Il Superbonus 110% è troppo complicato. 3 mil di italiani rinunciano

Quasi un individuo su due, circa 21 milioni di italiani, ha pensato di richiedere l’agevolazione al 110%. Il problema è che in molti si fermano senza procedere coi lavori. Perché?

Tutti ormai lo sanno, il Superbonus introdotto dal Decreto Rilancio è quell’agevolazione che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese per alcuni specifici interventi di efficientamento energetico degli immobili o adeguamento sismico effettuati tra 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021.

Per questo, oltre 9 milioni di nuclei familiari in Italia sono interessati dal provvedimento: quasi 1 individuo su 2 (48,6%), pari a più di 21 milioni di italiani, ha dunque intenzione di utilizzare l’agevolazione.

C’è però un altro risvolto: molti italiani pensavano di usufruirne, ma alla fine hanno scelto di non farlo a causa della quantità di documenti necessaria (>> leggi: Superbonus 110%, servono 7 documenti per la cessione credito dalla banca); secondo i dati, sono più di 3 milioni di italiani. Ad aver desistito per questo motivo sono principalmente i residenti del Nord Est. Ma vediamo i dettagli di queste statistiche e quali sono le principali critiche alla maxi detrazione. (Fonte dati: Il Sole 24 Ore).

>> Detrazione ristrutturazione o Ecobonus: documenti per la cessione credito <<

Il Superbonus 110% è troppo complicato. 3 mil di italiani rinunciano

Tra le condizioni, prima di tutto la somma dei lavori trainati e trainanti devono tradursi in un miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio (o il raggiungimento della migliore classe possibile). Gli interventi antisismici, invece, trainano solo l’installazione dei pannelli fotovoltaici e sistemi di accumulo.

Continuando ad analizzare i dettagli dell’indagine, emerge come più di 11,7 milioni di italiani (55%), tra coloro che hanno dichiarato di voler usufruire del bonus, lo faranno per il condominio in cui risiedono, mentre il 29,3%, pari a più di 6.250.000 individui, lo utilizzerà per la casa unifamiliare di residenza.

Leggi anche: Bonus facciate e interventi sul tetto, detrazioni separate o Superbonus 110%?

Questa percentuale aumenta fino a raggiungere il 32,1% per gli abitanti del Sud e delle isole, probabilmente perché in questa zona d’Italia le abitazioni unifamiliari sono più diffuse e molti immobili, a causa del loro stato di conservazione, necessitano di interventi importanti.

Piu di 2 milioni, invece, i rispondenti che hanno intenzione di usufruire dell’agevolazione per le seconde case, siano esse un immobile unifamiliare o parte di un condominio.

Superbonus, come fare per i lavori iniziati prima di luglio?

Credito d’imposta, quanti lo richiederanno?

Guardando al modo in cui si sfrutterà il Superbonus, tra coloro che hanno dichiarato di volerne usufruire per un condominio, la maggior parte (46%) cederà il credito di imposta, mentre il 42,9% detrarrà quanto possibile nella dichiarazione dei redditi e solo il 21,6% userà lo sconto in fattura; guardando invece a coloro interessati al Superbonus per una casa unifamiliare, anche in questo caso la maggior parte (45,3%) ha dichiarato di voler cedere il credito di imposta alla banca o altri soggetti.

Approfondisci: Superbonus 110%, quanto costa cedere il credito d’imposta?

A seguire quelli che pensano di detrarre quanto possibile nella dichiarazione dei redditi (43,8%) e, in ultimo, chi usufruirà dello sconto in fattura (18,6%).

Superbonus per quali interventi?

Tra coloro che hanno intenzione di usufruire del Superbonus, più di 1 italiano su 2 (58,2%), pari a quasi 12,4 milioni di individui, pensa di ricorrere al bonus al 110% per l’intervento di isolamento termico (cappotto termico), percentuale che sale fino al 63,4% tra i residenti del Sud e delle isole.

Ecobonus 110%, come intervenire sul cappotto termico

Sempre tra chi pensa di utilizzare l’agevolazione, più di 7.300.000 (34,7%) italiani hanno intenzione di sostituire l’impianto di climatizzazione invernale esistente con impianti centralizzati per il riscaldamento, raffreddamento o fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, mentre il 7,1%, vale a dire più di 1,5 milioni di individui, si dedicherà all’implementazione di misure antisismiche. Sono soprattutto gli abitanti del Centro Italia (10%) a voler ricorrere a questo tipo di intervento.

Rinuncia al Superbonus, perché?

Se fra gli intervistati quasi la metà ha dichiarato di voler utilizzare il Superbonus, c’è anche chi pensava di usufruirne ma alla fine ha scelto di non farlo a causa della quantità di documenti necessaria; secondo i dati, sono più di 3 milioni di italiani. Ad aver desistito per questo motivo sono principalmente i residenti del Nord Est.

Più di 6 milioni (14,4%), invece, i nostri connazionali che hanno ammesso di non aver capito bene come funziona l’agevolazione, percentuale che raggiunge il 17,3% tra coloro che abitano nel Sud Italia.

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Criticità del Superbonus

Ancora si è in attesa di sapere se il beneficio sarà prolungato almeno al 2022, perché la norma vigente stoppa tutto a dicembre 2021 (ad eccezione degli ex iacp), limitando di fatto le potenzialità reali della misura, soprattutto per gli edifici di grandi dimensione (condomini).

Non è mai stata fatta però una valutazione sull’impatto che potrebbe avere un piano di riqualificazione energetica e di adeguamento sismico sugli immobili pubblici. Di fatto la riqualificazione del patrimonio potrebbe creare nuovi posti di lavoro nei settori destinatari degli interventi e nell’indotto, una rivalutazione del valore del patrimonio edilizio e un risparmio in termini di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Ma ancora rimaniamo in attesa di sapere se il Superbonus funzionare a tutti gli effetti.

Le asseverazioni del Tecnico per il Superbonus 110% – eBook in pdf

Guida operativa al Decreto Asseverazioni Ecobonus

Prontuario tecnico per l’Ecobonus 110%: guida passo passo per il professionista

Studio di fattibilità e progetto preliminare per gli interventi di risparmio energetico rientranti nel Superbonus 110%

Foto: iStock/MediaProduction

Redazione Tecnica

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