“Un miliardo e 600 milioni di tagli alla rigenerazione urbana è un grave errore del governo, che per giunta confligge con l’orientamento espresso dalla maggioranza di approvare una legge proprio sulla rigenerazione urbana. Rivolgiamo un appello all’esecutivo e al Parlamento per il ripristino delle risorse”.
Questo il messaggio dell’Istituto Nazionale di Urbanistica INU riguardo ai contenuti dell’articolo 104 della Manovra 2025, ora in discussione alle Camere.
Indice
Suggeriamo:
Rigenerazione sociale, urbana e sostenibile
Giuliano Colombini, Architetto, Lari (PI) 1948, attivo nella progettazione architettonica e urbanistica. Ha tenuto per oltre dodici anni seminari di Igiene Ambientale, Impianti Urbani, Progettazione Ambientale, presso la Facoltà di Architettura di Firenze e la Facoltà di Architettura La Sapienza di Roma. Dal 1997 al 2017 è stato Presidente dell’Ordine degli Architetti, Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori della provincia di Pisa. Dal 2000 al 2005 è stato Presidente della Federazione Toscana degli Ordini Provinciali degli Architetti. È stato membro della Segreteria Nazionale del Consiglio Nazionale degli Architetti e Coordinatore della Commissione Urbanistica presso il Consiglio Nazionale Architetti. Ha partecipato a numerosi convegni sui temi dell’architettura, dell’urbanistica, del governo del territorio e della trasformazione del territorio, sulle problematiche burocratiche, sociali e legisla- tive nell’ambito dell’urbanistica e dell’architettura. È stato membro di varie commissioni di concor- si di architettura e urbanistica nazionali e internazionali.Ha pubblicato saggi sull’urbanistica e sulla professione di architetto e i volumi:• Architettura nell’ambiente, Giardini, Ghezzano 1988• Le piazze; recupero del luogo urbano, Giardini, Ghezzano 1988• Ambiente e Progetto,Alinea, Firenze 1990• Quarrata – Atti del Convegno, per una conoscenza del territorio comunale.“L’uomo e l’ambiente”, Bandecchi e Vivaldi, Pontedera 1996• Riconquistare l’Italia – sconfiggere la crisi patologica, Roma Prospettive Edizioni 2009 Oggi, più che mai, ci dobbiamo interrogare sulle questioni che giocano un nuovo ruolo nei confronti dell’umanità; mai come oggi l’umanità è entrata in una spirale complessa e disumanizzante dove sistemi concatenati non possono più essere affrontati e gestiti separatamente. L’Autore avverte la necessità di affrontare la questione della “rigenerazione sociale e urbana sostenibile”, che potrebbe apparire tema esclusivamente tecnico-urbanistico, rifacendosi invece alla complessità dei sistemi, analizzando altri fattori (sociali, economici, culturali e antropologici) fortemente in crisi nel nostro Paese e che, se non risolti o quanto meno affrontati e gestiti con attenzione, non consentiranno di giungere a nessuna rigenerazione sociale e urbana sostenibile. L’autore inoltre non si limita ad osservare il concetto di rigenerazione urbana come avvenuto nel passato attraverso leggi speciali che individuavano la rigenerazione come semplice visione di recupero, riuso, o riqualificazione, del costruito, la questione è più ampia. Il riferimento va allargato riferendoci ad una rigenerazione economica, culturale e sociale. La prima importante rigenerazione dovrà riguardare proprio i comportamenti umani, in quanto il potere dell’uomo su di sé e sull’am- biente deve essere infatti rigenerato, per ritrovare la coesione sociale, ed individuare i limiti della crescita economica e consumistica. Dopo di che sarà possibile affrontare la rigenerazione sociale e urbana sostenibile nella sua complessità e valutare gli attuali meccanismi legislativi che ne impediscono la realizzazione.
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Taglio di 800 milioni ai PINQuA
L’Istituto Nazionale di Urbanistica segnala infatti “il taglio lineare di 800 milioni ai cosiddetti PINQuA, i progetti del Programma innovativo per la qualità dell’abitare gestiti dal Ministero delle Infrastrutture e realizzati dai Comuni che hanno firmato convenzioni con lo Stato, aggiudicando appalti alle imprese. I cantieri sono avviati e le imprese potrebbero rivalersi sui Comuni in caso di interruzione dei lavori per sopravvenuta mancanza di fondi. Un’altra grave conseguenza sarebbe il ritiro degli investimenti privati“.
Gli 800 milioni dei PINQuA, prosegue l’INU, “vengono poi tagliati a fronte di anticipazioni sul PNRR che il governo ha già acquisito dall’Unione europea. Dall’inserimento in PNRR i PINQuA derivano quindi l’obbligo di conclusione nel 2026, ma come si farà a ultimarli se si tagliano i finanziamenti? E se non si ultimano, come si giustificherà in sede europea il mancato raggiungimento degli obiettivi?”.
Taglio di 800 milioni al Programma periferie degradate
L’Istituto Nazionale di Urbanistica segnala anche altri 800 milioni tagliati al Programma periferie degradate. “Anche in questo caso le convenzioni sono firmate, gli appalti avviati e i contributi dei privati attivi“. I rischi quindi, anche in questo caso, sono quelli evidenziati per i progetti del Programma innovativo per la qualità dell’abitare.
L’appello di INU
L’Istituto Nazionale di Urbanistica rivolge quindi un appello a Governo e Parlamento per “il ripristino dei fondi per la rigenerazione urbana, per ragioni tecniche ma anche perché si tratta di risorse che vanno a beneficio della qualità di vita nelle nostre città. Servono in primo luogo ai cittadini che hanno diritto a spazi pubblici più salubri, a infrastrutture rinnovate, a servizi più efficienti. È tra l’altro quanto meno paradossale che le risorse vengano cancellate proprio nella fase in cui emerge la volontà politica di condurre in porto la legge sulla rigenerazione urbana, che rischia così di trasformarsi in un mero spot, per giunta infelice”.
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