Modelli Unici Semplificati CIL e CILA: la Sicilia dice no

La Sicilia non recepisce la normativa relativa ai modelli unici semplificati per i lavori in edilizia, con specifico riferimento alla comunicazione di inizio lavori (CIL) e per la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA).

A deciderlo è stato il dipartimento Urbanistica dell’assessorato al Territorio e Ambiente con la circolare n. 5/2015 del 10 giugno, inviata con effetto di notifica a tutti i 390 Comuni siciliani: le Amministrazioni dell’isola sono state pertanto invitate “ad esimersi dall’adottare la modulistica in oggetto, nelle more del recepimento del citato art. 6 del d.P.R. n. 380/2001”.

La decisione assume contorni di legittimità in virtù della competenza legislativa esclusiva riservata alla Regione siciliana in materia “urbanistica” ai sensi dell’art. 14, lett. f) dello Statuto autonomistico. “Le disposizioni del suddetto testo unico n. 380/2001 non operano direttamente nell’ordinamento regionale, se non limitatamente a quelle disposizioni regionali già emanate che espressamente ne fanno un rinvio c.d. dinamico” si legge all’interno della circolare.

La circolare emessa prosegue nel seguente modo: “L’art. 6, comma 2, del d.P.R. n. 380/2001 riguardante le c.d. attività di edilizia libera non è stato recepito nell’ordinamento regionale siciliano – sul cui territorio tutt’oggi vige l’art. 6 della legge regionale 10 agosto 1985, n. 37 – viene a mancare il presupposto normativo per adottare i predetti moduli. Né a diversa conclusione può indurre la circostanza del decorso del termine stabilito dall’art. 1, comma 2, dell’accordo del 18 dicembre 2014, relativamente all’obbligo in capo a Regioni e Comuni di adeguare i contenuti informativi dei moduli unificati e standardizzati, la cui adozione, nella nostra Regione potrà avvenire solo in caso di recepimento esplicito o dinamico delle norme statali”.

Il tutto in ossequio, come è ovvio, a ragioni di carattere costituzionale: la circolare premette infatti che “Le regioni esercitano la potestà legislativa concorrente in materia edilizia nel rispetto dei principi fondamentali della legislazione statale desumibili dalle disposizioni contenute nel testo unico(…). Le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano esercitano la propria potestà legislativa esclusiva, nel rispetto e nei limiti degli statuti di autonomia e delle relative norme di attuazione”.

Va ricordato che risale allo scorso mese di gennaio l’approvazione ufficiale dei Modelli Unici Semplificati per la CIL (comunicazione inizio lavori) e la CILA (comunicazione inizio lavori asseverata) per gli interventi di edilizia libera, che contribuiscono ad unificare, semplificandoli, i moduli precedentemente in uso degli oltre 8mila Comuni italiani. Leggi in proposito l’articolo Edilizia, ecco i Modelli Unici Semplificati per CIL e CILA ufficiali.

Una precedente circolare dell’Assessorato del territorio e dell’ambiente della Regione siciliana (la n. 3 del 5 agosto 2014) aveva invitato le amministrazioni alla immediata adozione e diffusione della modulistica unificata e semplificata relativa alla segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) edilizia: quest’ultima trova già piena applicazione all’interno della Regione siciliana.

Nel frattempo nel resto delle Regioni italiane a statuto ordinario il processo di semplificazione in relazione agli adempimenti in edilizia prosegue: leggi in proposito l’articolo Modelli unici semplificati CIL e CILA: cosa cambia in Lombardia?

Redazione Tecnica

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