Edilizia universitaria: nuove risorse nazionali in aggiunta a quelle previste dal PNRR

C’è grande attesa per i 960 milioni in programma nel PNRR, intanto dal MUR arrivano risorse da fondi nazionali per 256 milioni di euro

Simona Conte 01/06/21
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Il Mur ha sbloccato 256 milioni destinati all’edilizia universitaria, l’obiettivo è quello di migliorare e creare nuove infrastrutture edilizie e dotare di grandi attrezzature scientifiche e impianti sportivi le università statali, oltreché aumentare gli alloggi per gli studenti fuori sede.

Si tratta dell’ultima porzione rimasta dello stanziamento da 553 milioni, per investimenti pluriennali edilizi riferiti al periodo 2019-2033, messi a disposizione attraverso un Decreto Ministeriale.

Vediamo nel dettaglio tempistiche e tipologie di intervento previste e cosa invece è in programma per l’edilizia universitaria nel PNRR.

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Il primo stanziamento da 400 milioni di euro

Il primo stanziamento è stato di 400 milioni, distribuito in più quote e con finalità e tempistiche individuate col Decreto Ministeriale n.1121 del 5 dicembre 2019, sono:

  • 270 milioni, finalizzati a progetti di livello esecutivo oppure a progetti di livello definitivo da realizzarsi secondo la formula dell’appalto di progettazione e costruzione in linea con la vigente normativa sui lavori pubblici, concernenti lavori di edilizia, da avviare entro il 2020;
  • 70 milioni, finalizzati a progetti di livello almeno definitivo secondo la vigente normativa sui lavori pubblici, concernenti lavori di edilizia da avviare successivamente al 2020 ma con almeno le procedure di affidamento avviate entro il 2022;
  • 50 milioni, finalizzati all’ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche e grandi attrezzature scientifiche da avviare entro il 2020;
  • 10 milioni, finalizzati a progetti di livello esecutivo oppure a progetti di livello definitivo da realizzarsi secondo la formula dell’appalto di progettazione e costruzione secondo la vigente normativa sui lavori pubblici concernenti lavori di edilizia per potenziamento dell’edilizia sportiva universitaria da avviare entro il 2020.

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Si vanno poi ad aggiungere alle risorse sopra citate, anche i 153 milioni provenienti da un ulteriore fondo, istituito dalla legge di Bilancio 2019. In totale si parla di 553 milioni, dei quali, 297 milioni è stata stanziata a fine 2020. L’erogazione dei finanziamenti, si conclude con l’ultimo provvedimento a firma della ministra Cristina Messa.

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A chi vanno le risorse?

I 256 milioni andranno a finanziare 43 progetti elencati in due graduatorie: una da 102,9 milioni e l’altra da 153,8. La porzione di risorse più sostanziosa è destinata alla Federico II Napoli, si parla di 36,3 milioni di euro.

Le tempistiche sono fondamentali e per non perdere le preziose risorse è necessario avviare le procedure di affidamento dei lavori previsti nel programma entro il 2022, così come previsto dal decreto.

Segue l’università campana, l’Università di Firenze che si aggiudica 31,5 miilioni di euro e l’Alma Mater di Bologna con 20 milioni euro. “Carlo Bo” di Urbino (66,45 punti che le valgono 3,2 milioni) registra il punteggio più alto assegnato ai singoli progetti, a seguire c’è il Politecnico di Milano (53,46 punti e 8,5 milioni di finanziamento) e l’Università di Pisa (che totalizza 53,33 punti e incassa 5,8 milioni).

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Boom edilizia universitaria con i 960 milioni del PNRR

Quelle sopra citate non sono, però, le uniche risorse in previsione da destinare alle Università. Difatti c’è grande attesa per i 960 milioni programmati nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Le nuove risorse potranno portare un incremento degli alloggi per studenti da 40mila a oltre 100 mila entro il 2026. In merito a questo, nell’ultima versione del PNRR si legge la misura “Riforma 1.7: Alloggi per gli studenti e riforma della legislazione sugli alloggi per studenti” che si pone come obiettivo, quello di incentivare la realizzazione, da parte dei soggetti privati, di nuove strutture di edilizia universitaria attraverso la copertura anticipata, da parte del MUR, degli oneri corrispondenti ai primi tre anni di gestione delle strutture stesse.

Questa misura sarà resa possibile attraverso la revisione dell’attuale legislazione in merito alla realizzazione degli alloggi per studenti (L. 338/2000 e d.lgs. 68/2012). Le principali modifiche previste sono:

  1. apertura della partecipazione al finanziamento anche a investitori privati, o partenariati pubblico-privati;
  2. supporto della sostenibilità degli investimenti privati, con garanzia di un regime di tassazione simile a quello applicato per l’edilizia sociale, che però consenta l’utilizzo flessibile dei nuovi alloggi quando non necessari l’ospitalità studentesca;
  3. adeguamento degli standard per gli alloggi, mitigando i requisiti di legge relativi allo spazio comune per studente disponibile negli edifici in cambio di camere (singole) meglio attrezzate;
  4. agevolazioni per la ristrutturazione e il rinnovo delle strutture in luogo di nuovi edifici greenfield (prevedendo una maggiore percentuale di cofinanziamento, attualmente al 50 per cento), con il più alto standard ambientale che deve essere garantito dai progetti presentati;
  5. digitalizzazione della procedura per la presentazione e la selezione dei progetti. A proposito consigliamo la guida  eBIM: Existing Building Information Modeling per edifici esistenti

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