Semplificazione edilizia sì, deregulation selvaggia no. Confedertecnica, la confederazione sindacale italiana delle libere professioni tecniche che riunisce i sindacati nazionali di rappresentanza dei tecnici liberi professionisti, accusa il Governo di promuovere in maniera sbagliata le misure di semplificazione edilizia contenute nel Decreto Sblocca Italia.
Una semplice comunicazione per la fine dei lavori, accatastamento automatico (?) delle modifiche eseguita direttamente dal Comune … sono questi i messaggi incriminati, contenuti nello spot a cura della Presidenza del Consiglio, che da qualche giorno viene trasmesso alla radio e in televisione.
“Si tratta di uno spot che fornisce informazioni illusorie e sbagliate, raccontando una realtà ancora in divenire e sulla quale diversi sono gli aspetti che contestiamo”, dice Calogero Lo Castro, presidente di Confedertecnica, raggiunto dalla nostra redazione per capire cosa non è piaciuto dell’iniziativa mediatica del Governo.
Mauro Ferrarini. Come mai così contrariati?
Calogero Lo Castro. Siamo contrariati e dispiaciuti non certo per le semplificazioni edilizie in sé, che sono una buona cosa, ma su un messaggio ingannevole che potrebbe portare a conseguenze gravi, anche per la sicurezza.
Mauro Ferrarini. In che senso?
Calogero Lo Castro. Affermare che d’ora in avanti, grazie alle misure contenute nello Sblocca Italia, servirà per qualsiasi lavoro di ristrutturazione edilizia solo comunicare al Comune la fine dei lavori da parte del committente, senza prevedere la presenza e la consulenza di un professionista tecnico abilitato, significa rischiare che si eseguano interventi che minano l’integrità strutturale degli edifici, mettendo a rischio l’incolumità delle persone.
Mauro Ferrarini. Mi pare di capire che si contesti il messaggio per cui “non serve un tecnico per fare i lavori” …
Calogero Lo Castro. Un messaggio sbagliato e pericoloso. Eseguire lavori di ristrutturazione senza la consulenza di un professionista espone a dei rischi anche gravi. Preoccupa pure il fatto che sia diffusa la notizia che l’accatastamento verrà effettuato automaticamente dal Comune.
Mauro Ferrarini. Sarà proprio così?
Calogero Lo Castro. A parte il fatto che i Comuni italiani non sono assolutamente preparati a offrire un servizio di questo genere, occorre tutelare la categoria delle libere professioni tecniche. Le operazioni di accatastamento, per esempio, sono da sempre un’attività seguita dai professionisti. Si tratterebbe dell’ennesimo schiaffo alla nostra categoria.
Mauro Ferrarini. Non siete stati sentiti dal Governo?
Calogero Lo Castro. Come Confedertecnica abbiamo chiesto di essere ricevuti dalle commissioni investite della responsabilità di redigere il testo dello Sblocca Italia. Con rammarico devo constatare il totale silenzio del Governo che ha invece voluto audire i rappresentanti delle banche, dell’industria ma non delle libere professioni associate. Siamo convinti che lo Sblocca Italia vada rivisto e torniamo a chiedere di essere ascoltati.
Mauro Ferrarini. Il comune sentire degli osservatori ritiene che il futuro del settore dell’edilizia sia rappresentato dalle micro ristrutturazioni e dagli interventi di riqualificazione energetica del costruito rispetto al nuovo. È d’accordo?
Calogero Lo Castro. Concordo con questa previsione e il medesimo messaggio è stato trasmesso da Confedertecnica ai propri associati e partner. Lo sbocco economico per un settore asfittico e duramente colpito dalla crisi come quello delle costruzioni può essere trovato tramite interventi di riqualificazione energetica del costruito, ma non solo. Non dimentichiamoci la cura del territorio, la tutela dei beni culturali, artistici e del paesaggio. Sono tutte chiavi per sbloccare la situazione, anche se tutto è legato a un’efficace politica che sostenga tutte queste attività.
Mauro Ferrarini. In che modo?
Calogero Lo Castro. Anzitutto bisogna smetterla di considerare il bene “casa” alla stregua di un bancomat sempre disponibile da cui attingere per ottenere risorse. L’alleggerimento dell’imposizione fiscale è quanto mai necessario per tornare a considerare la casa come un bene prezioso e non un fardello insostenibile. Si potrebbe così dare impulso al mercato immobiliare, che langue da anni, e creare occasioni di lavoro non solo per i liberi professionisti, ma anche per tutto l’indotto: PMI e artigiani compresi.
Mauro Ferrarini. Ma ci sono gli incentivi per le ristrutturazioni e per la riqualificazione energetica …
Calogero Lo Castro. … che hanno portato, effettivamente, qualche beneficio al sistema ma che presuppongono una disponibilità economica e finanziaria del potenziale committente che, a oggi, non vedo. Con il lavoro che manca e le numerose tasse, i cittadini hanno l’esigenza di soddisfare in via prioritaria altri bisogni, prima della ristrutturazione e della riqualificazione della propria abitazione.
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