Il Nuovo Codice Appalti è stato pubblicato in Gazzetta, ed è già in vigore. Allora, quali sono i provvedimenti che cambieranno le cose nei primi due anni di vita del Nuovo Codice Appalti? Vediamole
Cosa cambia entro 3 mesi
1.Rating di impresa. I costruttori saranno valutati anche sulla base della reputazione conquistata sul campo. Il rating sarà rilasciato dall’Autorità Anticorruzione. Per attivarlo l’Anac devescrivere specifiche linee guida entro tre mesi dall’entrata in vigore.
Entro un anno
2.Débat public sulle grandi opere. Il codice introduce la consultazione pubblica su opere di rilevanza sociale e impatto ambientale. Serve un decreto delle Infrastrutture da varare entro un anno per individuare a quale tipo di opere si applicherà la consultazione.
Entro 120 giorni
3.Commissari di gara a sorteggio. Gli appalti di importo superiore alle soglie Ue aggiudicati all’offerte economicamente più vantaggiosa saranno scelti da un albo tenuto dall’Anac e decisi da commissari di gara esterni alle Pa. Per istituire l’albo serve un atto dell’Autorità da definire entro 120 giorni dall’entrata in vigore. Nel frattempo, rimangono le commissioni interne.
Entro 24 mesi
4.Lavori in house delle concessionarie. Il codice impone alle concessionarie di affidare con gara almeno l’80% dei lavori oggetto della concessione. Ma concede 24 mesi per adeguarsi. Per altri 2 anni il tetto dunque rimane al 60%.
Inoltre cambieranno le cose per la qualificazione stazioni appaltanti. L’Anac dovrà istituire un elenco delle stazioni appaltanti qualificate, tra le quali anche le centrali di committenza. La qualificazione potrà essere conseguita in base alla tipologia dei contratti, oltre che per fasce di importo.
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