Mappe catastali per consultare i valori immobiliari online

Il nuovo servizio dell’Agenzia delle Entrate permette di consultare tutti i dati d’interesse, mantenendo il massimo rispetto della privacy dei soggetti coinvolti nella transazione. Ecco i dettagli

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Dal 7 novembre è online il nuovo servizio online dell’Agenzia delle Entrate che consente di visionare le mappe catastali per consultare i valori immobiliari.

Il servizio consente di consultare i dati dichiarati nelle compravendite, stipulati a partire dal 1° gennaio 2019, navigando comodamente online sulle mappe del territorio nazionale.

L’applicazione è stata realizzata per garantire la massima trasparenza del marcato immobiliare, garantendo, però, il rispetto della privacy dei soggetti coinvolti nelle transazioni.

L’applicazione, infatti, mostra i principali dati dell’atto ci compravendita, ma non il diretto collegamento all’abitazione.

Vediamo i dettagli.

Mappe catastali per consultare i valori immobiliari online

Come anticipato, grazie al portale è possibile visualizzare i valori immobiliari delle compravendite direttamente su mappe catastali online.

Per usare il servizio è necessario accedere a Fisconline/Entratel con le proprie credenziali o con lo SPID. Una volta entrati nel portale, sarà possibile scegliere il territorio e il periodo di interesse, a questo punto il portale permetterà di visionare:
mese e anno di riferimento per la stipulazione del contratto;
tipologia dell’atto (residenziale, produttivo, commerciale);
– numero degli immobili transati nell’atto;
–  corrispettivo dichiarato per il complesso degli immobili in atto;
– comune e la zona OMI di ubicazione degli immobili;
– categoria e la consistenza catastale (espressa in vani, metri cubi o metri quadrati a seconda della categoria catastale).

Attenzione, per un buon uso dell’informazione fornita consigliamo di leggere con attenzione il documento “Informazioni per l’utilizzo dei dati” all’interno del servizio dell’Agenzia delle Entrate.

Mappe catastali
Schermata del portale di ricerca.

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Mappe catastali AdE, cosa comprendono

Il servizio è disponibile per le unità immobiliari urbane compravendute situate in tutto il territorio nazionale, ad eccezione di quelle nei comuni delle province autonome di:
Trento (n. 176 comuni);
Bolzano (n. 116 comuni);
Veneto (4 comuni);
Lombardia (2 comuni);
Friuli Venezia Giulia (43 comuni).

Non solo, è utile precisare che le informazioni, disponibili si riferiscono esclusivamente ad atti di compravendita nei quali sono stati trasferiti diritti di proprietà di unità immobiliari dal 1° gennaio 2019 per intero e a titolo oneroso.

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La fonte dei dati dei valori immobiliari

I dati del servizio si riferiscono a immobili georiferiti in particolati ambiti territoriali e sono realizzati incrociando:
– archivi delle note di trascrizione degli atti di compravendita;
– note di registrazione degli stessi atti;
– archivi censuari del Catasto fabbricati;
– archivio delle zone OMI.

L’aggiornamento dei dati presenti nelle mappe sarà continuo, con cadenza mensile, in modo da “mappare” un numero sempre più alto di valori immobiliari.

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Tutela della privacy

Il rispetto della privacy è uno dei punti cardine del servizio: la consultazione dei dati viene garantita in forma anonima e può essere effettuata solo nel caso in cui nell’area e nel periodo di interesse selezionati, siano avvenute almeno cinque atti traslativi.

Il servizio infatti, permette agli utenti di accedere a una mappa in cui compaiono “punti di interesse”, unità immobiliari georiferite, solamente solamente dopo aver raggiunto un minimo di 5 transazioni.

Solo in questo caso sarà possibile consultare delle schede con le principali informazioni contenute negli atti di compravendita. Il tutto senza il diretto collegamento al punto di interesse al quale appartengono queste informazioni.

Manuale del progettista per gli interventi sull’esistente

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Proseguono le novità nella disciplina edilizia attraverso il decreto legge 16 luglio 2020, n. 76, “Decreto semplificazioni”, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120.Il provvedimento introduce una serie di modifiche al Testo unico per l’edilizia, di cui al d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 e, in particolare:- modifica l’istituto del permesso di costruire, della SCIA e di edilizia libera;- semplifica la ristrutturazione edilizia;- deroga i limiti di distanza tra fabbricati;- riforma gli interventi relativi alle opere stagionali e temporanee;- stabilisce lo stato legittimo degli immobili;- proroga i termini di inizio e ultimazione dei lavori;- deroga agli strumenti urbanistici;- disciplina l’uso temporaneo degli immobili;- introduce l’agibilità, in assenza di lavori;- estende il concetto di tolleranze costruttive ed esecutive;- assicura la demolizione di opere abusive;- elimina l’autorizzazione paesaggistica per posa di elementi amovibili su aree pubbliche;- agevola la rigenerazione urbana, il recupero e il riuso degli immobili.Inoltre consente di realizzare, anche su immobili condominiali, ai sensi della legge 17 luglio 2020, n. 77, con la detrazione del 110 per cento, interventi di:- efficienza energetica di edifici o unità immobiliari;- riduzione rischio sismico degli edifici (sisma bonus);- impianti solari fotovoltaici su edifici;- infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.Mario Di NicolaArchitetto, noto autore di molteplici pubblicazioni in materia.

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Foto: iStock/Trodler

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