“È sempre più importante imparare a pensare alla pensione appena si inizia a lavorare”, è stato questo uno dei messaggi ripetuti più volte da Paola Muratorio, presidente di Inarcassa, durante gli incontri con ingegneri e architetti sul territorio nazionale, organizzati per condividere le linee di intervento della riforma previdenziale necessaria per garantire la “Sostenibilità a 50 anni”. L’ultimo confronto si è tenuto venerdì scorso, 11 maggio, a Bergamo, dopo avere toccato anche Vercelli, Padova, Arezzo, Pescara, Avellino, Brindisi, Reggio Calabria e Roma.
La numero uno di Inarcassa ha però tenuto a tranquillizzare gli iscritti, aggiungendo che “la sostenibilità non può prescindere dalla adeguatezza delle prestazioni e dall’equità inter e intra generazionale. Insomma, anche in questa fase nella quale Inarcassa si prepara a passare al sistema contributivo, “nessuno prenderà di pensione meno di quello che avrà versato”.
Tra gli altri punti trattati durante il tour di incontri, Muratorio ha confermato che “per quanto riguarda l’età pensionabile sarà aumentata la flessibilità in uscita”, mentre non è in previsione un ritocco al rialzo delle aliquote contributive per il contributo soggettivo “se non su base volontaria”.
Il passaggio di Inarcassa dall’attuale retributivo al contributivo è reso necessario dalle disposizioni contenute nel decreto 201/2011 che, ricordiamo, impone alle Casse previdenziali professionali di adottare, entro il prossimo 30 settembre, misure volte ad assicurare l’equilibrio tra entrate contributive e spesa per prestazioni pensionistiche secondo bilanci tecnici riferiti ad un arco temporale di cinquant’anni. In assenza di queste garanzie, la legge prevede, con decorrenza dal 1° gennaio 2012, l’introduzione del metodo di calcolo contributivo, in forma pro rata (e un contributo di solidarietà dell’1% a carico dei pensionati nel 2012 e 2013) (Leggi anche Previdenza. Inarcassa si prepara al sistema contributivo).
“La riforma che Inarcassa si appresta ad effettuare – ha sottolineato il vice presidente Giuseppe Santoro – grazie ai meccanismi che stiamo studiando, è una riforma a favore di ogni generazione, quelle precedenti e future, dove ogni generazione contribuirà insieme all’altra a garantire una prestazione previdenziale equa per tutti”.
Muratorio non ha mancato di porre l’attenzione sul futuro dei giovani: “Nel contributivo – ha aggiunto – è importante risparmiare per tempo. Poiché i nostri giovani iscritti per cinque anni pagano il 50% dei contributi, con il sistema di calcolo contributivo questa agevolazione gli da una possibilità futura di minore pensione. Per fare in modo quindi che i giovani abbiamo un ingresso nella previdenza agevolata rispetto alla previdenza pubblica, possiamo prevedere un contributo virtuale sulle posizioni individuali di questi colleghi – a condizione che raggiungano l’anzianità contributiva con Inarcassa – accreditando sui loro conti individuali il 100% della pensione”.
Segnaliamo, infine che, sul sito di Inarcassa è in visione un video speciale sulle linee guida della riforma previdenziale per i professionisti.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento