Ristrutturazione edilizia: MACRO novità per MICRO housing

Vediamo cosa prevede questo micro credito destinato alla micro ricettività

Il momento è giusto: siamo nell’era in cui in mancanza di alternative chiunque tenta la strada dell’affittacamere e dell’host di bed e breakfast. E quindi l’evento promosso da ENM e CNAPPC che si tiene oggi a Roma sul Microcredito per l’housing cade come si suol dire “a fagiolo”. Vediamo in dettaglio la misura prevista.

 

Ristrutturazione edilizia, a chi va il micro credito?

L’evento è rivolto a tutti gli iscritti all’Ordine e alla stampa specializzata, e il tema principale è il finanziamento e l’erogazione di servizi di assistenza tecnica e di tutoraggio in favore di persone in possesso di partita IVA, proprietari o affittuari di immobili intenzionati all’utilizzo di queste strutture per un’attività micro-ricettiva di tipo extra-alberghiero, quali ad esempio B&B ed affittacamere. Si prevede che proprietari o affittuari possano fare richiesta del microcredito prevedendo interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di messa a norma degli impianti, di abbattimento delle barriere architettoniche, nonché di pratiche edilizie e di avvio attività che richiedono la competenza professionale degli architetti.

Dal comunicato stampa ufficiale le parole del presidente dell’Ente Nazionale per il Microcredito, Mario Baccini: Quella tra ENM e CNAPPC vuole essere una collaborazione fattiva che intercetta domanda e offerta sul mercato dell’housing e della micro-ricettività […] [la misura mira a] promuovere un’azione formativa dei soggetti che sono in grado di essere parte integrante della realizzazione di un progetto che si immette nel mercato con una proposta all’avanguardia nelle tecniche, nei materiali e nella prospettiva è sicuramente vantaggioso per chi decide di aprire un’attività innovativa con il supporto tecnico e la garanzia dello Stato che il microcredito può offrire.

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In realtà la misura sembra essere molto interessante per la sua capacità di metter in circolo processi di riqualificazione, anche se in micro scala appunto, del patrimonio edilizio privato e pubblico esistente, sostenendo in contemporanea la messa a norma dei locali, e lo sviluppo di strutture in grado di attirare turisti che amano un tipo diverso di accoglienza, diciamo più famigliare.

Citando inoltre quanto dichiara Giuseppe Cappochin, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori con questa collaborazione per gli architetti, giovani e non, si inaugura un nuovo modo di operare nel settore della microricettività, attraverso nuove conoscenze nell’ambito della micro finanza fino ad ora ancora poco esplorato. L’accordo, oltre a rappresentare una opportunità professionale, rientra nell’obiettivo di realizzare iniziative per valorizzare e rigenerare il patrimonio edilizio esistente e per combattere comportamenti illegali, tra i quali, il ricorso all’abusivismo e la deroga alle norme sulla sicurezza strutturale, impiantistica ed energetica.

L’evento prevede che per i professionisti dell’Ordine diverse fasi di informazione e formazione, con la diffusione di una campagna social che verrà presentata oggi in anteprima.

La formazione prevista si articolerà attraverso seminari svolti in collaborazione con gli ordini territoriali e tramite corsi di approfondimento facoltativi, reperibili sulla piattaforma “iM@teria”. Tutte le fasi, come dichiarato dal comunicato stampa, sono accreditate per crediti di formazione professionale dai vari Ordini degli Architetti, P.P.C. Utile sapere che all’interno dei corsi verranno approfonditi i criteri per l’elaborazione di un’analisi del mercato e di un business plan, i contesto istituzionali nei quali sarà collocato il “microcredito per l’housing” e verranno esaminati i servizi ausiliari di tutoraggio da fornire ai clienti.

Per avere ulteriori e complete informazioni sul progetto, rimandiamo al sito internet dell’Ente Nazionale per il Microcredito alla pagina housing.microcredito.gov.it

 

Redazione Tecnica

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