Otto tra grandi città e paesi interessati ai primi interventi: da Genova a Milano, passando per Olbia in Sardegna, Venezia e Padova in Veneto, Bologna in Emilia e Cesenatico sul litorale romagnolo, senza dimenticare Firenze e Pescara. Tutte località che sono state martoriate recentemente da eventi catastrofici dovuti al dissesto idrogeologico.
Ma allora vediamo nel dettaglio, aiutandoci con la guida minima al Piano contro il dissesto idrogeologico, quali sono i principali interventi in queste città, le cui gare per l’affidamento dei lavori partiranno alla fine dell’anno.
Genova
Al capoluogo ligure saranno destinati oltre 300 milioni di euro per lavori di sistemazione idraulica e la realizzazione degli scolmatori di protezione contro le esondazioni dei torrenti cittadini.
Il cantiere più ambizioso (165 milioni di euro) è quello relativo alla realizzazione dello scolmatore del torrente Bisagno che sarà sottoposto anche a lavori di sistemazione nel suo tratto terminale per ulteriori 95 milioni.
Speriamo, come ci ha detto recentemente il presidente del Consiglio regionale dei Geologi della Liguria, Carlo Malgarotto, che ai grandi cantieri si accompagni anche una puntuale opera di controllo e piccola manutenzione del territorio, necessaria per garantire la buona efficienza delle opere infrastrutturali più grandi.
Milano
La sede di EXPO 2015 può contare su 122 milioni di euro, di cui 112 già finanziati con la delibera del CIPE n. 32/2015.
L’intervento più grande, in questo caso, riguarda le aree di laminazione del torrente Seveso nei comuni di Milano, Lentate sul Seveso, Varedo e Paderno Dugnano. Valore del cantiere: 95 milioni di euro.
Padova
La città veneta avrà a disposizione oltre 93 milioni di euro complessivi nell’arco temporale coperto dal piano nazionale contro il dissesto idrogeologico. Circa la metà sono già stati sbloccati dal CIPE e serviranno alla sistemazione degli invasi dei torrenti Astico e Orolo nei comuni circostanti il capoluogo.
Venezia
Gli interventi sulla rete idraulica del Bacino Lusore nel capoluogo della Regione sono già stati interamente finanziati dal CIPE per quasi 62 milioni di euro.
Bologna
Alla città felsinea saranno destinati 32,8 milioni di euro del Piano contro il dissesto idrogeologico nazionale. Per ora ne sono stati stanziati circa 9, soprattutto per lavori sul fiume Reno.
Cesenatico
La cittadina turistica sul litorale romagnolo è la destinataria di 18,5 milioni di euro, già disponibili, per finanziare interventi urgenti di messa in sicurezza del litorale, dopo i danni subiti con l’alluvione del febbraio di quest’anno.
Firenze
Dopo i danni provocati dagli ultimi eventi climatici, anche la città del premier Renzi viene interessata al piano contro il dissesto idrogeologico con uno stanziamento complessivo di quasi 74 milioni di euro, di cui 55,5 già sbloccati.
Tra gli interventi più imponenti ricordiamo le casse di espansione di Figline (42 milioni di euro), gli interventi di mitigazione del rischio idraulico sul torrente Mensola (10 milioni di euro) e l’adeguamento della diga del Levante, che verrà a costare circa 16 milioni di euro.
Olbia
La città sarda ha dovuto aspettare due anni, dopo l’alluvione del 2013, ma finalmente potrà contare su oltre 80 milioni di euro. A oggi sono state sbloccate risorse per finanziare il primo cantiere da 16,3 milioni di euro per la realizzazione delle vasche di laminazione sul rio San Nicola e sul rio Seligheddu.
Pescara
Con Venezia e Cesenatico, il capoluogo abruzzese è la terza città per la quale il CIPE ha già interamente deliberato il finanziamento previsto dal piano nazionale contro il dissesto idrogeologico. Stiamo parlando di quasi 55 milioni di euro destinati alle opere di laminazione delle piene del fiume Pescara.
Per una panoramica di tutti i cantieri già finanziati e di quelli che dovranno essere eseguiti entro il 2020, è possibile scaricare la presentazione ufficiale del piano contro il dissesto idrogeologico nazionale.
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