Prosegue il nostro dossier dedicato alle Tasse sulla Casa; prima di addentrarci nell’analisi dettagliata delle varie imposte che gravano sugli immobili risulta utile fare un cenno alla classificazione catastale dei fabbricati sulla base della quale viene poi determinata la c.d. rendita catastale.
Tutti gli immobili sono individuati attraverso dei codici identificativi catastali, che sono attribuiti dagli Uffici provinciali dell’ex Agenzia del Territorio, ora assorbita entro l’Agenzia delle Entrate.
A ciascuna unità immobiliare urbana dei gruppi A, B e C viene poi attribuita una categoria e una classe in relazione alle sue caratteristiche e alla sua destinazione d’uso. Successivamente viene determinata la rendita catastale (di cui parleremo nel prossimo post).
Presentiamo qui di seguito la classificazione delle unità immobiliari urbane che sono raggruppate nelle diverse categorie catastali. La classificazione è aggiornata al luglio 2013 ed è tratta dall’Annuario del Contribuente, realizzato dall’Agenzia delle Entrate.
Immobili a destinazione ordinaria
A/1 – Abitazioni di tipo signorile
A/2 – Abitazioni di tipo civile
A/3 – Abitazioni di tipo economico
A/4 – abitazioni di tipo popolare
A/5 – abitazioni di tipo ultrapopolare
A/6 – abitazioni di tipo rurale
A/7 – abitazioni in villini
A/8 – abitazioni in ville
A/9 – castelli e palazzi di eminente pregio artistico o storico
A/10 – uffici e studi privati
A/11 – abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi
B/1 – collegi e convitti, educandati, ricoveri, orfanotrofi, ospizi, conventi, seminari e caserme
B/2 – case di cura e ospedali (senza fini di lucro)
B/3– prigioni e riformatori
B/4 – uffici pubblici
B/5 – scuole, laboratori scientifici
B/6 – biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie, accademie che non hanno sede in edifici della categoria A/9
B/7 – cappelle e oratori non destinati all’esercizio pubblico dei culti
B/8 – magazzini sotterranei per depositi di derrate
C/1 – negozi e botteghe
C/2 – magazzini e locali di deposito
C/3 – laboratori per arti e mestieri
C/4 – fabbricati e locali per esercizi sportivi (senza fini di lucro)
C/5 – stabilimenti balneari e di acque curative (senza fini di lucro)
C/6 – stalle, scuderie, rimesse ed autorimesse (senza fini di lucro)
C/7 – tettoie chiuse o aperte
Immobili a destinazione speciale
D/1 – Opifici
D/2 – Alberghi e pensioni (con fine di lucro)
D/3 – Teatri, cinematografi, sale per concerti e spettacoli e simili (con fine di lucro)
D/4 – Case di cura ed ospedali (con fine di lucro)
D/5 – Istituto di credito, cambio e assicurazione (con fine di lucro)
D/6 – Fabbricati e locali per esercizi sportivi (con fine di lucro)
D/7 – Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività industriale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni
D/8 – Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività commerciale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni
D/9 – Edifici galleggianti o sospesi assicurati a punti fissi del suolo, ponti privati soggetti a pedaggio
D/10 – Fabbricati per funzioni produttive connesse alle attività agricole
Immobili a destinazione particolare
E/1 – Stazioni per servizi di trasporto, terrestri, marittimi ed aerei
E/2 – Ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggio
E/3 – Costruzioni e fabbricati per speciali esigenze pubbliche
E/4 – Recinti chiusi per speciali esigenze pubbliche
E/5 – Fabbricati costituenti fortificazioni e loro dipendenze
E/6 – Fari, semafori, torri per rendere d’uso pubblico l’orologio comunale
E/7 – Fabbricati destinati all’esercizio pubblico dei culti
E/8 – Fabbricati e costruzioni nei cimiteri, esclusi i colombari, i sepolcri e le tombe di famiglia
E/9 – Edifici a destinazione particolare non compresi nelle categorie precedenti del gruppo E
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