Progettazione: compilazione e criticità del quadro economico

Ecco lo schema per compilare il quadro economico, in base alle disposizioni vigenti e con le modifiche introdotte del d.lgs. 50/2016

Marco Agliata 15/01/19
Scarica PDF Stampa

In attesa della pubblicazione del previsto decreto del Ministero delle infrastrutture sui contenuti della progettazione, ormai legato alla annunciata rivisitazione del Codice dei contratti, e ferme restando una serie di incertezze derivanti dal ritardo con cui sono emanati i provvedimenti attuativi del Codice, approfondiamo il tema del quadro economico e le relative criticità che possono emergere.

Quadro economico: come compilarlo secondo la normativa vigente

Allo stato attuale della regolamentazione normativa il quadro economico si colloca nell’ambito della progettazione e i relativi contenuti sono fissati dagli articoli 16 e 42 del d.P.R. 207/2010 (ancora in vigore in virtù del disposto dell’articolo 216, comma 4 del d.lgs. 50/2016). Ecco uno schema di quadro economico coerente con le disposizioni vigenti e con le modifiche introdotte del d.lgs. 50/2016.

Titolo Programma …
Regione di appartenenza …
Ente Beneficiario del contributo …
Intervento …
Importo intervento da decreto di assegnazione …
CUP …                                                      CIG …
 

QUADRO ECONOMICO PRE-GARA   

A) SOMME a BASE D’APPALTO Costo attività Totale parziale
 

A.1) Importo a base di gara

1) Importo dei lavori
2) importo manodopera conforme costi su Tabelle Ministero del Lavoro (art. 95, c. 10 e art. 23, c. 16 del d.lgs. 50/2016) – soggetto a ribasso
3) oneri sicurezza non soggetti a ribasso
4) servizi e forniture
Totale parziale quadro A
B) SOMME a DISPOSIZIONE
 

B.1 Spese tecniche

Indagini
a) indagini geologiche
b) analisi di laboratorio
c) analisi specialistiche
Totale spese indagini e analisi
Progettazione, D.L., collaudo
d) rilievi
e) progettazione di fattibilità, definitiva, esecutiva
f) direzione lavori + contabilità
g) coordinamento sicurezza in fase di progettazione
h) coordinamento sicurezza in fase di esecuzione
i) frazionamenti
l) responsabile lavori in fase di progetto – sicurezza
m) responsabile lavori in fase esecutiva – sicurezza
n) supporto al Rup
o) consulenze per progettazione
p) collaudo statico
q) collaudo amministrativo
 Totale spese rilievi, progettazione, d.l., collaudo
B.2 Allacciamenti
r) alla rete di energia elettrica
s) alla rete telefonica
t) altro …
 

B.3 Imprevisti, accantonamenti, spese generali

Imprevisti (max 10%) IVA inclusa
Art.113, d.lgs. 50/2016  (incentivo funzioni tecniche interne – escluso 20% per beni strumentali, comma 4)
Oneri di verifica del progetto (art. 26, c. 5, d.lgs. 50/2016)
Polizze rischi professionali personale interno per progettazione (art. 24, c. 4, d.lgs. 50/2016)
Spese per commissioni giudicatrici IVA inclusa
Spese per pubblicità e notifiche (ANAC)
Spese legali (IVA inclusa)
Consulenze specialistiche
Attività di supporto al Rup
Totale Imprevisti, accantonamenti, spese generali
 

B.4 IVA/oneri

IVA su lavori
IVA su manodopera
IVA su oneri della sicurezza
IVA su spese tecniche (aliquota 22% +4% + IVA sul 4%)
IVA su forniture e servizi
IVA su indagini
 Totale IVA/oneri
TOTALE GENERALE PROGETTO (Inclusa IVA)

 

Tra gli elementi oggetto di errori ricorrenti nel quadro economico sono riconoscibili:

  • i costi della manodopera costituiscono parte dell’importo dei lavori (soggetto a ribasso d’asta) calcolati sulle tabelle nazionali (art. 23, c. 16, d.lgs. 50/2016) e indicati dalla S.A. nei documenti di gara;
  • solo gli oneri della sicurezza non sono soggetti a ribasso d’asta (art. 23, c. 16, d.lgs. 50/2016);
  • l’operatore deve specificare i costi della manodopera nell’offerta (art. 95, c. 10, d.lgs. 50/2016);
  • coerenza del q.e. con le spese ammissibili nel caso di regolazioni particolari richieste dal canale di finanziamento utilizzato;
  • gli imprevisti (entro il 10 % dell’importo a base d’asta compresi costi sicurezza +IVA) sono solo per i lavori;
  • calcolo delle spese tecniche (di progettazione, direzione dei lavori, collaudo e coordinamento della sicurezza) sui parametri del d.M. 17/6/2016;
  • costi su base prezziari regionali con scadenza 31 dicembre – utilizzabili fino al 30 giugno se approvati entro tale data – in difetto prezzari delle Regioni, aggiornati dalle strutture periferiche MIT entro 30 giorni dalla scadenza;
  • le opere in economia sono state eliminate dal nuovo codice (sono sostituite da affidamenti sotto-soglia e diretti);
  • calcolo dell’IVA con aliquote differenziate per lavori e servizi.

In considerazione del fatto che l’impiego delle somme accantonate per imprevisti si può rendere necessario, se si verificano le condizioni imposte dalla normativa, solo in corso d’opera, si ritiene più utile inserire nel quadro economico l’importo comprensivo dell’IVA (in assenza di specificazioni normative attualmente non disponibili) per avere una individuazione immediata del costo complessivo in caso del loro impego.

L’altra possibilità consiste nel riportare l’IVA dei soli imprevisti separatamente nel quadro degli oneri fiscali (B4) fermo restando che nel caso di mancato utilizzo degli imprevisti, anche il relativo costo dell’IVA dovrà rientrare nelle ulteriori economie.

Leggi anche Codice Appalti, le specifiche integrative da inserite nei bandi di gara

Beni culturali: compilazione del quadro economico

Nell’ambito dei beni culturali si rileva un altro aspetto che interessa la compilazione del quadro economico:

  • l’integrazione della progettazione in corso d’opera con copertura garantita nel quadro economico dell’intervento (prevista dall’art. 147, c. 5 del d.lgs. 50/2016) non corrisponde a omissione della progettazione esecutiva;
  • l’affidamento dei lavori relativi ai beni culturali può avvenire sulla base del progetto definitivo solo nei casi riferiti a beni culturali mobili, superfici decorate e materiali storicizzati di beni immobili (articolo 14, comma 4 e 5 del d.M. 154/2017).

Ti potrebbe interessare

Marco Agliata

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento