La “casa autonoma”, progetto di sostenibilità dal Politecnico di Bari

La facoltà di Architettura del Politecnico di Bari ha ideato la ‘casa del futuro‘, un prototipo di circa 100mq in fase di costruzione a Bari, in grado di consumare fino al 90% in meno rispetto alle case tradizionali.

Il progetto è stato selezionato insieme ad altri venti progetti di università di tutto il mondo e sarà presentato a settembre a Madrid (Spagna), in occasione della manifestazione internazionale ‘Solar Decathlon Europe 2012’.

Si tratta – rende noto il Politecnico – di una casa autonoma che può assicurare il benessere termico senza alcun impianto di riscaldamento convenzionale (caldaia e termosifoni) perché sfrutta la somma degli apporti passivi di calore dell’irraggiamento solare trasmessi dalle finestre, dal calore generato internamente dai comuni elettrodomestici e dagli occupanti, ricorrendo a fattori fondamentali come:

– l’isolamento termico,
– l’assenza di ponti termici,
– l’elevata impermeabilità all’aria,
– il controllo della ventilazione,
– l’esposizione solare,
– la forma,
– i materiali costruttivi del territorio.

Gli impianti di climatizzazione e di riscaldamento rappresentano un fattore altamente inquinante perché producono gran parte delle emissioni dei gas e di ossido di carbonio (CO2).

Nell’ambito delle ricerche sul risparmio energetico applicato, la facoltà di Architettura del Politecnico di Bari e il Formedil-Bari (Ente per la Formazione Professionale in Edilizia delle Provincie di Bari e Bat), hanno da tempo avviato una collaborazione e realizzato la costruzione di questa struttura eco-sostenibile sperimentale, autosufficiente, denominata ‘Astonyshine‘.

Il prototipo è il risultato della collaborazione scientifica fra la facoltà di Architettura del Politecnico di Bari e l’Ecole Nationale Superieur d’Architecture (ENSA) Paris-Malaquais che sta curando una variante dello stesso progetto per dimostrare la versatilità tecnologica della casa.

Ammessa per la prima volta a partecipare, l’Italia potrà sperimentare il proprio know how in materia di sostenibilità ambientale per produrre un edificio adatto al proprio contesto climatico, economico e sociale e proporre un modello mediterraneo di costruzione sostenibile.

Fonte: Ansa

Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento