Patologie edilizie e tenuta all’aria: l’importanza del controllo delle infiltrazioni

L’infiltrazione incontrollata di aria attraverso l’involucro edilizio può portare a numerosi problemi, tra cui dispersioni energetiche, formazione di condensa e muffe e compromissione del comfort abitativo. Ecco come risolvere

Domenico Pepe 01/08/24
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Le patologie edilizie legate alla scarsa tenuta all’aria degli edifici rappresentano una sfida crescente nel settore delle costruzioni.

L’infiltrazione incontrollata di aria attraverso l’involucro edilizio può portare a numerosi problemi, tra cui dispersioni energetiche, formazione di condensa e muffe, e compromissione del comfort abitativo.

In questo articolo, esploreremo le principali problematiche legate alla tenuta all’aria e le soluzioni più efficaci per garantire edifici sani ed efficienti.

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Indice

Le conseguenze di una scarsa tenuta all’aria

Una tenuta all’aria inadeguata può causare diverse patologie edilizie:

    • dispersioni termiche e aumento dei consumi energetici;
    • formazione di condensa interstiziale e superficiale;
    • sviluppo di muffe e deterioramento dei materiali;
    • riduzione del comfort acustico;
    • peggioramento della qualità dell’aria interna.

    Secondo studi condotti dall’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), le infiltrazioni d’aria possono essere responsabili fino al 50% delle dispersioni termiche in un edificio scarsamente isolato.

    L’importanza del Blower Door Test

    Per valutare la tenuta all’aria di un edificio, il metodo più efficace è il Blower Door Test. Il Blower Door Test permette di misurare il tasso di ricambio d’aria a 50 Pascal (n50) e identificare le vie di infiltrazione.

    Il funzionamento del Blower Door Test si basa sulla creazione di una differenza di pressione tra interno ed esterno dell’edificio, utilizzando un ventilatore calibrato montato su un telaio inserito in una porta o finestra. Misurando il flusso d’aria necessario per mantenere questa differenza di pressione, si può calcolare il livello di tenuta all’aria dell’involucro.

    Il costo del Blower Door Test può variare in base alle dimensioni dell’edificio e alla complessità della struttura, ma rappresenta un investimento fondamentale per garantire l’efficienza energetica e la salubrità dell’ambiente interno.

    Normative e standard di riferimento

    In Italia, il Blower Door Test non è ancora obbligatorio per tutte le nuove costruzioni, ma è fortemente raccomandato e richiesto per edifici certificati secondo standard come il Passivhaus. La norma UNI EN ISO 9972 definisce la metodologia per l’esecuzione del test.
     
    Gli standard internazionali, come quelli promossi dal Passive House Institute, richiedono valori n50 inferiori a 0,6 h⁻¹ per garantire un’eccellente tenuta all’aria.

    Soluzioni per migliorare la tenuta all’aria

    Per risolvere le patologie legate alla scarsa tenuta all’aria, è fondamentale adottare un approccio integrato, come suggerito da Building Science Corporation:

    • progettazione accurata dell’involucro edilizio;
    • utilizzo di materiali e sistemi costruttivi adeguati;
    • corretta posa in opera di serramenti e attraversamenti impiantistici;
    • applicazione di barriere al vapore e membrane traspiranti;
    • sigillatura accurata di giunti e connessioni.

    Un’attenzione particolare va posta all’eliminazione degli spifferi, che possono compromettere significativamente la tenuta all’aria dell’edificio.

    Il ruolo della ventilazione controllata

    Un edificio con un’ottima tenuta all’aria beneficia notevolmente dall’installazione di un sistema di ventilazione meccanica controllata (VMC). La VMC non solo garantisce un adeguato ricambio d’aria, ma migliora significativamente la qualità dell’aria interna. Questo è particolarmente importante considerando che tutti noi, respirando, emettiamo CO2 e che in inverno è necessario un ricambio costante per mantenere un ambiente salubre.
     
    I sistemi VMC con recupero di calore rappresentano una soluzione ottimale, in quanto permettono di mantenere un’elevata efficienza energetica mentre assicurano un continuo apporto di aria fresca. Contrariamente all’apertura manuale delle finestre o agli spifferi incontrollati, la VMC offre un approccio più salutare e controllato al ricambio d’aria.
     
    Sebbene la VMC non sia un obbligo, essa valorizza notevolmente il comfort abitativo e la salute degli occupanti. Come indicato nelle linee guida dell’ASHRAE (American Society of Heating, Refrigerating and Air-Conditioning Engineers), un sistema di ventilazione ben progettato può contribuire significativamente al benessere e all’efficienza energetica dell’edificio.

    Conclusioni

    La corretta gestione della tenuta all’aria è fondamentale per prevenire patologie edilizie e garantire edifici sani, confortevoli ed efficienti dal punto di vista energetico. L’adozione di tecniche costruttive appropriate, l’esecuzione di test di verifica come il Blower Door Test e l’implementazione di sistemi di ventilazione controllata sono passi essenziali verso la realizzazione di edifici performanti e sostenibili.

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