Niente Bonus Mobili per chi spende di più negli arredi

Ecco un nuovo vincolo per il Bonus Mobili, l’incentivo che dà la possibilità di fruire della detrazione 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici efficienti contestualmente a lavori di ristrutturazione edilizia di un immobile: il Movimento 5 Stelle ha proposto un emendamento alla Legge di Stabilità, che stabilisce che la spesa per l’acquisto dell’arredo non può superare quella sostenuta per la ristrutturazione dell’immobile, e l’emendamento è stato approvato dalla Commissione Bilancio della Camera. In sostanza: se si spendono 100 euro per i mobili e 50 per la ristrutturazione, non si può usufruire del Bonus Mobili e sui mobili non vale più lo sconto del 50%.

Questa l’ultima novità su un provvedimento, il cosiddetto Bonus Mobili, che in breve tempo un pò di aiuto alle aziende produttrici di mobili lo aveva dato.

Il Bonus Mobili è contenuto nel decreto legge n. 63 del 4 giugno 2013 che contiene diverse misure per il rilancio dell’edilizia.

L’Agenzia delle Entrate ha poi pubblicato una Circolare ufficiale (circolare 18 settembre 2013, n. 29) con i chiarimenti riguardanti il Bonus Mobili.

Possono sfruttarlo i contribuenti che hanno effettuato lavori di ristrutturazione edilizia elencati all’art. 16-bis del TUIR e hanno chiesto la Detrazione 50% sull’IRPEF per una spesa massima ammissibile di 96.000 euro.

È possibile usufruire della detrazione per l’acquisto di mobili necessariamente a seguito di interventi di:

manutenzione ordinaria, di cui alla lett. a) dell’art. 3 del DPR n. 380 del 2001, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale;

manutenzione straordinaria, di cui alla lett. b) dell’art. 3 del DPR n. 380 del 2001, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali;

restauro e di risanamento conservativo, di cui alla lett. c) dell’art. 3 del DPR n. 380 del 2001, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali;

ristrutturazione edilizia, di cui alla lett. d) dell’art. 3 del DPR n. 380 del 2001, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali;

– ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, ancorché non rientranti nelle categorie precedenti, sempreché sia stato dichiarato lo stato di emergenza.

Per saperne ancora di più: leggi il nostro speciale sempre aggiornato sul Bonus Mobili.

La Legge di Stabilità ha previsto la proroga del Bonus Mobili (oltre che delle detrazioni 65% per la riqualificazione energetica e 50% per le ristrutturazioni edilizie) fino al 31 dicembre 2014. Ora, l’emendamento del M5S non permette di superare, con il totale della spesa per i mobili, l’ammontare delle spese per la ristrutturazione a monte del Bonus Mobili.

Redazione Tecnica

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