In un recente articolo pubblicato sul portale online di Confcommercio (Mercato immobiliare: nel 2025 domanda stabile, ma cala l’offerta) si cita un’indagine condotta dalla FIMAA (Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari) in collaborazione con Confcommercio da cui emerge che nel 2025 le compravendite di immobili cresceranno di quasi l’1% rispetto al 2024.
Su questa crescita hanno indubbiamente inciso anche i continui tagli dei tassi dei mutui: negli ultimi mesi infatti sono calati sia l’EURIRS (l’indice di riferimento dei mutui a tasso fisso) sia l’EURIBOR (l’indice di riferimento dei mutui a tasso variabile). Appare quindi del tutto ragionevole, per coloro che sono interessati all’acquisto di una casa o a una ristrutturazione, capire quali siano le soluzioni di mutui e tassi attualmente disponibili sul mercato.
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La compravendita immobiliare: una guida per professionisti e non
Questa guida risponde alla necessità di offrire al lettore, professionista e non, indicazioni e sostegno nel vasto mare della normativa con riferimento alle responsabilità delle figure professionali, a “cosa chiedere ed a chi”, a cosa pretendere dal venditore ed ai doveri, responsabilità e rischi che si hanno come acquirente, quando si compra o si vende un immobile. L’Autore, con esperienza pluriennale nel settore e con grande chiarezza, ha realizzato un testo che è, insieme, un riferimento e una guida alle varie insidie nascoste dietro ad una compravendita immobiliare. Nell’opera si è usato un linguaggio chiaro, discorsivo, colloquiale per renderlo fruibile anche per i non addetti ai lavori. I professionisti tecnici troveranno anche sezioni con approfondimenti e tecnicismi, perché l’edilizia è anche e soprattutto questo: regole ferree ma interpretabili, insidie invisibili ma dalle conseguenze anche pesanti, e, grandi responsabilità sia di chi vende ma anche di chi compra, che non di rado possono portare a contenziosi in tribunale per cause estenuanti. Marco Campagna Architetto libero professionista. Nel corso degli anni ha avuto modo di approfondire i temi dell’urbanistica applicata agli interventi edilizi, sia svolgendo pratiche in prima persona, sia operando come consulente o come perito, sia per conto di privati che per società, eseguendo parallelamente progettazioni e direzioni lavori per diversi interventi di recupero e di valorizzazione immobiliare. È attualmente componente della Commissione Urbanistica dell’Ordine degli Ingegneri di Roma, formatore e docente in svariati corsi di aggiornamento e approfondimento professionale presso il medesimo Ordine e presso altre realtà.
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Mutui: tassi ancora in calo?
È necessario premettere che non è possibile avere certezze assolute su quello che sarà l’andamento del mercato dei mutui nella seconda parte del 2025 (luglio-dicembre), vista anche la complessità dell’attuale situazione geopolitica.
Le previsioni degli esperti, tuttavia, sono ottimistiche ed è ragionevole aspettarsi ulteriori tagli dei tassi dei mutui fino alla fine dell’anno. Questa è indubbiamente una notizia interessante per tutti coloro che stanno valutando la possibilità di richiedere un mutuo.
Mutuo per l’acquisto della casa: tasso fisso o variabile?
Per coloro che pensano di richiedere un mutuo è inevitabile chiedersi se sia più conveniente optare per la soluzione a tasso fisso o per quella a tasso variabile. Non si possono dare risposte certe al riguardo, perché gli aggiornamenti sul fronte dei tassi sono continui, e molto dipende dalle propensioni al rischio di ognuno.
Nel 2024 la maggior parte dei richiedenti optava per un mutuo a tasso fisso, dato che il tasso variabile poteva essere rischioso. Nel 2025 le cose sono gradualmente cambiate. In questo momento – metà 2025 – il tasso variabile ha un profilo di convenienza ottimale, che si prevede manterrà perlomeno fino a dicembre 2025. Ma è corretto puntualizzare che in ambito economico nessuno ha la sfera di cristallo.
Chi è abituato a pianificare ogni dettaglio anche in ambito finanziario, tende a optare per il tasso fisso, che comunque è a livelli ragionevoli. Chi vuole sfruttare la tendenza degli ultimi periodi, è più propenso per il tasso variabile. Un consiglio che si può dare è quello di analizzare tutte le proposte e verificare quanto si può effettivamente risparmiare scegliendo una soluzione piuttosto che l’altra, tenendo conto che i mutui sono finanziamenti a lungo termine (la durata può arrivare a 35 anni) e che gli aggiornamenti sono continui. Non è una cattiva idea richiedere un parere al proprio commercialista o al consulente mutui della banca.
Mutui per la casa: valutare le diverse proposte
Il mercato dei mutui è molto variegato e oltre alle classiche soluzioni a tasso fisso e variabile, esistono anche proposte che in determinati casi possono risultare interessanti.
Una possibilità da valutare è per esempio il mutuo a tasso variabile con CAP: si tratta di un finanziamento in cui il tasso di interesse segue l’andamento dell’EURIBOR, ma in cui è fissata per contratto una determinata soglia (CAP) che non può essere superata; nella peggiore delle ipotesi, quindi, si potrà arrivare a un importo massimo che non potrà essere superato, cosa che non sarebbe possibile con un tradizionale tasso variabile.
Nel caso di soggetti giovani interessati all’acquisto della prima casa, può essere interessante valutare un mutuo under 36, una soluzione che finanzia fino al 100% del valore dell’immobile (nei mutui tradizionali si arriva di solito all’80%). Inoltre, vale la pena ricordare che, per gli under 36 che richiedono un mutuo prima casa superiore all’80% del valore dell’immobile, la Legge Finanziaria 2024 ha prorogato fino al 31 dicembre 2027 la garanzia del Fondo prima casa, portandola dal 50% all’80% della quota capitale del mutuo.
Come si può notare, le soluzioni a disposizione sono numerose e, considerate le cifre in gioco, vale la pena di conoscerle tutte a fondo prima di fare una scelta definitiva.
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