Il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, commissario delegato alla ricostruzione, ha illustrato il provvedimento del Governo che ha ripartito 2,5 miliardi di euro per gli interventi nei territori colpiti dal sisma.
“Ora inizia la ricostruzione – ha dichiarato Errani. Con il provvedimento del Governo possiamo concretamente avviare gli interventi secondo le priorità che abbiamo individuato: le scuole, le imprese, le abitazioni e il patrimonio storico artistico. Il 4 luglio sarà pubblicato il bando per interventi nelle scuole al fine di assicurare il regolare avvio del prossimo scolastico per oltre 16 mila studenti”.
Il Decreto firmato il 3 luglio prevede che le risorse siamo ripartite per il 95% all’ Emilia-Romagna, per il 4% alla Lombardia e per l’1% al Veneto. “Se le risorse non saranno sufficienti, così come è prevedibile, ci batteremo affinché ne venga previsto lo stanziamento di altre”, ha aggiunto Errani.
Il provvedimento prevede, tra l’altro, la possibilità di ripartire le risorse per le abitazioni private fino ad un massimo dell’80% del costo per riparare i danni.
Errani ha precisato che nelle “prossime settimane definiremo le modalità e i meccanismi, una volta acquisiti i dati definitivi dei danni, per realizzare una distribuzione equa delle risorse. Al contempo stiamo lavorando per dare una soluzione abitativa a tutti coloro che hanno perso la casa: il nostro principale obiettivo è quello di tenere coesa la comunità”.
Ultimata la definizione dei danni e il censimento degli appartamenti sfitti, sarà possibile programmare prima l’emergenza attraverso l’utilizzo di casette e moduli temporanei, poi gli interventi alle abitazioni danneggiate.
Per quanto riguarda l’utilizzo di appartamenti sfitti, la Regione sta perfezionando accordi con le associazioni dei proprietari immobiliari; garantirà, inoltre, i costi dell’affitto e fornirà le garanzie per il rilascio degli immobili.
Già a partire dalla prossima settimana sarà affrontato con i sindaci il tema di un “piano casa”. Sono oltre 23 mila gli edifici pubblici e privati controllati con sopralluoghi per la valutazione dell’agibilità post-sismica (schede Aedes): di questi il 36% sono risultati inagibili. Tenuto conto che il prossimo 7 luglio è il termine per presentare le domande di sopralluoghi da parte dei cittadini, si stima le verifiche saranno ultimate entro la terza settimana di luglio (vedi “Terremoto Emilia, oltre 21mila le verifiche di agibilità sugli edifici“).
Il Governo nelle prossime settimane provvederà a realizzare un apposito decreto che, come per le abitazioni civili, specificherà gli interventi per le imprese. Con il provvedimento del 3 luglio, comunque, partono anche i mutui delle banche.
La Regione nelle prossime settimane definirà le modalità per l’utilizzo di 50 milioni di euro per sostenere la ricerca delle aziende dell’area colpite dal sisma (previste sempre dal Decreto 74/2012) e l’impiego di 10 milioni di euro all’interno dei Fondi Por-Fesr così come definito con le autorità dell’unione europea, per contribuire immediatamente a sostenere i costi degli spostamenti. A queste risorse si aggiungono 80 milioni dell’Inail per rafforzare e coniugare la sicurezza del lavoro e la sicurezza sismica.
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