È il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli a dichiarare la necessità di estendere il limite di validità temporale dei bonus casa: molti di questi infatti hanno termine previsto a fine 2019, altri a fine 2020, ma sono comunque pochi i mesi ancora a disposizione.
La notizia è di fondamentale importanza (stessa opinione ha il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa), dal momento che si tratta di un settore in declino ormai da anni e oberato da una tassazione alle stelle.
C’è chi sogna di “donare l’immortalità” a questi incentivi, rendendoli definitivi e strutturali, specie perché non si tratta di bonus per lavori eseguibili da un giorno all’altro, quanto di interventi che richiedono una programmazione economica e organizzativa studiata con attenzione.
Vediamo in dettaglio cosa si prospetta per le detrazioni ristrutturazioni e quelle per l’efficienza energetica!
Novità detrazioni fiscali, pronte le proroghe dei bonus casa!
È stato molto chiaro il messaggio del ministro che si è espresso alla ventinovesima edizione del Coordinamento legali di Confedilizia a Piacenza: dal 2007 sono stati oltre 39 miliardi di euro gli investimenti per interventi di riqualificazione energetica. Cifre da capogiro, che si attestano a 3,3 miliardi solo nel 2018, e hanno visto complessivamente un risparmio di 100 milioni di Mwh.
Quali detrazioni saranno prorogate?
Sembra che tutte le detrazioni fiscali che riguardano il recupero del patrimonio edilizio, l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, la realizzazione e manutenzione straordinaria di giardini e gli interventi di risparmio energetico «qualificato», saranno prorogate al 2020.
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Inoltre, sembra gioveranno della proroga anche il limite massimo di spesa per singola unità immobiliare e relative pertinenze, attestato dal 26 giugno 2012 a 96 mila euro (limite che sembra a molti comunque basso, dati gli importi standard del settore edile).
E se non si eseguirà la proroga?
La normativa vigente già prevede l’applicazione fino alla fine del 2021 delle detrazioni Irpef e Ires. Queste ricordiamo che sono:
– 70% per i lavori di riqualificazione energetica di parti comuni condominiali, che si eseguono su più del 25% dell’involucro dell’edificio;
– 75% per gli interventi di riqualificazione energetica di parti comuni condominiali, che migliorano la qualità media di cui al decreto 26 giugno 2015;
– 50%, 70%, 75%, 80% o 85% per le misure antisismiche “speciali” nelle zone sismiche 1, 2 e 3.
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Classificazione della vulnerabilità sismica degli edifici e sisma bonus
Aggiornato alla legge n. 58/2019 (conversione del d.l. 34/2019 c.d. Decreto Crescita) il prontuario si configura come un supporto operativo indispensabile per il professionista nell’analisi e nell’interpretazione della disciplina per la classificazione della vulnerabilità sismica degli edifici (d.m. 65/2017 – attribuzione e miglioramento della classe di rischio) con esempi pratici dettagliati secondo i due metodi previsti dalla normativa: metodo convenzionale e metodo semplificato, senza tralasciare la fase di asseverazione che il progettista deve rilasciare.Il testo evidenzia anche le novità riguardanti gli interventi su edifici esistenti previsti dalle Norme Tecniche per le Costruzioni 2018 (d.m. 17 gennaio 2018) e dalla circolare esplicativa n. 7/2019. Vengono esaminate le procedure di valutazione della sicurezza e della classe di rischio ante e post operam. Oltre agli aspetti tecnici, altrettanto importante è la parte fiscale a cui è dedicato un intero capitolo approfondito e corredato da esempi per l’applicazione del Sisma Bonus.Struttura del prontuarioEdifici esistenti e normativa antisismica nazionale Classificazione del rischio sismico:• Linee guida n. 65/2017• Attribuzione della Classe di Rischio• Miglioramento della Classe di Rischio• Procedura di asseverazioneEsempio di applicazione con metodo convenzionale e metodo semplificato Aspetti fiscali del Sisma Bonus ed esempi pratici
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Cosa scadrà (senza proroga) a dicembre 2019?
Il 31 dicembre 2019 senza la preannunciata proroga, scadrebbero:
– la detrazione Irpef del 36% per la realizzazione e la manutenzione straordinaria di giardini, che ha limite di spesa di 5 mila euro per unità immobiliare ad uso abitativo, spacchettabili in dieci quote annuali;
Approfondisci con: Il bonus ristrutturazione perderai se la casa (ereditata) affitterai
– la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici con limite di spesa di 10 mila euro. Ricordiamo che questo vale solo se i lavori sono iniziati nell’anno dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici o in quello precedente. L’importante è in ogni caso che sia prima del pagamento dei mobili;
– qualunque detrazione Irpef e Ires del 50% o 65% per gli interventi di risparmio energetico “qualificato”. Rientrano in questa categoria l’installazione di pannelli solari per l’acqua calda, pareti isolanti o cappotti, coperture e pavimenti, che hanno la detrazione del 65%, o l’installazione di finestre comprensive di infissi e di schermature solari, che hanno invece detrazione del 50%.
Vedremo quindi cosa succederà ai bonus casa nelle settimane a venire!
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