie in risposta alle sfide contemporanee e l’evento è stata la giusta occasione di dialogo tra architetti e politici. L’obiettivo è proporre una revisione del Testo Unico che risponda alle esigenze di sostenibilità, innovazione e semplificazione amministrativa.

Vediamo meglio nel dettaglio quali sono i principi generali strategici del nuovo Testo Unico Costruzioni e i punti su cui intervenire per migliorare e semplificare la normativa, raccolti nel quadro strategico per il TUC dagli Ordini Degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti E Conservatori delle provincie italiane.

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Indice

Perché un quadro strategico per il TUC?

Per gli architetti è urgente rivedere il Testo Unico dell’Edilizia, che dopo varie modifiche frammentarie, necessita di una riforma per una gestione chiara e volta a obiettivi di sostenibilità e qualità nell’edilizia. Questo aggiornamento deve integrare in modo organico le normative urbanistiche, edilizie, ambientali e paesaggistiche, superando le attuali discrepanze. La proposta di un nuovo Testo Unico delle costruzioni rappresenta un passo essenziale verso una moderna codificazione che armonizzi le diverse disposizioni, rispondendo alle esigenze contemporanee di trasformazione e sostenibilità dell’ambiente costruito.

In riferimento a tali premesse gli Ordini firmatari hanno ritenuto doveroso elaborare, predisporre il quadro strategico per il TUC, sulla base della sintesi del lavoro svolto, in fase iniziale, di numerosi Ordini territoriali e metropolitani e relative Consulte e/o Federazioni Regionali, che hanno raccolto l’invito posto loro nelle Conferenze Nazionali degli Ordini (CNO) di marzo, maggio e luglio 2023.

Un documento condiviso tra professionisti, Commissione dei Lavori Pubblici e Ministero Beni Culturali

Professioni tecniche, sollecitate dal sistema ordinistico, hanno collaborato alla creazione di un documento condiviso per la revisione legislativa, utilizzando strumenti informatici per facilitare un dialogo equilibrato. Questo documento, destinato alla Commissione dei Lavori Pubblici e agli uffici competenti, sintetizza le richieste professionali comuni.

Parallelamente, viene sottolineata l’importanza di un confronto con il Ministero dei Beni Culturali per sensibilizzare i soggetti attivi sui territori ed indirizzare le azioni ad una maggiore attenzione sui temi ambientali e paesaggistici, della sostenibilità e riconoscibilità storica.

I principi generali strategici del nuovo Testo Unico Costruzioni

I principi generali strategici del nuovo Testo Unico con legge delega possono essere riassunti nei seguenti punti:

  • recupero e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente: questo include la rigenerazione urbana, l’efficientamento energetico degli edifici e la sicurezza antisismica. Tali temi sono di interesse pubblico primario, essenziali per la transizione energetica, la crescita e il futuro del Paese, all’interno di un quadro di principi e obiettivi internazionali;
  • semplificazione dell’attività amministrativa: l’obiettivo è ridurre gli adempimenti gravanti sui cittadini e sulle imprese, migliorando l’efficienza delle amministrazioni e alleggerendo gli oneri che gravano sui Comuni.

Punti su cui intervenire per migliorare e semplificare il Testo Unico

I punti su cui intervenire per migliorare e semplificare il Testo Unico possono essere così sintetizzati:

  • modulistica unificata su tutto il territorio nazionale, Regioni a statuto speciale e Provincie autonome comprese, sull’esempio del Modello CILA Superbonus;
  • digitalizzazione degli sportelli Unici e delle procedure edilizie;
  • unica piattaforma nazionale per l’inoltro e l’istruttoria delle pratiche edilizie sull’esempio di quella regionale attiva in alcune regioni o, in subordine, l’emanazione di criteri univoci forniti da AGID a cui le piattaforme dei comuni e degli enti interessati al processo edilizio dovranno attenersi;
  • unico repository o archivio nazionale delle pratiche edilizie da porre sotto l’egida dell’Agenzia del Territorio (Catasto) integrando il nuovo SIT;
  • anagrafe dei fabbricati con graduale inserimento dei dati riguardanti la classificazione sismica del fabbricato, la compatibilità con la normativa impiantistica e di sicurezza, classificazione energetica delle unità immobiliari,
  • conferenza dei servizi semplificata per l’ottenimento anche di un solo nulla osta necessario per l’iter della pratica edilizia, con tempistiche ridotte e certe e silenzio provvedimentale in caso di mancata risposta nei termini di legge;
  • distinzione nella vincolistica tra vincoli diretti e vincoli d’area, e soluzioni semplificate e qualificanti per i secondi;
  • rivisitazione delle “tolleranze” distinguendole per periodo di realizzazione del manufatto.

Scarica il documento completo con il quadro strategico per il TUC.

Redazione Tecnica

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