Nuovo decreto CER 2025 in vigore: incentivi potenziati e platea ampliata

Contributo PNRR fino al 40%, anticipo al 30%, detrazioni piene e accesso esteso ai Comuni sotto i 50 mila abitanti per lo sviluppo delle CER: tutte le novità del nuovo decreto

Lisa De Simone 27/06/25
Allegati

In vigore dal 26 giugno 2025 il decreto del MASE con le nuove norme a favore delle Comunità Energetiche. Ampliata la platea dei beneficiari, con la possibilità di ottenere il contributo PNNR del 40% anche per le CER nei Comuni fino ai 50.000 abitanti, non più solo in quelli fino a 5.000. Coinvolti circa 2.000 Comuni in più, con il totale che raggiunge i 7.750 comuni, vale a dire circa il 98% del totale.

Aumenta anche la quota del contributo che si può richiedere in acconto, e viene spostato in avanti il termine per l’entrata in esercizio dei nuovi impianti. Domande sul sito del GSE entro il 30 novembre prossimo.

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Indice

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Le comunità energetiche rinnovabili

Uno dei pilastri della transizione energetica europea si fonda sullo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (e più in generale dell’autoconsumo diffuso), soggetti aggregati che rappresentano la vera rivoluzione verso una produzione elettrica decentrata da fonti rinnovabili. Ma come si forma esattamente una comunità energetica o un gruppo di autoconsumo e, soprattutto, che passaggi e documenti sono necessari per costituirla? Il libro, aggiornato allo stato dell’arte dei più recenti in- terventi, ripercorre l’evoluzione europea e italiana del quadro normativo e regolatorio, esaminando proprio il ruolo delle Comunità di Energia Rinnovabile (c.d. CER) nella transizione energetica. Saranno esplorati gli aspetti legali, amministrativi e fiscali per la costituzione e gestione delle CER, corredati con otto modelli e formulari funzionali alla messa in pratica delle normative esaminate ed illustrate. Quest’opera si configura anche come un manuale pratico di consultazione e approfondimento sulle procedure tecnico-amministrative necessarie per costruire e gestire un impianto fotovoltaico e ha l’obiettivo di fornire uno strumento utile all’operatore (pubblico e privato) che sia chiamato a realizzare concretamente una Comunità Energetica, accelerando la sua diffusione in Italia. Lucio BerardiAvvocato Cassazionista con doppia laurea in Giurisprudenza ed Economia conseguite presso l’Università di Bologna. Ha maturato una significativa esperienza legale in ambito urbanistico-edili- zio, nel contenzioso amministrativo (TAR, Consiglio di Stato e Corte dei Conti) e tributario. Ha ricoperto il ruolo di Presidente e Amministratore Delegato di società partecipate pubblico-private. È Founder e Head of Legal di Go Global Group srl, società che si occupa dello sviluppo di progetti multidisciplinari in ambito di energie rinnovabili per primarie aziende del settore e Pubbliche Amministrazioni.

 

Lucio Berardi | Maggioli Editore 2024

Non più solo piccoli Comuni

Il decreto rivede per prima cosa il novero dei soggetti che hanno i requisiti per l’accesso ai contributi a fondo perduto per la realizzazione di impianti fotovoltaici destinati all’autoconsumo collettivo, e possono ottenere quindi il contributo a fondo perduto fino al 40% dal GSE. Previsto poi un contributo per l’energia autoconsumata dagli utenti che fanno parte della CER.

La misura, inizialmente pensata a supporto dei piccoli Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti non ha avuto il successo sperato, anche probabilmente per la difficoltà a trovare soggetti disposti a farsi carico degli oneri burocratici per la costituzione della CER in un contesto così poco popolato. Con le nuove regole, la soglia viene innalzata a 50.000 abitanti, estendendo il beneficio anche ai centri di medie dimensioni, con maggiori probabilità di trovare operatori e utenti interessati sia sul fronte dei soggetti che gestiscono attività produttive sia per quanto riguarda le altre realtà locali che grazie all’approvazione del decreto Bollette possono entrare nella compagine delle Comunità. Da non dimenticare poi la possibilità di ottenere i contributi anche per gli impianti realizzati prima della costituzione delle CER.

Anticipo triplicato e proroga dei termini

Importante anche l’intervento sui tempi e sulle modalità di erogazione del contributo. Sale infatti al 30%, rispetto al precedente 10%, l’anticipo richiedibile per avviare le opere di realizzazione degli impianti. E si allungano i tempi per la loro messa in esercizio: si passa dalla scadenza del 30 giugno 2026 al 31 dicembre 2027.

Contributo erogato solo a completamento dei lavori

A prescindere dalla data di entrata in vigore dell’impianto, comunque, il nuovo decreto prevede che in ogni caso, le quote a saldo siano erogate al completamento dei lavori sulla base della presentazione della richiesta di rimborso finale da parte del beneficiario, comprensiva della documentazione a comprova della conclusione dei progetti agevolati.

Inoltre è stato specificato che il contributo viene revocato in caso di mancata sottoscrizione del contratto per l’erogazione degli incentivi, ossia delle tariffe spettanti per l’autoconsumo. 

Le domande

Le domande per l’accesso ai contributi in base alle nuove regole potranno essere presentate sul sito del GSE entro il 30 novembre 2025.

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Lisa De Simone

Esperta in materia legislativa, si occupa di disposizioni normative e di giurisprudenza di interesse per il cittadino. Collabora da anni con Maggioli Editore, curando alcune rubriche on line di informazione quotidiana con particolare attenzione alle sentenze della Corte di Cassaz…Continua a leggere

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