La Crescita resta l’obiettivo su cui il Governo Monti è al lavoro, dopo il rientro dalle ferie estive. Lo scorso 24 agosto, con una riunione fiume di 9 ore, il Consiglio dei Ministri ha riflettuto su “come mobilitare tutte le energie per raggiungere l’obiettivo della crescita” per definire un’azione coordinata per raggiungere tale traguardo.
Il risultato di questa lunga riunione – si legge nel comunicato stampa rilasciato da Palazzo Chigi – è “una strategia coerente di misure che, nei prossimi mesi, rafforzeranno e completeranno l’azione sin qui condotta per introdurre nel sistema economica italiano più efficienza, più produttività, più competitività, anche alla luce delle raccomandazioni rivolte all’Italia nel quadro del “Semestre europeo””.
Le principali componenti della strategia, contenute nel documento programmatico licenziato dal Cdm, sono:
– il recupero del gap infrastrutturale, anche attraverso l’attrazione di capitali privati;
– la spinta all’innovazione tecnologica e all’internazionalizzazione delle imprese;
– la creazione di un contesto favorevole alla nascita di start up, soprattutto da parte dei giovani;
– gli investimenti nel capitale umano promuovendo l’apprendimento permanente e valorizzando il merito;
– la riduzione degli oneri burocratici a favore di cittadini e imprese;
– l’attenzione a una crescita sostenibile ed eco-compatibile.
Il Governo Monti conferma la propria decisione a mantenere fermo l‘impegno di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013.
Opere infrastrutturali ed edilizia sono i punti cardine dell’Agenda con la proposta di ulteriori semplificazioni, la presentazione del nuovo Piano Aeroporti e del Piano Strategico del Turismo, la presentazione di alcune proposte di legge delega in materia di contratti pubblici, edilizia e governo del territorio, la definizione di una procedura autorizzativa unica per la realizzazione delle grandi opere e il recepimento della direttiva europea sulle tempistiche di pagamento.
Tra le azioni in programma sono da segnalare anche la riforma del Catasto dei fabbricati con invarianza del livello di imposizione e l’avvio del programma di dismissioni attraverso fondi di investimento ai quali verranno conferite proprietà mobiliari ed immobiliari pubbliche, finalizzate alla cessione delle partecipazioni azionarie detenute dallo Stato nelle società Sace, Fintecna e Simest.
In campo ambientale sono in programma progetti e bandi per l’attuazione del Piano Azione Coesione, la chiusura dei contratti di sviluppo per le grandi opere di trasporto ferroviarie e stradali, ma anche l’approvazione del Piano Nazionale per la riduzione delle emissioni di CO2.
Previsti anche il via libera alla ricostruzione dei centri storici del territorio aquilano colpito dal sisma, l’avvio di una politica per regolare il consumo del suolo a fini non agricoli, salvaguardandone l’uso per la produzione alimentare e il recupero delle aree industriali dismesse in zone urbane soggette a bonifica.
Nell’agenda presentata dal CdM sono segnate anche lo sviluppo di iniziative di attrattività turistica legate ad EXPO 2015, ma soprattutto la riorganizzazione della pianificazione urbanistica con impatto sul paesaggio del territorio nazionale, definendo, insieme con gli enti locali, “piani paesaggistici” compatibili con il rispetto del Codice dei beni culturali e del paesaggio, con la tutela di luoghi storici e naturali, con la rigenerazione dei centri urbani e periferie degradate.
L’esecutivo Monti intende proseguire le attività di liberalizzazione anche a livello delle Regioni e degli enti locali e pensa ad un regolamento sull’ autorizzazione unica ambientale per le piccole e medie imprese, e a mettere in atto le comunicazioni telematiche tra i Comuni dei dati anagrafici e di stato civile.
Tra i progetti in cantiere sono presenti anche i regolamenti di semplificazione in materia di attività produttive per ridurre gli adempimenti amministrativi e l’adozione delle linee guida per mettere on line sui siti delle amministrazioni tutte le informazioni sulle procedure e i servizi delle amministrazioni.
Nel pacchetto di liberalizzazioni sono contenute anche una nuova legge per la concorrenza per estendere ulteriormente l’apertura dei mercati e un disegno di legge che valorizzi il “merito”.
In materia di semplificazione si punta ad approvare il disegno di legge “anticorruzione” e a armonizzare la disciplina di riforma del mercato del lavoro privato con quella del lavoro pubblico.
La piena digitalizzazione dei rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione resta tra gli obiettivi che il Governo Monti intende perseguire con l’operatività della carta d’identità elettronica e lo sviluppo della Sanità elettronica, ma anche attraverso la dematerializzazione delle procedure amministrative nel settore scolastico e dei rapporti con docenti, studenti e famiglie.
La razionalizzazione del sistema di autonomie locali, altro punto in Agenda, prevede entro la fine del 2012 la riduzione del numero delle Province con ridefinizione e riallocazione delle funzioni, dal 2014 l’istituzione delle Città metropolitane e la razionalizzazione del sistema delle competenze legislative regionali.
Tra le misure in ambito lavorativo il ministro Fornero ha proposto il rafforzamento della partecipazione dei lavoratori, dei servizi per l’impiego, delle politiche attive e dell’apprendimento permanente, la stabilizzazione dei contratti a termine o di apprendistato e il restyling delle misure e degli incentivi per l’imprenditoria giovanile e femminile.
Sulla sicurezza il Governo intende potenziare le banche dati, promuovere la direttiva europea per l’applicazione del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni di sequestro e confisca dei beni in assenza di condanna penale, ottimizzare la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, concentrare interventi per i giovani nelle stesse aree del Sud dove ha luogo l’azione contro la dispersione scolastica.
Infine per quel che riguarda i servizi pubblici locali l’esecutivo dovrà rimettersi al lavoro per ridefinire un quadro normativo coerente e integralmente attuativo del diritto comunitario, tenendo conto del nuovo pacchetto sulle regole sugli aiuti di Stato per i servizi di interesse economico generale (SIEG) adottato dalla Commissione europea il 20 dicembre 2011.
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