Prevenzione antisismica: annunciato il bando di 100 milioni per le isole minori marine

Gli edifici interessati sono: scuole, strutture sanitarie e ospedaliere, sedi di amministrazioni comunali e uffici pubblici. Mentre le infrastrutture, destinatarie del bando, sono: approdi ed elisuperfici

Simona Conte 23/01/24
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È stato presentato, dal ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, a Palazzo Chigi, il nuovo bando di intervento di prevenzione antisismica destinato alle isole minori italiane che prevede uno stanziamento di risorse pari a 100 milioni di euro.

Definito “robusto” per via della consistenza finanziaria, il piano annunciato interessa le isole marine (non quelle lacustri e lagunari) e coinvolge 36 comuni, distribuiti in 7 regioni italiane: Sicilia, Sardegna, Puglia, Campania, Lazio, Toscana e Liguria.

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L’iniziativa portata avanti dal Dipartimento Casa Italia, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile, è destinata alla tutela delle infrastrutture strategiche pubbliche.

I territori in oggetto sono fragili e vulnerabili pertanto è fondamentale che gli edifici e le infrastrutture adibiti alla funzione pubblica, considerati strategici, vengano resi sicuri.

Vediamo di seguito quali sono gli edifici e le infrastrutture destinatarie delle risorse e quali sono le fasi della procedura per partecipare al bando, così come annunciato durante la conferenza stampa del 22 gennaio 2024.

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Cosa prevede il bando di prevenzione antisismica isole minori

Sono ammessi alla procedura: comuni, unioni di comuni, provincie, regioni e città metropolitane.

La finalità del bando è quella di sostenere la politica nazionale per la promozione della sicurezza a fronte dei rischi naturali, in particolare quello sismico. Altro obiettivo è quello di accrescere la sicurezza e l’accessibilità del territorio delle isole minori, che presenta gravi e permanenti svantaggi naturali, promuovendone lo sviluppo e la capacità di resilienza.

Gli edifici interessati sono: edifici scolastici, strutture sanitarie e ospedaliere, sedi di amministrazioni comunali e uffici pubblici.

Le infrastrutture, destinatarie del bando, sono: approdi ed elisuperfici.

La dotazione finanziaria è di 100 milioni di euro, di cui 60 milioni per gli interventi da eseguire sugli edifici e i restanti 40 milioni per le infrastrutture, a valere sulle risorse destinate alla prevenzione del rischio sismico disponibili sul bilancio del Dipartimento Casa Italia.

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Come partecipare al bando

La procedura si articola in due fasi:

  1. raccolta di manifestazioni di interesse;
  2. ammissione al finanziamento.

Fase 1 – emanazione di un avviso pubblico finalizzato a raccogliere e selezionare manifestazioni di interesse da parte di regioni ed enti locali, recanti proposte progettuali di interventi di prevenzione del rischio sismico di edifici ed infrastrutture pubbliche, insistenti sui territori delle isole minori.

Fase 2 – le proposte progettuali valutate positivamente nell’ambito della prima fase saranno ammesse ad una successiva procedura di valutazione indetta con apposito avviso pubblico che definirà i termini e le modalità con i quali i soggetti proponenti saranno invitati a presentare relativi progetti, conformemente alle disposizioni del codice dei contratti pubblici, fine di accedere al finanziamento.

È possibile presentare la manifestazione di interesse a partire dal 22 gennaio 2024, fino al 29 febbraio 2024. L’amministrazione avrà 45 giorni per completare la procedura.

Il testo dell’avviso sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – Serie Generale.

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Le parole del Ministro Nello Musumeci

“Quello che abbiamo presentato oggi è il più robusto intervento di prevenzione antisismica mai realizzato sulle Isole minori. Cento milioni di euro a disposizione dei sindaci per mettere in sicurezza le infrastrutture strategiche pubbliche delle isolette marine, sulle quali vivono 225mila italiani aggregati in 36 Comuni appartenenti a 7 regioni. La pubblicazione del bando, a cura del dipartimento “Casa Italia” in collaborazione con quello della Protezione civile, costituisce anche una prima efficace risposta al richiamo dell’articolo 119 della Costituzione che impone allo Stato di adoperarsi per ridurre i gravi e permanenti svantaggi naturali della insularità.

Siamo ormai abituati a guardare alle Isole marine soprattutto dal punto di vista paesaggistico e naturalistico e ce ne ricordiamo quasi sempre nei mesi estivi. Si tratta, invece, di territori fragili e vulnerabili, dal punto di vista della protezione civile, che hanno bisogno di una concreta messa in sicurezza. Ovviamente stiamo analizzando analoghi interventi di prevenzione antisismica anche sul territorio della Penisola.”

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