Nel Lazio arriva la legge sull’equo compenso in seguito all’approvazione della proposta “Disposizioni in materia di equo compenso e tutela delle prestazioni professionali“.
Per capirne più precisamente i contenuti, ecco la dichiarazione della presidente della IX Commissione consiliare che ha licenziato la proposta di legge, Eleonora Mattia: “Nei limiti delle competenze legislative regionali, con questa legge si introducono strumenti, da un lato, per garantire che la Regione, le società controllate e gli enti strumentali riconoscano compensi equi ai professionisti; dall’altro per assicurare al professionista di ricevere il pagamento delle spettanze a pena di sospensione del procedimento amministrativo che ha richiesto la prestazione del professionista. Vengono inoltre negate le autorizzazioni a chi non paga il progettista”.
I professionisti laziali si sono dimostrati uniti per affrontare la crisi economica, che li ha colpiti duramente, anche a seguito di riforme che hanno generato una concorrenza al ribasso a scapito dell’opera professionale prestata. L’obiettivo della legge è infatti quello di far fronte a un calo dei redditi dei professionisti italiani che, tra il 2005 e il 2017, ha raggiunto il 20%, e di porre fine alle differenze economiche legate all’età e al genere.
“Questa normativa rappresenta una tutela per noi ingegneri laziali, introducendo anche norme fondamentali a garanzia della certezza del pagamento del compensi dei professionisti tecnici nei confronti dei privati” ha dichiarato Carla Cappiello, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma.
“Siamo molto fieri di questa legge, nata dalla collaborazione tra tutti gli Ordini degli ingegneri del Lazio. I temi trattati sono di estrema rilevanza, in quanto vanno ad incidere sul lavoro e di conseguenza sulla vita di numerosi colleghi” ha affermato invece l’Ing. Mauro Annarelli presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Frosinone.
Equo compenso: e le altre Regioni?
Sull’equo compenso si sono attivate anche le altre Regioni: Toscana, Puglia, Calabria e Sicilia hanno approvato le leggi che vincolano il rilascio dei permessi di costruire al pagamento dei progettisti e delle prestazioni professionali.
“Dopo Toscana, Puglia, Calabria e Sicilia ci auguriamo che anche il Consiglio Regionale del Lazio approvi al più presto questo importante dispositivo di Legge regionale, che rende giustizia al lavoro di migliaia di liberi professionisti” ha commentato Egidio Comodo, Presidente di Fondazione Inarcassa, che ha aggiunto: “La strada è ancora lunga, ma auspichiamo che tali iniziative di carattere regionale spronino Parlamento e Governo affinché il principio e la concreta applicazione dell’equo compenso vengano definitivamente affermati anche a livello nazionale, non solo per la difesa della dignità dei liberi professionisti ma anche a garanzia della qualità dei servizi erogati ai cittadini”.
Equo compenso: la situazione in Toscana
Un tentativo forte di fare una legge per tutelare il lavoro dei professionisti (e contrastare allo stesso tempo l’evasione fiscale) è stato fatto in Toscana. La Rete Toscana delle Professioni Tecniche, l’associazione che raccoglie i circa 50.000 professionisti dell’area tecnico-scientifica della regione (dottori agronomi e forestali, architetti, chimici e fisici, geologi, geometri, ingegneri, periti industriali e periti agrari), ha elaborato una proposta presentata al governatore Enrico Rossi e alla giunta regionale. Leggi tutto l’articolo
Equo compenso, la situazione nazionale
Dopo la bocciatura dell’emendamento al DL Semplificazioni e la doccia fredda dell’emendamento del DL fiscale 16 ottobre 2017, n. 148 “Disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili. Modifica alla disciplina dell’estinzione del reato per condotte riparatorie”, il 2019 sembra preannunciare uno spiraglio di sole per i liberi professionisti italiani: è stato approvato un ordine del giorno al DL Semplificazioni in cui il governo si impegna a garantire ai liberi professionisti la riscossione compenso pattuito per le prestazioni professionali rese alla committenza privata per gli interventi regolamentati dal testo unico sull’edilizia. Leggi tutto l’articolo sull’ordine del giorno.
L’OdG è una buona opportunità ma il percorso è lungo, come ha affermato Egidio Comodo.
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