La Regione Emilia Romagna ha aggiornato i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici, requisiti minimi di prestazione energetica da rispettare in caso di intervento edilizio di nuova costruzione, di ristrutturazione importante e di riqualificazione energetica.
Sul Bollettino ufficiale della Regione n. 184 del 24 luglio è stata infatti pubblicata la Delibera di Giunta regionale n. 967 del 20 luglio, dal titolo “Approvazione dell’Atto di coordinamento tecnico regionale per la definizione dei requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici“. L’Emilia Romagna aggiorna la propria disciplina in base alle disposizioni nazionali del nuovo DM 26/06/2015. Sulla Gazzetta Ufficiale il 15 luglio 2015 erano stati pubblicati i decreti ministeriali relativi ai requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici ed alla certificazione energetica. Piena attuazione per la Direttiva 2010/31/UE, come previsto dal Decreto Legislativo 192/2005, Legge 90/2013.
L’obbligo di rispetto dei nuovi requisiti di prestazione energetica decorre dal 1° ottobre 2015. Si evita così l’entrata in vigore delle disposizioni nazionali: i progettisti in Emilia Romagna opereranno un quadro normativo organico e sistematico di requisiti da rispettare per il calcolo delle prestazioni energetiche, naturalmente in relazione alle diverse tipologie di intervento.
Fino a quella data, continuano a trovare applicazione le disposizioni attualmente vigenti di cui alla Delibera dell’assemblea legislativa n. 156 del 4 marzo 2008 e s.m.i., in particolare quelle riportate ai punti 1, 3 e 4 nonché negli Allegati 1, 2, 3, 4, 5, 13 e 15.
Con l’emanazione di questo provvedimento si compie un passo importante verso l’incremento degli edifici ad energia quasi zero: dal 1 gennaio 2019, in anticipo di due anni rispetto alla scadenza nazionale, gli edifici nuovi e quelli sottoposti a ristrutturazioni significative dovranno essere realizzati in modo tale da ridurre al minimo i consumi energetici coprendoli in buona parte con l’uso delle fonti rinnovabili. Per gli edifici pubblici la scadenza è anticipata al 1 gennaio 2017. In caso di nuova costruzione e di ristrutturazione di una certa importanza, i requisiti minimi sono da determinare con l’utilizzo dell’edificio, in funzione della tipologia edilizia e delle fasce climatiche.
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