Obbligo polizze catastrofali: il chiarimento MIMIT su autoapplicazione e retroattività

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy chiarisce che l’obbligo di assicurazione contro eventi catastrofali per le imprese non è autoapplicativo né retroattivo: l’esclusione dagli incentivi scatterà solo dopo appositi provvedimenti di recepimento

La legge 30 dicembre 2023, n. 213, ha introdotto l’obbligo per le imprese di stipulare una polizza assicurativa contro i danni da calamità naturali ed eventi catastrofali. Tale disposizione prevede che, in caso di inadempimento da parte delle imprese, possa venire meno la concessione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni pubbliche.

Tuttavia, il testo normativo non specifica in modo vincolante gli effetti diretti di questa valutazione, lasciando un margine di discrezionalità alle amministrazioni che gestiscono le varie misure di sostegno pubblico.

Per rispondere ai dubbi sull’autoapplicazione e retroattività della misura il MIMIT ha chiarito attraverso nuove FAQ che si aggiungono alla lista delle prime già pubblicate.

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Governo del territorio e strumenti di piano

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Stella Agostini | 2024

Indice

La norma non è autoapplicativa: serve un recepimento

Secondo quanto chiarito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), la disposizione non è autoapplicativa.

Ciò significa che non produce effetti diretti e automatici alla scadenza dei termini indicati nel decreto-legge 31 marzo 2024, n. 39. Ogni amministrazione dovrà adottare un proprio provvedimento specifico per recepire e attuare quanto stabilito dalla legge n. 213/2023.

In particolare, sarà compito delle amministrazioni definire le modalità con cui intendono tener conto dell’eventuale inadempienza assicurativa da parte delle imprese, nell’ambito delle rispettive misure di agevolazione.

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L’indirizzo del MIMIT e l’esclusione dagli incentivi

Il MIMIT ha precisato il proprio orientamento: escludere le imprese non in regola con l’obbligo assicurativo dall’accesso agli incentivi gestiti direttamente dal Ministero.

Questa esclusione, però, non avrà effetto immediato, ma sarà operativa solo dopo che ciascuna misura di incentivo sarà stata modificata per includere espressamente questa condizione. Saranno quindi necessarie norme attuative specifiche che integrino tale vincolo nei criteri di accesso e ciò avverrà nel rispetto delle tempistiche previste dal decreto-legge 31 marzo 2024, n. 39.

Nessuna retroattività: effetto solo sulle domande future

Un altro punto fondamentale chiarito dal Ministero riguarda la non retroattività della norma.

L’obbligo avrà effetto solo sulle domande presentate successivamente alla data di adozione del provvedimento attuativo da parte della singola amministrazione, oppure dalla diversa data indicata in tale provvedimento.

In sintesi, si conferma che la norma vale per il futuro e non può essere applicata a situazioni pregresse.

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L’influenza del rischio idrogeologico nella valutazione di infrastrutture e strutture esistenti

Viste le problematiche relative al dissesto idrogeologico a cui sono soggette le infrastrutture su tutto il territorio nazionale, il libro vuole illustrare, in modo chiaro e con esempi concreti, le tecniche di analisi relative alla sicurezza di ponti e viadotti soggetti a rischio fondazionale, idraulico, da frana e idrogeologico. Dalle analisi numeriche, riportate nel libro, si evince come, ad esempio, le frane o i fenomeni di erosione localizzata, per fondazioni in alveo, sono molto pericolosi per la stabilità globale del ponte in quanto incidono su strutture esistenti spesso dotate di scarsa robustezza. Gli interventi di mitigazione del rischio su infrastrutture esistenti, o nel caso di nuove realizzazioni, come ad esempio i tiranti applicati in testa ai cordoli di paratie, oppure il sistema di micropali in fondazione, risultano molto efficaci a contrastare, rispettivamente, le spinte del terreno e la perdita di porzioni di terreno al di sotto delle fondazioni. Il libro, pertanto, è di sicuro interesse per i tecnici del settore, in particolare per gli ingegneri strutturisti e geotecnici. FRANCESCO OLIVETOStrutturista, Geotecnico, specializzato nelle verifiche sismiche di edifici esistenti soggetti a danno inglobato. Collaboratore esterno con il Gruppo Sismica srl per la formazione continua e lo sviluppo di metodologie di calcolo di strutture in muratura e in c.a. in condizioni di danno pregresso e attuale ai fini della stima della capacità residua. Consulente Scientifico della Stacec Srl sulle tematiche relative al degrado di strutture ed infrastrutture.MATTEO FELITTIStrutturista, Ispettore Ponti e Titolare dello studio tecnico ENGINEERING & CONCRETE CONSULTING, si occupa principalmente di calcolo strutturale, dissesti statici nelle costruzioni esistenti, degrado dei materiali e di tecnologia del calcestruzzo presso importanti aziende del settore. Cultore di Scienza delle Costruzioni ICAR/08 e Docente di “Calcolo Automatico delle Strutture” presso la Facoltà di Architettura – Università degli Studi di Napoli, Federico II. Consulente Scientifico della Stacec Srl sulle tematiche relative al degrado di strutture ed infrastrutture.DANILO PELLEStrutturista, socio della società di Ingegneria Cooprogetti Soc. Coop., si occupa principalmente di progettazione infrastrutturale, geotecnica, progettazione BIM e ispezione di ponti. BIM Coordinator certificato Accredia, Ispettore di Ponti di 2° Livello certificato Accredia.”

 

Francesco Oliveto, Matteo Felitti, Danilo Pelle | Maggioli Editore 2025

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