Il solaio è senza dubbio la componente di uno stabile maggiormente soggetta a degrado. Cedimenti, crolli e instabilità sono solo alcune delle problematiche che incontrano gli impalcati di edifici pubblici e privati. Le cause sono molteplici e spaziano dagli errori di progettazione e costruzione, come la sottostima del carico futuro e l’utilizzo di pignatte di bassa qualità, a cause naturali come infiltrazioni e movimenti sismici.
A rischio sono soprattutto i solai degli edifici scolastici che, oltre alle cause sopraelencate, soffrono di carichi dinamici elevati e concentrati in determinate ore (entrata, ricreazione, uscita). A questo si aggiungono gli ingenti impianti di illuminazione (spesso differenti a seconda dell’ambiente) e la difficoltà gestionale che porta ritardi nell’affrontare le dovute opere di manutenzione.
La messa in sicurezza per l’edilizia scolastica è dunque un tema attuale ma che può essere risolto con interventi mirati. Altrimenti il rischio è quello di veder compromessa la tenuta del solaio fino al raggiungimento di due stati critici: lo sfondellamento e l’instabilità strutturale.
Sfondellamento e instabilità: rischi alla sicurezza per l’edilizia scolastica
I solai degli edifici scolastici sono elementi strutturali fondamentali ma al tempo stesso molto delicati. La caduta dell’intonaco è fra i problemi più comuni, con danni provocati relativamente contenuti. Ben più grave è il caso in cui il solaio sia a rischio sfondellamento o instabilità. In presenza di tali fenomeni i danni sono infatti maggiori:
- Sfondellamento. Lo sfondellamento aggiunge alla caduta di intonaco anche il cedimento della parte inferiore delle pignatte a cui l’intonaco è legato. Le pignatte, comunemente utilizzate per alleggerire l’impalcato, sottoposte ad un eccessivo carico tendono a degradarsi fino al cedimento. Se lo sfondellamento interessasse 1 mq di impalcato con 1 cm di spessore dell’intonaco, a terra cadrebbero 35 kg di materiale; 75 kg con 3 cm di intonaco. Qualora lo sfondellamento fosse invece esteso all’intera superficie del solaio di un’aula di medie dimensioni (20 mq), a terra potrebbero cadere fino a 1500 kg fra intonaco e laterizio.
- Instabilità strutturale. A differenza dello sfondellamento, l’instabilità è un fenomeno grave che riguarda la tenuta stessa del solaio. L’instabilità può portare al crollo o, nel migliore dei casi, al decreto di inagibilità del vano con conseguenze sulla piena funzionalità dell’edificio scolastico.
Soluzioni per sicurezza edilizia scolastica
Le opere di risanamento e messa in sicurezza dei solai, specialmente in contesti scolastici, devono soddisfare alcune caratteristiche essenziali: velocità, non invasività e garanzia dei risultati.
Pensando a queste priorità, la SICURTECTO Srl ha elaborato soluzioni di messa in sicurezza in grado di risolvere i problemi del solaio:
- R-TECTO® è la rete antisfondellamento in fibra di vetro studiata, progettata e certificata in ogni sua componente per garantire le massime prestazioni di sicurezza in caso di sfondellamento.
- SICURTECTO® è il sistema antisfondellamento per risolvere i problemi non strutturali del solaio quali sfondellamento e distacco di intonaco.
- PRETECTO® è il controsolaio per rinforzare il solaio in laterocemento e proteggere dallo sfondellamento

Le caratteristiche dei sistemi R-TECTO®, SICURTECTO® e PRETECTO® hanno permesso di mettere in sicurezza oltre 2 milioni di mq di solaio in tutta Italia.
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Suggeriamo:
Recupero e consolidamento dei solai
Questa pubblicazione fornisce indicazioni sia di tipo progettuale che di tipo esecutivo per il consolidamento di solai esistenti con esempi di intervento e inquadramento normativo degli stessi. Il volume tiene conto dell’evoluzione normativa, in particolare della necessità diffusa su tutto il territorio nazionale di progettare o recuperare strutture con requisiti antisismici e delle novità sul come considerare i solai nel contesto globale dell’edificio. L’opera dedica la parte iniziale alla illustrazione delle principali tipologie di solai esistenti (legno e latero-cemento), per poi passare all’inquadramento dei solai nella normativa attuale (NTC 2018 e circolare esplicativa n. 7/2019) e successivamente alla descrizione di interventi di recupero di solai nelle varie tipologie descritte. Una notazione a parte è relativa alle metodologie di consolidamento che devono essere volte non solamente al recupero tout-court. L’attuale contesto normativo, infatti, non può far dimenticare al progettista che il consolidamento di un solaio può (e deve) essere anche una occasione per intervenire sul comportamento sismico dell’edificio con ricerca di soluzioni e dettagli di consolidamento (locale o generale a seconda della estensione dell’intervento) che migliorino il comportamento strutturale globale, con particolare riferimento alla prevenzione del ribaltamento delle murature ed al miglioramento del comportamento scatolare dei muri portanti. A tale proposito nei capitoli dedicati agli esempi di recupero e consolidamento, sono proposti alcuni casi pratici e operativi in tal senso ed il loro inquadramento normativo. Giuliano Gennari Ingegnere civile, laureato presso l’Università degli studi di Bologna facoltà di Ingegneria, libero professionista dal 1997, svolge l’attività nel campo della progettazione e direzione lavori di opere civili e infrastrutturali. VOLUMI COLLEGATI:Norme tecniche per le costruzioni 2018 e circolare esplicativa, A. Barocci, I ed. 2019Edifici storici: dalla modellazione agli interventi, C. Prandi, I ed. 2019Valutazione sismica e tecniche di intervento per edifici esistenti in c.a., R. Pinho, F. Bianchi, R. Nascimbene, I ed. 2019
Giuliano Gennari | Maggioli Editore 2019
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